Fra i due litiganti

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GIALLOROSSI.NET (A. Diofebbo) – Dall’esonero di Zeman, il motivetto che rincorre le orecchie di tutti i tifosi giallorossi è : la Roma ha bisogno di un allenatore. Dopo due errori in due anni (troppo inesperto Luis Enrique e troppo ‘esagerato’ il boemo) e due stagioni finite al settimo posto, c’è bisogno di dare una scossa. I tratti da ricercare sono chiari: un allenatore che abbia voglia di ricostruire tutto, ricompattare il gruppo, disegnare le linee guida da seguire per tornare competitivi e che pratichi un calcio equilibrato senza fenomenite. Alla girandola di allenatori che sono stati accostati alla Roma, la corsa sembra rimasta destinata agli unici due cavalli in gara : Max Allegri e Walter Mazzarri. Due personalità differenti e due tipi di calcio differenti.

Il destino dell’uno è legato all’altro con Mazzarri favorito di qualche lunghezza. Perché le due situazioni sono ancora in via di sviluppo e ci sono ancora troppe nubi per poter pronosticare o quantomeno ipotizzare quale dei due vincerà la gara. Mazzarri ha salutato Napoli, in attesa di capire quale proposta lo atuzzicherà di più.  Allegri invece è in rotta con Galliani/Berlusconi ma sarebbe disposto a rimanere pur di rinnovare il contratto per un altro anno, non andando quindi incontro alla scadenza del giugno 2014. E dunque la Roma sta alla finestra, attende e spera che uno dei suoi due principali obiettivi possa essere raggiunto. E se non dovesse essere così? Se Mazzarri firmasse per un’altra squadra (ad esempio per l’Inter, tanto per citarne una) e Allegri restasse al Milan?

I nomi già fatti partono da Pioli, Maran, Bielsa, Mancini fino ad arrivare a Di Francesco, Zenga e Panucci. Ma nessuna di queste sembra essere la giusta alternativa, chi perché poco pronto a reggere la pressione di una piazza del genere e chi perché non ha la Roma nella sua dimensione. Di storie ne abbiamo viste troppe qui a Roma, come l’arrivo ‘sicuro’ di Montella dello scorso anno, salvo poi rinunciare e lasciare campo libero a Zeman, arrivato dopo le indiscrezioni di Villas Boas e il già citato Bielsa. O come l’anno precedente, prima che il nome di Luis Enrique venisse fuori, i giornali e le indiscrezioni portavano (molto) in alto il nome di Ancelotti (che è rimasto soltanto un sogno di mezza estate). Per questo non c’è certezza. La realtà ci ha sempre stupito ed è andata sempre controcorrente rispetto alle previsioni. Non si può sottovalutare quindi la presenza di una terza figura, di un personaggio non citato che potrebbe farsi spazio in poco tempo se le due opzioni dovessero crollare (e anche ora non è che siano molto stabili). Per il prossimo anno speriamo che alla fine un allenatore arrivi. E che stavolta ci stupisca per il nome altisonante e non per l’ennesima ‘scoperta’ che porti in sé l’istinto e il fiuto futuristico di Sabatini e Baldini, se dovesse essere il terzo a spuntarla. Sempre che, fra Allegri e Mazzarri non ci sia già un vincitore. Presto sapremo.

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