ALTRE NOTIZIE (Gazzetta.it, M. Calabresi) – Ederson Honorato Campos è stato il personaggio chiave delle ultime ore del mercato della Lazio. Il brasiliano ha rifiutato la Sampdoria, facendo di fatto saltare l’affare Bergessio che, va detto, la Lazio avrebbe potuto e forse dovuto chiudere prima senza arrivare alle 23 di ieri, visto l’infortunio di Djordjevic di dieci giorni fa. Pioli, invece, rimane con Klose, Keita e Perea, e almeno per altri due mesi dovrà andare avanti così.
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LA REAZIONE — Inevitabili, sul web e sui social, gli insulti rivolti a Ederson (in numero minore, va detto, di quelli rivolti alla società, al presidente Lotito e al d.s. Tare): così il centrocampista, postando su Instagram alcune foto della sua avventura in biancoceleste (è alla Lazio dal 2012), ha voluto dare la sua versione. “Mi dispiace vedere tutta questa polemica, tutti questi insulti e minacce per una cosa che non ho avuto nemmeno il tempo di prendere in considerazione. Ho sempre sognato di giocare per la Lazio ed ho sempre cercato di dare il meglio per questa maglia. Proprio per questi motivi penso sia difficile prendere una decisione in meno di due ore dalla fine del mercato. Abbiamo un ottimo gruppo, stiamo facendo bene e non voglio per niente creare polemiche che possano destabilizzare la squadra. Quindi, continuerò come sempre concentrato al massimo per i raggiungimenti dei nostri obiettivi”.
TARE — Del mancato affare Lazio-Bergessio-Sampdoria-Ederson è tornato a parlare anche il direttore sportivo: “E’ nata l’idea degli scambi di prestiti perché Bergessio poteva avere meno spazio alla Samp – dice Tare a Lazio Style Radio -. Abbiamo proposto Ederson che, vista l’esplosione di Candreva, Anderson e Keita, è un po’ chiuso. Ovviamente, c’era anche la possibilità di portare Bergessio senza operazioni di scambi, ma era importante mantenere gli equilibri. Ederson è un ottimo ragazzo, un professionista e l’ha dimostrato in questi anni. Mi dispiace se viene attaccato, ma questo fa parte del nostro mestiere. Se lui ha ritenuto di non prendere in considerazione questa esperienza mi dispiace, perché poteva dimostrare le sue qualità, ma dobbiamo accettarlo. Noi avremo la stessa considerazione che avevamo prima di lui. Purtroppo non siamo riusciti a comunicare con lui, questo ci fa capire che la sua scelta era diversa, ma questo non toglie nulla a ciò che è per noi”.