Il balletto fra Comune e Regione sullo stadio

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NOTIZIE AS ROMA – «Rimaniamo in attesa che dal Campidoglio ci giunga il parere di conformità del progetto alla delibera di pubblico interesse. Poi partirà la conferenza di servizi decisoria». Lo Stadio della Roma approda in Consiglio regionale con le domande del capogruppo di Forza Italia, Antonello Aurigemma, rivolte all’assessore all’Urbanistica, Michele Civita. A che punto è l’iter? Qual è la posizione della Regione? Il dossier verrà discusso in Commissione Urbanistica? «Faremo una seduta dedicata – ha risposto Civita – in Commissione appena il Comune ci comunicherà formalmente il suo parere, prima di aprire la Conferenza dei Servizi per fare anche una valutazione politica sul progetto, che non avrà alcun valore giuridico e amministrativo». Anche perché la norma non prevede ulteriori passaggi politici.

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Si apre però una querelle politico-amministrativa sulla variante urbanistica. «Il Comune – spiega Civita – ha avviato il procedimento di approvazione della variante urbanistica che, però, deve essere ancora concluso. Il che vuol dire che va completato con pubblicazione della delibera, osservazioni dei cittadini, controdeduzioni del Consiglio comunale e approvazione finale. Questo procedimento, una volta concluso, va riportato in Conferenza di Servizi che, può così concludersi. Anche la convenzione urbanistica (il contratto fra Comune e proponenti, ndr), poiché si tratta di materie inerenti il bilancio e il patrimonio, deve tornare in Consiglio comunale per l’approvazione. Questi passaggi si faranno durante lo svolgimento della Conferenza di Servizi e, una volta approvati, torneranno in Conferenza affinché questa si possa chiudere definitivamente. Da parte nostra abbiamo già avviato le procedure per la Valutazione Ambientale Strategica».

Dagli uffici del Campidoglio, però, emerge una diversa lettura dell’iter: la delibera del 2014 non ha avviato l’iter della variante urbanistica ma ha conferito mandato al rappresentante comunale in Conferenza di Servizi ad assentire a un progetto che comporti una variante entro massimo 354mila metri quadri (corrispondenti ai 977mila metri cubi di tutto il complesso). Una volta che, in Conferenza, tutti i partecipanti abbiano esaminato il progetti nel dettaglio, si potrà portare in Consiglio comunale l’esatta variante e la convenzione che dovranno poi essere ratificati. Solo a quel punto sarà avviato l’iter della variante con pubblicazione, osservazioni e controdeduzioni da riportare direttamente in Conferenza di Servizi. Insomma, un ginepraio di interpretazioni degno dell’Azzeccagarbugli di Manzoni.

(Il Tempo, F. Magliaro)

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12 Commenti

  1. Mi sono anche sforzato di capirci qualcosa, ma è impossibile davvero…l’unica cosa evidente è che comune e regione hanno scelto di non approvare lo Stadio e sono entrati nel terreno inattaccabile del politichese/burocratico. Mi sorprende la Società che non sia ancora intervenuta. Più gli lasciano prendere tempo e peggio è. Pallotta, svegliati!

  2. BUONGIORNO LUPACCHIOTTI !!!
    Che paese de ME@DA ………. Io spero con tutto il cuore che si faccia la CASA DELLA ROMA ma tremo come una foglia .
    Se penso che spendemmo in denaro publico oltre 200 ML per far fare il proggetto sullo stretto di Messina e andò tutto a tarallucci e vino me se rizzano i capelli …..
    Vero Berlusco ???
    Mha !!! speriamo bene ………….

  3. Articolo spazzatura… politico all italiana… quando un iter è avviato il percorso è chiaro e delineato e qualsiasi intoppo per ignoranza o malafede può essere intentato dalla parte lesa pena causa pecuniaria e salata

  4. Povera Roma mia quanti nemici c’hai. E’ una coalizione alla quale non interessa niente dei benefici che la costruzione dello stadio porterebbe all’intera città. L’importante è boicottare la Roma, in tutti i modi, e la cosa peggiore è che una parte dei tifosi, dello stadio non gli e ne importa niente. Speriamo bene….forza Roma sempre

  5. A zio me sa che un balletto è bene che te lo fai pure tu. Qui se tutto va bene lo stadio ce lo fanno vedè per 2025. Ma a fa no stadio come avevano fatto tutti no! Dovemo per forza fa un quartiere? Boh.

  6. questo è il ballo del QUA’ e LA’..basta fare quà quà quà..questi c’hanno paura delle responsabilità..lo stadio..figuriamoci..nessuno in regione o in comune c’ha le balle..al massimo faranno i vespasiani sotto er Tevere pè li PUNKBBESTIA!!..eh eh eh eh eh..

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