Emerson: “Roma e Juve le due squadre più forti d’Italia. Stasera tiferò per i giallorossi”

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AS ROMA NEWS – Roma a caccia dell’impresa al Santiago Bernabéu. Dopo aver clamorosamente eliminato il Barcellona lo scorso anno, i giallorossi stasera vogliono regalarsi infatti un avvio da protagonisti in Champions contro i campioni in carica del Real Madrid. Due realtà calcistiche che Emerson Ferreira da Rosa conosce benissimo, campione sia in Italia che in terra spagnola durante la sua brillante carriera da calciatore. È proprio il ‘Puma’ che TuttoMercatoWeb.com ha raggiunto in esclusiva a Miami nel giorno di Real Madrid-Roma, con uno sguardo generale anche alla Serie A.

Partidazo stasera al Bernabéu: la Roma può compiere un’altra impresa secondo lei?
“Non sarà certo una partita facile per la Roma. Si gioca in Champions League e l’avversario si chiama Real Madrid, ma i giallorossi hanno dimostrato di poter sorprendere ogni avversario nelle sfide di così alto livello. Basta chiedere al Barcellona…”.

Di gare così lei ne ha giocate tantissime in carriera: che consiglio si sente di dare alla Roma in questo momento altalenante?
“La Roma deve credere di più nelle sue forze. È una squadra con grandi potenzialità e non è arrivata per caso alla semifinale di Champions col Liverpool della passata stagione”.

Uno Scudetto e una Supercoppa italiana, che ricordo ha dei suoi quattro anni in giallorosso?
“I miei migliori ricordi mi portano a Roma. Questa squadra, questa società, questa piazza mi hanno permesso per primi di maturare come uomo e come calciatore. E vincere a Roma è spettacolare, indimenticabile”.

Dalla Roma di ieri alla Roma di oggi, ma Francesco Totti – seppur in altre vesti – è sempre presente. Che effetto le fa vederlo da dirigente?
“Il calcio passa per tutti, ma oggi vedo una grande importanza nel suo ruolo di leader. La Roma ha certamente il privilegio di poter contare con una persona legatissima al club, capace di trasmettere ai giocatori e soprattutto ai giovani cosa significa giocare in questa squadra. Mi ripeto: vincere a Roma è speciale, ben diverso dal vincere in qualsiasi altra piazza. Francesco questo lo sa bene”.

Anche stasera, insomma, sciarpa giallorossa per Emerson.
“Sì (ride, ndr). Tiferò sicuramente per la Roma”.

Eppure, anche a Madrid è riuscito a trionfare vincendo la Liga.
“Il Real è una società prestigiosissima, sono contento di averci lavorato insieme a mister Capello. In Spagna ho vissuto qualche difficoltà, ma alla fine ho imparato molto. Dico sempre che passare da Madrid, dopo i successi con Roma e Juventus, mi ha fatto diventare un giocatore completo”.

Tra le sue ex squadre c’è anche il Milan, club che ha faticato non poco negli ultimi anni.
“È vero. Seguo sempre il calcio italiano, grandi squadre come Milan e Inter hanno avuto un calo in questi ultimi tempi e il riflesso di tutto ciò è stata la non classificazione dell’Italia al Mondiale. Mi auguro che la Serie A possa tornare però ad essere presto uno dei migliori campionati del mondo. La strada intrapresa recentemente è sicuramente quella giusta”.

Una Serie A destinata anche quest’anno al dominio bianconero?
“La Juventus sarà sempre la squadra da battere, per tutti. I bianconeri costruiscono ogni anno una rosa assai competitiva, riuscendo quindi a confermarsi di competizione in competizione. Adesso poi che è arrivato un campione come Cristiano Ronaldo, la responsabilità di vincere è aumentata ancora di più. Accanto alla Juve, però, metto la mia Roma. Sono convinto che insieme siano le due compagini più forti d’Italia. Vedremo chi la spunterà”.

Chiosa, infine, sulla sua nuova vita. Cosa fa adesso?
“Sono reduce da una bella esperienza come opinionista a Fox Sports per i Mondiali in Russia. Ora vivo a Miami e mi preparo a rientrare nel calcio proprio qui, negli Stati Uniti. Ho grande voglia di far bene e, sinceramente, non vedo l’ora di tornare”.

Fonte: Tmw.com

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23 Commenti

  1. Guarda chi si vede. Io non dimentico. Per me resti un giuda iscariota. Io sono sempre in guerra con la Juve. Non ho sottoscritto nessun pace con i bianconeri. Per me Moggi è sempre un disonesto che l’ha fatta franca perché seguace degli Agnelli.

  2. Si e’ vero dopo la Juventus in Italia c’è la Roma ma aime’ abbiamo un allenatore assolutamente inadeguato , EDF NON È ALL’ALTEZZA ! C’è sempre e solo la nostra amata Roma ♥️?.

  3. Sei scappato di notte come un ladro, fingendoti malato, per andare a firmare con quei maiali. Tu la Roma non ti devi manco piú permettere di nominarla.

    • Emerson da Rosa è appurato: porta sfiga. Appena arrivato a Roma nel 2000 si fece male e giocò Zanetti al suo posto. Quando rientrò il più era stato fatto e la Roma vinse il suo scudetto. Ai mondiali del 2002 si fece male stupidamente giocando in porta il giorno prima della partita d’esordio. Dovette tornare in Brasile, sostituito all’ultimo momento da un altro. La Selecao qualche giorno dopo vinse il mondiale. Dopo aver fatto le cose più scorrette, e volgari, per lasciare la Roma presentando pure un certificato falso che diagnosticava una sua depressione, il nostro caro Emi seguì Capello alla Juve. Due anni, due scudetti, entrambi cancellati dalla FIGC per lo scandalo Calciopoli e Juve in B.

      Più gatto nero di questo. (Il bello è che ogni tanto qualcuno lo evoca ancora)

  4. ma come traditore infame???
    Ma all’epoca non valeva allora la regola che se vuoi tenere un giocatore non lo vendi,
    e che quindi se lo vendi sei uno staccions??? 😀
    Vale solo oggi, capito.
    😀

    Detto questo, pienamente d’accordo. Infame come Pianic però, uguale uguale.

  5. Ma quando??? Co ballotta?? Dove??? Ma se ballotta Nun vince un caxxo da 10 anni manco pe sbajo…. Ahhhh mo ho capito tu intendevi nel 2001 quando c era un Presidente chiamato sensi.. Forza roma sempre

  6. Quando ti acquistarono dal leverkusen, ero contento come na Pasqua. Andai subito a comprare la tua maglia (ancora ce l ho). Ammazza quanto eri forte. Poi quando te ne andasti alla Juve, in quella maniera vergognosa, provai na delusione così forte che manco si me avesse lasciato mi moje sarebbe stato lo stesso. Da quel giorno smisi di affezionarmi ai giocatori, capii (tardi, lo so) che a voi giocatori, de noi tifosi e del club, ve frega fino a quanno ve fanno ride. Poi ve levate sta maglia e ve ne mettete n altra. Per voi è un lavoro, per me è na fede. Quindi oggi, quando un giocatore va via, me dispiace il giusto. I giocatori (come i presidenti, gli allenatori, ecc…) passano, la Roma resta.

    • Tu pensa che io lo capii quando Falcao aveva praticamente firmato per l’Inter e solo l’intervento del “Padre di Dio” evitò ciò che era ormai fatto. Da allora mi sono concesso delle eccezioni per Bruno Conti, Totti, DDR, fine. Tutti gli altri li considero solo finché indossano la nostra maglia.

  7. Roma non dimentica….. del tuo tifo non c’è può fregar de meno,nientemeno questo viene a bussare x qualche posticino? Pussa via mercenario

  8. Argomenta piuttosto Di dire ciarlanate come da buon cesarone laziese a focene ci andiamo pe Natale o a pa’squa?

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