Gervinho: ”La Champions è importante, ma voglio titoli”

0
516

gervinho

AS ROMA NEWS (GASPORT, C. ZUCCHELLI) – «Vorrei essere allenato tutta la carriera da Garcia». Impossibile non comprendere perché, vedendo gol, assist, prestazioni e minuti giocati di colui che è l’unico insostituibile dell’attacco della Roma. Non conosce il significato della parola turn-over Gervinho: in campionato è inamovibile, in Coppa Italia anche, a maggior ragione dopo il gol che ha regalato alla Roma la semifinale contro il Napoli.

Intoccabile Ha giocato più di tutti i compagni di reparto: 19 le presenze (come Ljajic, 4 in meno di Florenzi), 1.439 i minuti. Come lui nessun altro attaccante. Come lui, con Garcia, nessuno. A Roma come a Lille, Gervinho è l’imprevedibilità, il giocatore per cui non esistono schemi e, evidentemente, non esiste riposo. E lui è felice di fare gli straordinari: «Per me Garcia è come un padre, mi dà fiducia — ha detto all’Equipe —.E quando un giocatore sente queste cose tutto è più facile».

Bye bye Londra Diceva Wenger che proprio la mancanza di fiducia era stata la causa del fallimento di Gervinho a Londra. La punta ivoriana non solo lo ammette, ma ha specifica che la vita a Roma è tutt’altra cosa perché «ci sono tifosi con un entusiasmo impressionante. Quando ho la palla non sento la pressione addosso e quindi provo la giocata. Mai fine a se stessa, ma sempre efficace». Tante volte sbaglia, ma i tifosi lo applaudono comunque. E lui, che si sottopone quotidianamente a sedute di tiri in porta per migliorare la mira, inizia ad essere più concreto.

Coppe e niente oriente Concretezza è la parola chiave nello spogliatoio: tutti vogliono tornare in Champions, ma tutti vogliono anche un trofeo da alzare. Per lo scudetto ci proveranno, intanto la Coppa Italia è diventata un obiettivo primario. «Conosco gli obiettivi, dobbiamo tornare in Europa. Ma io sono venuto a Roma per vincere dei titoli». E anche per rilanciarsi in chiave nazionale, considerando il legame strettissimo con la Costa d’Avorio. Ma a questo Gervinho ci penserà da maggio. Per la sfida a Torosidis, nel suo stesso girone con la Grecia, c’è tempo. Così come per il Giappone, l’altra nazionale (con la Colombia) del gruppo C: dall’Oriente lo avevano cercato, attraverso intermediari, un paio di squadre in estate. Offerte declinate, aveva già dato la parola al suo maestro Garcia.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteGarcia per il ‘vantaggio’. Benitez rilancia i suoi gioielli
Articolo successivoRoma, Garcia pigliatutto

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome