ULTIME AS ROMA – E poi c’è Conte che arriva in tv nella seguitissima trasmissione su Sky condotta da Alessandro Cattelan a rianimare le speranze dei tifosi della Roma, almeno di quelli che sperano sia lui a prendere l’eredità di Ranieri il prossimo anno.
Cattelan con Conte ha ribadito un giochino che nella sua trasmissione ha fatto con altri ospiti, mostrando solo all’intervistato, ma nascondendole al pubblico, delle immagini da commentare. All’ex allenatore del Chelsea, il conduttore ha mostrato nove carte con altrettanti loghi di squadre di calcio che in teoria potrebbero averne richiesto i servigi per la prossima stagione.
E da qui comincia il viaggio di fantasia che abbiamo fatto in redazione cercando di intuire, un po’ per logica e un po’ per immaginazione, di quali squadre in quel momento si stava parlando, fino ad arrivare alla considerazione finale, su cui siamo pronti a sfidare Cattelan: alla fine la carta che è stata scelta e sigillata con la firma di Conte e che secondo il conduttore sarà quella in cui è riportato il nome del club in cui il tecnico andrà a lavorare, è proprio la Roma. Seguiteci.
Il progetto convincente
Dunque, nove le carte e nove i club interessati a Conte: secondo noi sono quattro straniere e quattro italiane e la nona può essere una che comunque il diretto interessato ha scartato presto. Tra le carte c’erano sicuramente Juventus, Milan, Inter e ovviamente Roma, più sicuramente Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Real Madrid e Manchester United. La nona potrebbe essere un’outsider messa lì per far numero, tipo Barcellona, o Napoli o magari Arsenal.
Mentre Cattelan mischiava le carte, ha chiesto al tecnico la premessa di fondo: che caratteristiche dovrà avere la società che alla fine Conte sceglierà? Chiara la risposta, a determinare la prima gag: «Dovrà sicuramente avere un progetto che mi convince». Così Cattelan ha scartato subito una carta: «Questa allora la togliamo». Facile immaginare che, da tifoso interista, e quindi un po’ per sfottò e un po’ anche perché la situazione societaria è effettivamente confusa, il conduttore abbia tolto subito la carta del Milan.
A quel punto Cattelan ne ha tolte altre due, con l’appoggio del suo ospite: «Ma sì, poi sono tutte e due impegnate». E Cattelan ha aggiunto: «Sì, una è impegnata, l’altra pure e poi si mangia male, ce l’hai già detto». Nell’intervista, Conte aveva fatto riferimento al tipo di alimentazione inglese. Logico pensare dunque che il riferimento fosse a una inglese (il Manchester United, che infatti ha già affidato la panchina a Solskjaer) e magari al Napoli (o al Barcellona o all’Arsenal: tutte e tre comunque occupate).
Via una “finalista”
Delle sei rimaste, è stato chiesto a quel punto a Conte di escuderne una, ma lui ne ha tolte dal mazzetto addirittura due, aggiungendo «in questo momento», quindi non due da escludere in assoluto, ma per circostante contingenti. A noi sono venute in mente Real e Psg. Da cui il commento dell’interlocutore: «Ah, pensa che una di queste era anche una mia finalista». Presumibilmente il Psg, di cui in effetti recentemente s’è parecchio parlato. Ma Conte smania di tornare in Italia.
Via la Juve, ecco il podio
Delle quattro restanti, Cattelan ha chiesto a quel punto all’allenatore un favore personale: «Da loro no, dai, ti prego». E ha tolto presumibilmente la carta della Juventus, aggiungendo, con la sottolineature di Conte, «peraltro questi il progetto ce l’hanno eccome».
Sono rimaste solo tre società, a questo punto: Inter, Roma e probabilmente Bayern Monaco, che non ha ancora sciolto la riserva su Niko Kovac. Cattelan ne ha scartate due e ne ha inserita una in una busta, facendola firmare a Conte e annunciando che la aprirà solo a contratto firmato («l’annuncio a giugno», ha garantito l’ex ct). Conte ha sorriso: «Sai che con le tre finaliste non sei andato tanto lontano…». Il dubbio sull’ultima carta l’ha tolto più tardi Cattelan: «Se ho indovinato vado fuori di testa. Non così tanto perché sono stato onesto, non ho scelto dove avrei voluto, ma dove credo che andrà. Ma non vi posso dire nient’altro».
Facile facile: avrebbe voluto mettere la sua squadra l’Inter, ma ne ha messa un’altra. Scommettiamo che ha messo la Roma?


Lo Monaco dovrebbe smettere di frequentare Piero Torri.
Non é che siete un po troppo ripetitivi?tutti i giorni le stesse cose…
Fate venire l’orchite con questo parlare quotidiano di allenatori e ds….
Dobbiamo battere l’Inda….e poche chiacchere,pedalareeeeeeeeeee
A Lo Mo’ … è alquanto discutibile questa analisi dei fatti. Si potrebbero esprimere altri 4 versioni diverse sulle carte nascoste.
Certo Conte andrebbe benissimo ma rimane il rimpianto Di Francesco…con gli uomini giusti e con un preparatore atletico bravo …chissa se ora gliel’ha detto che nel suo gioco non c’e spazio per Schick Pastore Cristante che gli serviva un incontrista che i centrali difensivi devono essere veloci e immaggino Monchi “ok ma tu il preparatore dove l’hai trovato? “
Per me è l’Inter visto che c’è Marotta che già lo aveva alla Juve.
Prima di pensare all’allenatore dovremmo pensare a problemi più importanti che si ripetono sistematicamente.
1.INFORTUNI: non mancano mai e sono sempre copiosi: quest’anno record mondiale.
2.SPOGLIATOIO: passato il periodo novità dell’allenatore ritorna sempre lo stesso problema. La squadra inizia a non rendere più e allenatori capaci di ottimi risultati diventano improvvisamente gli scemi del villaggio responsabili di ogni male.
3.MERCATO: l’autofinanziamento ma dovrebbe essere fatto con criterio: 1 big l’anno al massimo, altrimenti la preziosa alchimia chiamata “gruppo” che fa funzionare una squadra viene meno. Il monte ingaggi si abbassa anche levando 3 riserve pagate 2.5mln, invece che un titolare pagato 4.
Secondo me Conte andra’ al Bayer di Monaco altro che inter e Roma. Noi abbiamo gia’ uno dei piu’ grandi allenatori in circolazione e per di piu’ ROMANO E ROMANISTA.
Totti e Massara dirigenti tecnici e Ranieri allenatore e rifacciamo una Roma con le palle !
Confido che nella busta ci sia il nome di una delle 30.000 squadre del mondo,meno quello della Roma…
Qual è il motivo principale per cui tanti non vogliono la riconferma di Ranieri?
Udite…udite anzi leggete…leggete…
Perchè c’ha 67 anni ! A questi (non dico cosa,in omaggio alla linea anti-Provocazione del Forum,anche se ho notato le prime violazioni,verso chi ? me…ma me ne frego…).
A costoro dico che l’anno scorso al Convegno Di Medicina Geriatrica (dei Vecchi,per quelli di bocca buona…) è stato scientificamente provato che gli attuali 65enni corrispondono,organicamente, a quelli che nel 1990 avevano 45 anni.
Quindi ,Claudio Ranieri ha il fisico e la mente di un uomo di 47 anni.
Pertanto può fare benissimo l’allenatore dell’As Roma.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.