AS ROMA NEWS – Alla vigilia del confronto con il Verona, prima gara casalinga stagionale per la Roma in programma domani pomeriggio ore 18, il tecnico Rudi Garcia interviene nella consueta conferenza stampa prepartita. Queste le parole dell’allenatore giallorosso:
La Roma che vedremo domani sarà la Roma definitiva o si augura che qualcosa possa ancora cambiare?
Per quanto riguarda la partita di domani, è importante sapere che sarà difficile. Il Verona ha battuto il Milan, che abbiamo visto dopo in Champions. Non è una partita facile, perchè il Verona ha molte qualità , non solo per il suo goleador Luca Toni. Difende bene e va velocemente in contropiede.
Come immagina la sua prima all’Olimpico?
Un peccato che non ci sia la Curva Sud. Giocheremo per tutti i tifosi, sia quelli nello stadio che per quelli fuori. E’ sicuro che domani avremo ancor più bisogno del sostegno dei tifosi, dovranno tifare il doppio del normale.
Ljajic, è pronto per giocare?
La buona notizia è che Adem è convocato. Riguardo il suo livello fisico, è come Gervinho: non ha 90 minuti nelle gambe, ma sarà importante per lui e per noi iniziare. Vedremo domani, è più importante vincere la partita. Se vogliamo sfruttare i 3 punti di Livorno dobbiamo vincere domani.
De Rossi e l’offerta del Man Utd?
Sarà l’unica risposta sul mercato. Daniele non solo è un grande giocatore, ma un grande uomo. Abbiamo parlato dopo le sue vacanze e ci siamo detti che, passata una certa data, sicuro si fermava con noi. E’ un uomo di parola. Sarà con noi per tutti la stagione e sono contento di questo.
Quest’anno sarà senza coppe e vuol dire svolgere ogni settimana un programma completo di allenamento. Quanto questa faccenda potrà pesare sui risultati della stagione?
Normalmente sotto l’aspetto fisico è un vantaggio. E’ uno svantaggio perchè è un piacere giocare queste competizioni. Spero che però sia un vantaggio per la stagione, per qualificarsi all’Europa a fine stagione.
La Roma ha fatto più possesso palla nella prima giornata, ma assieme al Verona è la squadra che ha fatto più tiri. In Italia tutti gli allenatori hanno paura di fare il possesso palla.
Preferisco che la mia squadra faccia un possesso palla importante, ma non per non fare nulla sul piano offensivo. Il problema è l’equilibrio della squadra. Domani saranno sicuramente pericolosi i contropiedi avversari, ma dobbiamo essere pazienti. E’ importante anche adattarsi alla situazione, ma normalmente la mia filosofia di gioco prevede rischi più bassi.
Toni, Totti, Pizarro e Klose: questi grandi vecchi che fanno le fortune del calcio italiano sono un segno di decadenza del calcio italiano?
In tutta Europa ci sono giocatori di esperienza con un talento immenso. Ne abbiamo bisogno anche qui in Italia. Riguardo alla Roma, Totti è importante anche per i giocatori giovani che arrivano in squadra.
Ieri Conte ha detto che con le cessioni di Matri e Giaccherini ha una squadra più debole. Lei come giudica la sua squadra dopo le partenze di Lamela, Marcos e Osvaldo?
Sono molto felice di non avere infortunati domani. Vuol dire che posso contare sulla mia rosa, che mi piace e che ha già vinto a Livorno e domani c’è anche Ljajic. Domani non sarà facile, so che i tifosi pensano che i tre punti siano già acquisiti, ma sicuramente non è così. Abbiamo bisogno di giocare al 100% domani.
Ha parlato con alcuni giocatori che potrebbero trovare meno spazio per convicerli ad andare altrove? Ha pensato a un’alternativa per comnuicare con il suo secondo in tribuna?
Domani useremo un piccione viaggiatore (ride, ndr). Non faremo nulla, la settimana prossima vedremo con la Federazione cosa è possibile fare. Ci sono differenze con la Francia, ma sono norme Fifa. Ho bisogno non solo di parlare con il mio secondo, ma le regole devono essere chiare per tutti. Ho dimenticato di rispondere alla prima domanda, ma va bene così (ride, ndr).
Totti, Florenzi e De Rossi hanno preso le redini della squadra. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno?
Non lo so, lo scorso anno allenavo il Lille, non la Roma. Abbiamo bisogno di essere squadra per 38 giornate. Mi è piaciuta la gioia collettiva dopo il gol di Daniele, bisogna fare così in tutte le partite. Sicuramente la squadra è forte ed è in un buon stato d’animo. Abbiamo bravi ragazzi, quando uno di questi si aggiunge all’altro si fanno cose buone.
Quante squadre sono più pronte della sua?
Vedremo, è più importante avere fiducia nel gioco e nella propria squadra. Sicuramente ci sono squadre forti qui, ma dobbiamo essere ambiziosi.
Quando pensa di riavere in gruppo Mattia Destro?
Per il momento Mattia va bene. Ha un programma che procede piano, per essere sicuro che alla fine del programma giocherà con noi. Non è possibile dare una data precisa, ma per il momento si allena bene. Speriamo sia con noi il più presto possibile.
Si è parlato tanto di mercato in questa settimana. Quanto è difficile per un allenatore tenere alta la concentrazione in questi giorni?
Non è un problema, ai giocatori piace giocare. Sicuramente martedi prossimo saremo più tranquilli.
Ljajic ieri ha detto che la Roma è seconda solo alla Juve. E’ d’accordo?
Spero che a fine stagione Adem abbia ragione, ma queste cose si dimostrano in campo, non in conferenza stampa. Vedremo.
Ha un canovaccio tattico di partenza?
Non conta solo il modulo di gioco, ma la maniera di giocare. Se gioca uno o l’altro può essere differente. I miei giocatori devono avere una cultura tattica forte.
Oggi l’allenamento all’Olimpico. Pensa di ripeterlo anche in futuro?
E’ una cosa eccezionale. Dopo il ritorno dagli Usa volevo fare un’amichevole qui ma non era possibile per le gare ufficiali e la partita della nazionale. L’Open Day è una cosa bella, ma volevo fare un allenamento in preparazione della partita. In futuro non sarà possibile, ho bisogno di un bel campo e ogni settimana c’è una partita qui, meglio non allenarsi all’Olimpico.
Il Lille sviluppava un gioco per il reparto offensivo. Col fatto che nella Roma ci siano molti centrocampisti portati al gol, è cambiato il suo modo di cercare la rete?
Per me è meglio avere tanti giocatori che possono segnare. Averne solo uno è rischioso. Ci sono statistiche importanti, non solo il possesso di palla ma anche i tiri in porta. La percentuale di tiri nello specchio, gli angoli e i cross riusciti sono i segnali di una squadra che attacca.
Quanto manca a questa Roma dalla sua Roma ideale?
Abbiamo bisogno di lavorare tanto. non è sufficiente lavorare 7 giorni a settimana. Ma non abbiamo tempo per prendere punti, per questo la gara di domani è fondamentale. Abbiamo la voglia di iniziare bene in casa.

