AS ROMA NEWS – Rimane, ma sotto esame. La reazione della squadra e un pizzico di fortuna hanno regalato a Di Francesco almeno altri 90 minuti in panchina, sabato nel fortino della Iuventus, ma la vittoria col Genoa non ha tolto l’allenatore dalle spine. La società ha deciso di rinnovargli la fiducia, anche in virtù dell’esultanza di rabbia avuta a fine partita da lui e dai suoi giocatori, uniti nel senso di riscatto. Nessun nuovo tecnico era dietro l’angolo di Trigoria domenica sera, pronto a subentrare nel caso in cui la contestazione si fosse trasformata in rivolta all’ennesimo ko stagionale.
Monchi ha una lista di nomi possibili per il futuro su cui continua a riflettere, Sousa fa parte di questi, ma se avesse convinto al 100% sarebbe probabilmente già stato selezionato, invece una scelta non è stata ancora fatta e rimangono in lizza Blanc, Montella, Donadoni e Lopetegui, candidati che saranno vagliati oltre Oceano durante il confronto tra il diesse spagnolo, partito ieri mattina da Fiumicino con Fienga e Calvo, e Pallotta. I manager giallorossi sono atterrati intorno alle 20 italiane, le 14 di Boston, e da qui a giovedì-venerdì, quando è previsto il rientro nella capitale, terranno diverse riunioni (programmate già da un mese) con il presidente, affrontando il tema caldo della panchina, ma anche le strategie di mercato per gennaio e giugno.
La verità è che la Roma non vuole mandare via Di Francesco, non ha mai voluto farlo, ma non per questo l’abruzzese potrà sentirsi sicuro di finire la stagione. Il prossimo mini-ciclo di partite potrebbe essere decisivo, la Juve non ha mai perso in questo campionato, Sassuolo e Parma sono avversarie decisamente più a portata e per il tecnico romanista sarà fondamentale ottenere il massimo dei punti disponibili per non andare in ferie con un fantasma in valigia.
L’esame va avanti e per superare le prossime prove l’allenatore potrà di nuovo contare su De Rossi e Dzeko, rimetterà insieme i pezzi e farà vedere quanto vale lui e la sua Roma, al completo. Le assenze non sono state un alibi ma un’attenuante in questo periodo e la società non riteneva giusto cacciare Di Francesco valutandolo nell’emergenza, giudicandolo e giustiziandolo senza i «big». Ogni decisione è stata quantomeno rimandata, il momento migliore per una rivoluzione sarebbe l’inizio di gennaio con le due settimane di vacanza-lavoro prima di tornare in campo per Coppa Italia, campionato e a febbraio gli ottavi di Champions.
Per ora non si cambia. «La cosa più importante – dice Baldissoni – è tornare ad essere la Roma. Il calcio insegna che i risultati sono determinanti per l’allenatore e vale anche nel nostro caso. Le valutazioni si fanno quotidianamente, ma Di Francesco ha dimostrato di poter allenare la Roma». Totti è stato quasi un alleato per il tecnico: «Cercheremo e cercherà lui in primis di portarci dove eravamo lo scorso anno. Abbiamo la possibilità di ribaltare quello che abbiamo fatto finora. Le parole non servono, deve essere bravo lui a trovare la soluzione. Da noi ha tutto l’appoggio possibile, tirerà fuori la squadra da questo momento».
(Il Tempo, E. Menghi)
Avrei voluto vedere DiFra con un Salah a disposizione o un Castan, Benatia de i tempi che fu in difesa invece di quei catorci di Juan e Marcano. Se fai una squadra per vincere forse ci riesci se invece fai una squadra per galleggiare in campionato e pregare che tutte le congiunture astrali avvengano questa è la Roma. Conoscevate DiFra ed il suo gioco per mesi sono stati chiesti dei giocatori che non avete preso adesso cosa caxxo volete? Rallegratevi con le vostre plusvalenze, peccato che se la squadra fa cagare i giocatori si svalutano. Geni!
Ancora ??
Quando vedremo un GRANDE ALLENATORE a Roma ?
Guardate Napoli con Carletto.
Qui sempre mezze tacche.
Monchi gli ha affidato una squadra da quarto posto.
Una squadra giovane, nuova e di prospettiva, con grandissimi difetti e limiti tecnici.
Di Francesco ha già raggiunto gli ottavi di Champions ed è a pochi punti dal Milan.
Se dovesse cacciare Eusebio o avallarne le intenzioni di chi vuol cacciarlo, ľ andaluso dovrebbe dimettersi.
Se gli allenatori che vengono considerati sono questi….poveri Noi !
Guardate Napoli con Carletto
Esempi :
Juve-Napoli 3-1
-8 in campionato
Fuori ai gironi champions per il pareggio contro la Stella Rossa
Prima di criticare Sousa, informativo su come giocava la Fiorentina con lui, quanti gol faceva e quanti pochi ne prendeva senza nessun top player o campione
Sì coi turnover sbagliati in EL preparando la partita di campionato contro la Juve che sistematicamente ha sempre perso, bello, un allenartore che fa proprio al caso nostro !
Si andiamo a vedere come Sousa impostava il suo 3-4-2-1 in fase di possesso e il 4-4-1-1 in fase di non possesso e con chi, chiediamoci anche con quali difensori, poi chiediamoci anche se giocavano Bernardeschi e Chiesa, poi continuiamo a chiederci di quanto sia tecnico il calcio di Sousa e se questa Roma che a malapena digerisce gli schemi di Di Fra è così reattiva a quelli di Sousa. Probabilmente sta sfuggendo a molti che avere 11 giocatori singoli non serve mentre avere una squadra unita e affiatata con 11 interpreti del gioco si.
La scorsa stagione avevamo una squadra quest’anno abbiamo 11 giocatori in campo che è ben diverso. In questo l’allenatore c’entra in parte poichè era compito del DS prendere i giusti interpreti per il gioco. Se Monchi ha cannato gli acquisti lo sbaglio è…
Guarda che il soggetto principale del mercato è l’allenatore…
Non capisco perché a Roma sia invalsa questa leggenda metropolitana che la squadra la fa il DS e poi la consegna all’allenatore…
Ma giocatori tecnici non mi sembra che mancano, difra può restare almeno fino a giugno basta che rinuncia alla difesa alta che non possiamo permetterla con questa rosa.
Se ne deve andare SUBITO lo SCARSONE…………VIAAAAAAAAAAAAA
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.