Garcia chiede “follia” e punta sui titolari

0
616

garcia

NOTIZIE AS ROMA (Il Tempo, E. Menghi) – Dio o diavolo lo dirà il tempo, l’unico bivio che interessa ora a Garcia è un altro: dentro o fuori, si decide tutto a Rotterdam. La Roma ha un compito preciso, l’1-1 dell’andata la obbliga a fare almeno un gol in trasferta e il tecnico francese i suoi calcoli li ha fatti: «C’è grande voglia di centrare la qualificazione, siamo venuti qui per questo. Sappiamo che dobbiamo segnare per qualificarci e sappiamo che il Feyenoord è una squadra di qualità, ma all’Olimpico abbiamo avuto abbastanza occasioni per sapere che dobbiamo essere ambiziosi». E più concreti, visto che da quando in Serie A è iniziato il girone di ritorno i giallorossi hanno una media di una sola rete a partita. In Olanda potrebbe non bastare: con l’1-0 si passa, ma con l’1-1 si va ai supplementari e, di questi tempi, con le gambe che fanno fatica, sono un incubo da evitare.

Meglio prendersi qualche rischio in più, lo si sente ripetere spesso a Garcia, perché la sua squadra sembra intimidirsi quando il risultato le sorride e poi ne paga le conseguenze: «Se una squadra vuole vincere, deve prendere dei rischi. Se la definizione giusta è follia, allora andiamo avanti con questa cosa. Il possesso palla deve portare ad occasioni da gol. A Verona era possibile essere più efficaci davanti, è anche vero che abbiamo pareggiato con una sola occasione dell’avversario. Con il Feyenoord dobbiamo colpire al momento giusto. Servirà avere la stessa voglia della gara d’andata e non avere episodi sfavorevoli, come il gol in fuorigioco che abbiamo preso, per esempio».

I prossimi 90 minuti saranno decisivi e la speranza di Garcia è che quell’errore arbitrale non se lo ricordi nessuno alla fine: «Sarà una partita differente, è una gara secca, ma sono tranquillo perché i giocatori hanno la voglia, come sempre, e questa è la base per fare risultato. In queste ultime settimane stiamo pareggiando troppo e non abbiamo fatto la striscia che speravamo dopo la vittoria Cagliari. Serve solo lavorare di più e vincere sul campo. È l’unico modo per dimostrare tutto il lavoro che i ragazzi fanno ogni giorno. E non hanno cambiato atteggiamento, anzi, lavorano di più». Non riescono, però, per stessa ammissione di Rudi, a mantenere i reparti vicini con continuità: «Il consiglio e la voglia dell’allenatore è sempre di avere una squadra compatta, senza troppi spazi tra le linee. Poi abbiamo passato il mese di gennaio correndo sempre sul risultato, era necessario pareggiare prima di poter vincere. E non ho mai visto una squadra lunga. Quando andiamo in vantaggio, per proteggere il risultato, indietreggiamo, allungando la squadra. Dobbiamo migliorare su questo punto, che è anche umano».

Stavolta, almeno in partenza, la Roma sarà costretta a rimontare e l’impresa dovrebbe essere affidata al tridente più rodato, con Gervinho, Totti e Ljajic. Doumbia, già destinato alla panchina, ha accusato un fastidio dopo 15 minuti della rifinitura e dovrebbe comunque andare in panchina. In mediana torna De Rossi, con Nainggolan e Pjanic, favorito su Keita. Difesa greca per tre quarti: con Torosidis, Manolas e Holebas ci sarà Yanga-Mbiwa. Florenzi e Iturbe hanno fatto la rifinitura con i compagni (l’ex Crotone solo in parte), ma la partita la guarderanno dalla tribuna. Il tecnico degli olandesi Rutten ha individuato nel capitano giallorosso il pericolo numero uno: «Ti punisce quando meno te l’aspetti, ma noi vogliamo qualificarci. Sarà più difficile dell’andata, dove abbiamo avuto anche fortuna». Quella che negli ultimi tempi gira ben lontana dalla Roma.

 

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteDoumbia si ferma, è in dubbio per stasera
Articolo successivoStanotte niente strip-club

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome