“Emerson chi? Grazie a Spalletti non lo dicono più”

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AS ROMA NEWS – Emerson chi? «Palmieri Dos Santos», quasi grida con orgoglio questo ventitreenne brasiliano, cresciuto molto in fretta lontano da casa e (troppo) in fretta liquidato come non adatto alla realtà romanista. A un anno e mezzo dal suo sbarco — via Palermo — nella capitale, la rivincita dell’esterno sinistro appare più gustosa da servire nel piatto di critica e tifoseria. «Quando ti insultano diventa davvero tutto più difficile — ammette a “la Repubblica” — a nessun giocatore piace ovviamente essere criticato, ma l’insulto non si digerisce proprio. E io, l’unica cosa che dovevo e potevo fare era dare delle risposte sul campo. Cosa che sto cercando di fare in ogni partita. È così che mi sono isolato, trovando la mia dimensione». Ad aiutarlo a trovare la serenità è stata anche la famiglia e la fidanzata Isadora, oltre che la fede in Dio. E, ovviamente, l’arrivo di Spalletti. Il tecnico toscano è stato la chiave di volta sulla strada di Emerson, ragazzo pieno di fede, lui che è un Atleta di Cristo e sul suo profilo Instagram manifesta l’immenso amore verso Dio.

Preghiere e ringraziamenti, come successo in occasione del suo primo gol europeo giallorosso, realizzato a Villarreal, giovedì scorso: “Gloria a Dio!!” l’esclamazione postata, sotto a una foto con d’esultanza. «Se oggi sono qua, se oggi gioco e posso dimostrare le mie qualità, è grazie al mister, perché quando ero in difficoltà, lui mi ha aiutato, e continua a farlo anche oggi, ogni giorno. Lo devo ringraziare perché senza di lui nessuno avrebbe conosciuto Emerson».

Ormai titolare, Emerson sta rendendo complicato il rientro — dopo l’infortunio — a Mario Rui. Innamorato della città, d’altra parte, lo è stato da subito. «Adattarmi a Roma è stato semplice, perché è una città dove trovi tutto facilmente. Per quanto riguarda il club, è normale che quando arrivi devi farti nuovi amici, devi capire i nuovi compagni ma alla fine è stato tutto naturale e mi trovo benissimo ». È già stato riscattato per due milioni di euro, dal Santos, è quindi ora a tutti gli effetti un giocatore della Roma. «Sono molto contento perché il club ha una grande struttura, sa far crescere i giocatori». Non originale, però, nell’indicare la cosa che più gli piace della capitale: il Colosseo. «La città è fantastica, mi piace il tempo anche in questo periodo che fa freddo. Come possiamo, insieme alla mia famiglia, andiamo al Colosseo, un monumento bellissimo». Di sicuro, adesso, in giro per la città, non sentirà più ripetere “Emerson chi?”. Gli insulti si sono trasformati in richieste di autografi, le critiche, in foto ricordo.

(La Repubblica, F. Ferrazza)

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5 Commenti

  1. meno male che la ASR non e’il M5s.
    ve lo immaginate se la ASR facesse il mercato on-line chiedendo il parere nostro?
    in 4 anni si ritroverebbe a fare il Derby con la Polisportiva Cinecitta’.

  2. Pensa STEP, Emerson, da dove ci presentiamo con sta terza scelta a quinta stella. Ahhhhhh tra LE tante dette a sto ragazzo mi ricordo quelle di fuffio fokolazio: “Emerson marca felipe Anderson? Ma ragazzi miei, Anderson sta morendo dal ridere..”

    • Secondo me resta sempre peggio chi voleva garcia in eterno perché era l’uomo giusto per vincere lo scudetto e non vedeva la necessità di ingaggiare Spalletti. Quindi facendo 2+2 chi pensava ciò bollava emerson ai tempi proveniente dal Palermo dovete era terza scelta alle spalle di lazar e drapela(dato di fatto) visto che il “violinista” lo teneva costantemente in panchina.
      Ad onor del vero anche Spalletti lo scorso anno gli ha concesso pochi minuti a volte persino fuori ruolo…cambiando idea quest’anno e puntandoci anche per necessità (vedi mercato ed infortunio di rui)ottenendo innegabilmente grandi ed inaspettati risultati.
      P.s. Visto quello che è successo con tonelli sarebbe meglio non stare sempre a nominare giocatori di altre squadre, non porta bene.

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