Ilary: «Totti smette». Ma non a giugno

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AS ROMA NEWS – Sarà un papà part-time almeno per un altro anno, anche se a sentire la moglie Ilary, incinta del terzo figlio che nascerà a marzo, Totti potrebbe cambiare idea e mettere al chiodo gli scarpini. Un’ipotesi remota, che il capitano prenderà in considerazione solo se dovesse sentirsi un peso per la Roma, ma dalla colazione romana con il presidente Pallotta ad oggi le sue intenzioni sono chiarissime:prolungare il contratto fino al 2017, poi si vedrà. «Ho dato l’addio prima io di lui, l’ho bruciato sul tempo», ha ironizzato la Blasi in un’intervista alla rivista Oggi rilasciata prima di Natale, quando ha deciso di lasciare «Le Iene». «Nel 2016 – ha ricordato la showgirl – Francesco compirà 40 anni. Dico che ogni stagione ha il suo melone e lui si è goduto tutto, al punto che ora penso abbia desiderio di altro. Ma rimarrà comunque nel mondo del pallone». Lei dice «ci siamo», Totti «finché il fisico regge vado avanti». Il dilemma sul ritiro ha subito scatenato i bookmakers, secondo cui il numero 10 giallorosso sarà in campo anche il prossimo anno. Sul tabellone di Betflag questa possibilità si gioca a 2,00, mentre è più alta l’offerta per il ritiro a fine stagione (3,25). Per l’addio tra giugno e dicembre 2016 si sale a 3,50. Le parole della Blasi non hanno fatto cambiare idea agli scommettitori e lei non si augurava certo il contrario, perché il suo era un discorso generale e non voleva preannunciare una decisione difficile che naturalmente spetterebbe al marito comunicare.

Totti non vuole smettere, non ancora. Dovrà però testare le sue condizioni e non è detto che inizi a farlo a Verona. Il rientro è slittato tante volte, l’infortunio si è rivelato più serio del previsto perché età ed usura hanno suggerito maggiore prudenza, ma è proprio l’impegno che ci ha messo nel recuperare che la dice lunga sulla voglia di giocare a pallone del capitano. Garcia sta riflettendo sulla convocazione per il Chievo, l’assenza di Dzeko non chiama per forza la presenza di Totti, anche se un uomo in più in panchina farebbe comodo e potrebbe mettere qualche minuto sulle gambe. L’alternativa, valida, è restare a Trigoria a lavorare per la sfida con il Milan. I problemi fisici sono stati la causa del prematuro addio al calcio di Balzaretti, che ha detto basta a 33 anni e ora fa il dirigente a Trigoria. A differenza di Ilary, la moglie dell’ex terzino, Eleonora Abbagnato, avrebbe preferito vedere gli scarpini ai piedi del marito ancora per un po’: «Io non ero d’accordo sulla decisione di smettere, ma dopo un anno e mezzo in giro per ospedali Federico ha preferito così. Lui lavora come un matto, lo fa anche adesso in un altro ruolo». Destino simile per Totti, con un presente e un futuro nella Roma, ma almeno per un altro anno, probabilmente l’ultimo, desidera sentirsi ancora un calciatore.

(Il Tempo, E, Menghi)

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16 Commenti

    • Magari almeno trent’anni, con l’introduzione della flebo in campo non si sa mai, tutto può essere, perchè mettere limiti alla Provvidenza?

  1. a danie ma che dici se ti sentono chi ha scritto che il capitano e@ bidone, che ha ribato i soldi, addirittura prende piu` di messi,che non ha vinto niente. niente? ha vinto quello che ci hanno permesso di vincere (UGENTE CHR DI MEYEORE E` UN `OFFESA X LE METEORE @TESSS

  2. Fino a che la Roma prenderà questi tipi di calciatori capaci di grandi giocate ma che non ti faranno vincere mai niente il capitano potrà giocare fino a 50 anni…

  3. dicevo cio` che ci e` stato permessi di vincere o forse le varie calciopoli non sono esistite? ripeto faremo la fine dei napoletani camperemo di ric

  4. faremo la fine dei napoletani che i nastri con i gol di maradona tante di quelle volte che li hanno messi che erano a colori si sono sbiaditi, ah gia` gli sbiaditi ci meritiamo gente come zarate e ander, che son meteore ddire meteore e` un `offesa alle meteore quelle ciclicamente tornano loro so come i meteoriti se sfracellano al suolo dopo 10 partiteel caz

  5. quando riguardo i 300 gol di totti su roma tv ho i brividi su tutto il corpo al ricordo di tutte le esultanze e gli occhi mi brillano per la bellezza dei gesti tecnici….di questo passo non so quando potremmo rivedere giocate del genere..me viè da piagne ma veramente non tanto per dire!
    Grazie di tutto Capitano sarai sempre nel mio cuore giallorosso.

  6. I bianchi non li bevo grazie..di vini rossi ne possiamo parlare caro sommelier da 4 soldi.riguardo al calcio uno che dice che Totti è uno dei tanti al massimo può parlare di carling

  7. domani tifate per il chievo che siete come gli sbiaditi dei perdenti , si e` arrivati al punto di mettere i pollici versi x chi parla bene del capitano su un sito giallorosso pensa te su gli altri siti che gli scrivono a francesco anzi me viene un dubbio che nessun `altro si permette, a parte i perdenti da lazzie, di criticare a totti , com7nque non vi preoccupate ci pensera` il zarate di turno o pjanic a risollevarvi il morale e a farvi vincere, io tifo roma e anche FRANCESCO TOTTI THE LEGEND anzi come dissr il telecronista inglse. THE KING NOT IS DEATH

  8. No so allergico ai laziali sciocchini come te…ora te saluto ho perso pure troppo tempo con un “fenomeno”come te….occhio al Carpi caro sommelier de noiantri

  9. bravo stefano hai detto bene noi siamo tifosi seri apparteniamo a roma non siamo tifosi di zarate o filippo anderson fenomeni occasionali, ripeto uguali ai meteoriti dopo poco se sfracellano al suolo di solito su pianeti senza vita dove non servono a niente fanno solo buchi ag ah ag lazzialotto stai messo male me sa che domani arbitri e litruffo permettendo vi pigliate na bella befana ….

  10. Ciao gaetano di questi infiltrati è pieno si può criticare Totti come no lo faccio anche io e sono cosciente che purtroppo sta arrivando il momento che lui smetta (non ora)però dire che lui è stato uno come tanti significa non essere tifoso della Roma …tutto qui

    • Stefano, qui non si tratta di parlar male del Capitano, che è stato un inarrivabile mito della Roma, ma di considerare che a 40 anni un calciatore, anche TOTTI putroppo, deve lasciare l’attività agonistica, soprattutto in un calcio come quello di oggi, super atletico e dinamico. Non rendersi conto di questo è puro autolesionismo, per la squadra e per lo stesso capitano che, invece, può essere utile in altri ambiti e contesti societari.

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