In ricordo di Franco Sensi: «Il calcio ti ha dimenticato»

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NOTIZIE AS ROMA – Ieri era il decimo anniversario dalla scomparsa di Franco Sensi, presidente del terzo scudetto giallorosso e, ad ora, anche dell’ultimo trofeo. C’era Spalletti in panchina quel maggio 2008 quando la Roma vinse la sua nona e ultima Coppa Italia, a Trigoria e nel calcio è passata una vita, e Rosella Sensi, con una punta di amarezza, ha voluto sottolinearlo.

«Mi rattrista pensare che il tuo calcio – ha scritto su Facebook rivolta al padre – ti abbia dimenticato così presto, ma io so quello che ti rendeva più felice e l’amore dei tuoi tifosi c’è sempre e ci commuove. Il 17 agosto non sarà mai un giorno come gli altri perché ci manchi, ma continueremo a fare ciò che ci hai insegnato nonostante tutto. Grazie papà». Così si conclude il post di Rosella Sensi, ex presidente della Roma come il padre, e i ringraziamenti suoi sono anche quelli dei tifosi, che non hanno dimenticato i sacrifici fatti da Franco.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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30 Commenti

  1. Fermo restando che trovo le pubblicazioni su facebook rivolte ai defunti (i quali dubito che le leggano!!!) una forma di macabro esibizionismo, il Presidente (maiuscolo voluto) Sensi forse rimarrà il nostro ultimo baluardo di un’epoca sportiva dove avevi la ferma convinzione che i proprietari delle società condividessero le medesime emozioni di noi tifosi. Quando avevi la certezza che una brutta sconfitta o una grandiosa vittoria provocavano loro le stesse tue lacrime di rabbia o di gioia. Tutto questo mi manca e pure tanto

  2. Anche se hai subito varie contestazioni….Noi non ti abbiamo dimenticato! Romanista nel cuore e nella mente….Riposa in pace Grande Presidente! Forza Roma! Avanti Curva Sud!

  3. Dispiace dirlo ma se se lo sono “scordato” ( qui a Roma nesuno lo ha scordato) è perchè non ha costruito quasi niente. Quello scudetto lo ha vinto lui contro gli Agnelli come.fosse l’ultima cosa chebdovesse fare in vita e poi tutto è crollato, come un castello di carte.

    • Dispiace dirlo ma in questo momento sei tu quello che sta dicendo un enorme sciocchezza.
      Peggio della “Calzetta dello Sport”!!!
      Sono sicuro che nessun romanista che abbia sia la mia età che la MAGICA nel cuore abbia mai dimenticato questo grandissimo Presidente. Come non hanno mai dimenticato Dino Viola, a cui successe per un periodo di tempo la moglie Flora.
      E neppure si sono dimenticati dei periodi più bui della Roma. Come quelli che durante il 78/79 (sotto l’allora Anzalone) ci videro lottare per non retrocedere. Eppure nonostante ciò vincemmo una Coppa Anglo-Italiana
      Che scommetto molti giovani reprobi, che frequentano stò forum neppure sanno cosa sia.
      Quando volete denigrare o parlar male di qualcuno, almeno informatevi. Fate più bella figura! 🙂
      By!

    • Che anni, quelli. L’ultimo dei Presidenti. L’ultimo ad aver vinto qualcosa (questa è storia, ormai).

    • Flaco, io ho detto due cose. La prima è che nessuno a Roma se lo è dimenticato. La seconda è che non ha costruito niente e tutto è crollato non appena vinto. E con questo ipotizzo il perchè fuori da Roma non ci pensi nessuno.

    • Patrizio:
      Copio ed incollo:
      Per il suo tentativo di favorire l’incontro tra dirigenti, addetti ai lavori e i protagonisti del mondo dello sport ricevette il 1º marzo 1995 la “ciotola d’oro”, onorificenza concessa dal CONI
      Per la sua attività imprenditoriale Sensi fu nominato, il 2 giugno 1995, Cavaliere del lavoro.
      Il 26 maggio 2008, presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, al presidente giallorosso fu reso omaggio con il premio “Etica nello sport” per la sua attività pluriennale alla guida dell’A.S. Roma. Il premio è stato ritirato dalla moglie, Maria Nanni.
      Sotto la sua gestione la Roma ha vinto uno scudetto (2000-2001), due Supercoppe italiane (2001 e 2007) e due Coppe Italia (2006-2007 e 2007-2008) oltre che 5 secondi posti (Segue)

    • Patrizio:
      Ritengo che come curriculum ve ne sia più che a sufficenza.
      Poi, per quanto concerne il resto:
      Franco Sensi aveva un unico difetto:
      (Se vogliamo definirlo così) era passionale Non ragionava da imprenditore. Nell’ultimo periodo si mise contro Juve, Milan e Inter che allora non erano di certo quelle di oggi. Galliani in primis era trà gl’intoccabili e lui andò a sbattare contro quei poteri, che regnavano indisturbati sul mondo del calcio. Poi vi furono delle scelte sbagliate, da qui la discesa. Io almeno la vedo così.
      Ma nessuno credo possa mettere in dubbio quanto amasse la A.S Roma e che non avesse costruito nulla 🙂

    • Flaco io sono d’accordo su tutto, grande imprenditore cje ha costruito un impero e una volta entrato nel mondo dello sport è stato un padre per il mondo Roma. Nessuna intenzione di parlarne male, come tu stesso dici era passionale tanto da non ragionare con mente imprenditoriale. Nella storia della Roma è stato ciò che è stato, come un padre che fa fare la grande vita ai figli, gli da tutto ma nella smania si mangia tutto e non lascia niente, come non ci fosse un futuro. Come se la Roma morisse con lui. Peraltro imprenditore compassato, non al passo dei grandi europei che nel frattempo costruivano quei business che li ha resi grandi nel tempo. Molto romantico ma poco costruttivo.

    • Vincere con lui che amava la Roma come noi è stato bello, una storia d’amore. Ho riscritto per riaffermare che non lo critico, casomai constato ciò che è stato.

  4. Grandissima stima x il presidente Franco Sensi uomo vero ma soprattutto Romanista vero ha speso un patrimonio per vincere CN noi si è indebitato ma ha voluto rimanere nella storia della Roma e c’è riuscito.. Ciao presidente R.I.P. Rispetto x Sensi!!

  5. I tifosi romanisti non dimenticano chi ha messo il cuore oltre ai soldi per la nostra Roma. Storia di un altro calcio, fatto di passione, onore e bandiere. Uno scudetto con un giocatore come Totti in campo e un Presidente come Sensi in tribuna non lo rivivremo mai più.
    Forza Roma Sempre

  6. Ho pianto come un bambino il giorno che ci ha lasciato. Ho riempito d’insulti il primo anno a Roma gli americani. Poi mi sono resi conto che il calcio di FRANCO SENSI NON ESISTE più, non esisterà più.

  7. non so chi sia il Signor “Calcio” ma non pensarci troppo Rosella… nessuno di quelli che contano e che il tuo papà avrebbe voluto lo tenessero nel cuore, ha dimenticato Franco Sensi e la sua Roma.

  8. Per me uno dei più grandi presidenti che la Roma abbia avuto: gli riconoscerò sempre una passione semplicemente incommensurabile per i nostri colori, una notevole intelligenza e una caparbietà incredibile che l’hanno portato a conquistare uno scudetto contro opposizioni e ostilità fortissime.

    Pallotta è un uomo altrettanto intelligente e probabilmente anche più adatto al mondo di oggi. Ma se vorrà avere un giorno un posto simile a quello di Sensi nei nostri cuori dovrà battersi con lo stesso accanimento per questa maglia ? …

  9. Onore a Franco Sensi!!!!

    Grande Presidente.
    Uno che per la Roma ha dato tutto.
    Innamorato dei colori.
    Sempre grazie Presidente.

  10. Franco Sensi e Italpetroli non si sono indebitati per la Roma ma per altri ben noti investimenti sballati. Però, per rincorrere il sogno e cancellare l’affronto dello scudetto sbiadito, ha invece indebitato l’AS Roma, come altrettanto noto. Questo per dire che non ci possono essere vittorie che non vadano di pari passo con una crescita economica complessiva. Altrimenti si fanno gli impicci (Tanzi e Cragnotti) o ci si indebita, non si scappa.
    Detto ciò, onore a un romanista vero che nessuno dei romanisti veri ha mai scordato o scorderà. Magari la figlia sì, però…

  11. Onore al Grande Presidente. Comunque, il fatto che si sia indebitato per la Roma è una leggenda metropolitana. Anche un acquisto come quello di Batistuta avrebbe inciso relativamente sul fatturato di un gruppo che era di circa 2.000 miliardi di lire. Il problema sono stati investimenti sbagliati che hanno minato la solidità del Gruppo Italpetroli.

    • Ho detto le stesse cose, identiche, ma ho preso più pollici versi che in su! Non che me ne importi qualcosa…dimostra solo che ci sta parecchia gente che non sa leggere o spollicia a casaccio…spero la seconda!

    • @Masetti primo portiere
      18 agosto 2018 alle 15:51
      Se posso risponderti.
      Premettendo il fatto che io non abbia messo pollici verso al tuo commento, credo nel mio piccolo che il diniego sia avvenuto nell’istante in cui hai scritto questa frase:
      “Magari la figlia sì, però…”
      Forse sarà mancata in esperienza professionale ma tutti i romanisti sanno quanto la figlia fosse attaccata al padre e quanto bene gli volesse. Quindi quelle tue parole probabilmente sono state prese in malo modo.
      E’ stato come se tu avessi voluto far intendere che la figlia si fosse dimenticata del padre
      Ovviamente questa è solo una mia congettura. Son convinto che tu non intendessi dire questo Almeno spero.
      Saluti 🙂

    • @*ElFlaco* non intendevo dire che la figlia si è scordata del padre…ci mancherebbe! Volevo dire che i romanisti ricorderanno comunque sempre Franco…ma Rosella, beh! Se uno con la Roma non ci ha rimesso ma di certo neanche mangiato, la stessa cosa non si può dire dell’altra. Tutto certificato nei bilanci: 1.100.000 annui a lei e altri 400.000 euro per le preziose consulenze del consorte Staffoli. E Trigoria, i russi ricacciati indietro dal fido Pippo Marra. Ecco, questo intendevo… saluti a te!

  12. Grazie Presidente, hai amato la Roma come noi e sei riuscito a portarla in alto. Ricordo con affetto la tua gentilezza, quando ci siamo incontrati e conservo ancora la foto che ci ritrae insieme. Forza Roma!

  13. Franco Sensi fu un Presidente coinvolto e passionale ma per dirla tutta fu un pessimo imprenditore sportivo e non solo . Al pari di altri suoi colleghi di serie A spese allegramente dalla fine degli anni 90 i primi piu’ che cospicui proventi dai diritti televisivi nell’acquisto di calciatori costosissimi senza mai costruire nulla sperperando inoltre i dividendi dell’entrata in Borsa. Non ebbe mai una visione d’insieme e uno sguardo rivolto al futuro ma si avvinghio’ in una personale lotta di potere contro il duopolio Milan-Juve e durante la quale fu lasciato solo. L’eredita’ di tutti quegli errori l’abbiamo pagata per anni e continuiamo a farlo anche adesso . Se avesse avuto un grammo della lungimiranza di Dino Viola as roma adesso sarebbe la prima societa’ italiana….

  14. Ci metteva passione e sacrificio e aveva i nostri stessi sogni e desideri…manca tanto quel calcio che andava oltre il business…onore a Franco Sensi

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