I primi rinforzi saranno in difesa

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ADRIANO DICE SI’, SI TRATTA COL BARCA – Chissà se l’urlo dei tifosi romanisti a Verona («Compraci i terzini») rivolto al ds Sabatini, tornerà d’attualità quanto prima. Con Spalletti a Trigoria, cambiano le priorità del mercato giallorosso. Congelato El Shaarawy, Perotti potrebbe sbloccarsi a breve: il Genoa ha trovato il sostituto, si tratta di Rossi. Nonostante da Trigoria trapeli come nelle due ore di vis a vis in Toscana col ds, prima della partenza dell’allenatore per Miami, si sia parlato soprattutto della situazione che Spalletti troverà a fronteggiare, inevitabilmente il suo arrivo nella capitale ha scatenato una ridda di indiscrezioni.

AUTOCANDIDATURA – Alcune proprio dai diretti interessati. È il caso di Criscito, pupillo del tecnico toscano, che ieri è uscito allo scoperto: «Spalletti è una persona fantastica, sono contento che torni a lavorare, gente così fa bene al calcio. E’ un tecnico importante per la mia carriera, mi ha portato a San Pietroburgo e con lui ho passato tre anni bellissimi – ha detto a Sportitalia – Bisognerà vedere se mi vuole ancora, sarei fiero di un’eventuale chiamata. Il calcio italiano mi manca, lo vedo dalla Russia». La palla passa a Sabatini che però nel ruolo ha già Digne (che va riscattato a giugno dal Psg). Difficile che entrambi, in corsa per un posto agli Europei, possano accettare ora un ruolo subalterno. Operazione tra l’altro non facile per la valutazione del cartellino che dà il club russo (che però sta acquistando un altro terzino sinistro, Zirkhov) al difensore: non meno di 15 milioni. Più facile arrivare ad Adriano. A patto che il Barcellona accetti la proposta di prestito avanzata dal club giallorosso. Il brasiliano ha già detto sì.

IN SCADENZA E IN PARTENZA – Ma il ds non perde di vista nemmeno il tandem empolese Tonelli-Zielinski. E Caceres. L’uruguaiano, che ha il contratto in scadenza a giugno, non sta rinnovando con la Juventus. In questo caso il problema è che la società bianconera non intende lasciarlo libero in Italia. Tradotto: a gennaio potrebbe liberarlo soltanto all’estero (Liverpool e Fenerbahce). Diverso il discorso se l’uruguaiano dovesse arrivare a parametro zero: in quel caso tutto sarebbe rimandato in estate. Nel mercato giallorosso non va mai dimenticata la nota questione dei limiti imposti nella compilazione della lista dei 25 in serie A. Per la Roma (che ha a disposizione ancora tre posti liberi per calciatori di formazione italiana) sarebbe quindi più semplice acquistare calciatori made in Italy (in quest’ottica, monitorato Santon). Anche perché uno dei papabili alla cessione, Torosidis, di lasciare Trigoria in questa sessione non ci pensa minimamente. Da valutare la posizione di Gervinho che martedì sera, dopo la giornata surreale vissuta da Garcia a Trigoria, ha cenato con il tecnico francese. E quasi ad orologeria, appena è stato reso noto l’esonero di Rudi, ieri si è materializzata un’offerta dalla Cina per l’ivoriano per il quale anche il Porto ha fatto un sondaggio.

(Il Messaggero, S. Carina)

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4 Commenti

  1. Vediamo se finalmente si riuscira’ a sistemare qualcosa la dietro, c’ e’ ne bisogno per ritornare ad essere un po’ equilibrati.

  2. Come sempre la gente non capisce mai una sega a due mani da taglio quercia…

    Adriano NON È’ un terzino ma un esterno alto perfetto per il 4-2-3-1, cosa che a noi manca perchè tutti quelli che noi chiamiamo esterni non sono altro che seconde punte schierate sulla fascia in maniera impropria (Gervinho, Salah, prima Iturbe) oppure trequartisti (Iago Falque l’anno scorso Ljajic). Solamente Florenzi è un giocatore adatto a coprire 70-80 metri di campo in maniera efficace in entrambe le fasi.

    Adriano ha giocato eccezionalmente terzino qualche volta nel Barcellona, che fa un gioco moooolto particolare in cui vengono utilizzati i terzini come ali vere e proprie con la difesa a 2 che diventa a 3 quando si abbassa il centrocampista centrale (Busquets, Mascherano ecc.) sulla linea dei difensori.

  3. Adriano difensivamente NON È IN GRADO di giocare terzino in Italia in una difesa a 4.

    Altrimenti ripetiamo all’infinito L’equivoco Florenzi.

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