NOTIZIE AS ROMA – Tra Franco Baldini e la Roma circa vent’anni fa è scoppiata una passione mai sopita davvero. Niente di nuovo per chi mastica di vicende giallorosse, ma sentire il presidente Pallotta, raccontando le frenetiche ore della trattativa per Malcom, parlare di lui e dichiarare: “Franco è anche nel nostro comitato esecutivo“, ha portato tanti a pensare a questa come una terza vita (se non una quarta) per l’ex calciatore letterato nell’universo giallorosso, visto che è atteso a ore negli Usa.
Baldini a Roma è stato tanto. Prima il simbolo del trionfo, poi della coerenza, quindi della speranza, infine della disillusione. Con Sensi e Capello è stato l’artefice tecnico dello scudetto 2001. Insieme con l’ex presidente, inoltre, ha rappresentato per un certo tempo il contropotere al calcio di Moggi, fino a lasciare il club quando i cambi di strategia anticipavano nuove alleanze. “Consulente esterno“, era stato ingiustamente ridimensionato in quel 2005, costringendolo a una conferenza d’addio in un anonimo hotel della Capitale. Da quel momento, però, è sembrato che non ci fosse cordata interessata alla Roma che non lo vedesse uomo immagine, finché nel 2011 il futuro è arrivato davvero, con Di Benedetto e Pallotta che lo hanno riportato in vetrina tra gli osanna del popolo romanista.
Il calcio, però, è sport traditore, così nel 2013 – dopo due stagioni deludenti – Baldini si è dimesso dal suo ruolo di direttore generale: “Ora dimenticatemi“. Probabilmente a non riuscire a dimenticare la Roma è stato lui, pur mantenendo un profilo quasi invisibile nei suoi perenni spostamenti tra la Capitale, Londra e il Sudafrica. Nessuno si è stupito come in questi anni sia diventato influente consulente esterno di Pallotta, così come nessuno in fondo si meraviglia se il suo ruolo nella galassia presidenziale adesso sia divenuto organico, obbligandolo così ad abbandonare laute consulenze. D’altronde, lasciare ad altri le battaglie quotidiane a Trigoria e, nel frattempo, essere consigliere ascoltato ai massimi livelli, è parso a molti un dribbling da fuoriclasse.
Fonte: Gazzetta dello Sport (M. Cecchini)


Franco Baldini è un profilo di uomo e professionista troppo complesso e strutturato per essere compreso da una piazza dove fra mortadellari, carciofari, broccolari e peracottari, si fa a gara a chi blatera più dell’altro. Ben ha fatto a defilarsi divenendo il vero “deus ex machina” della Roma, totalmente immune ai miasmi di un ambiente fatto di grugniti radiofonici e ciancie giornalistiche. Monchi e Difra sono opera sua.
Baldini mi è sempre piaciuto.
Dirigente capace, anche al Tottenham ha lasciato un buon ricordo.
I contrasti con Totti l’avevano allontanato da Roma, ma senza che si recidesse del tutto il cordone ombelicale. Bentornato!
Più che altro i contrasti con Mark Pannes che ha fatto più danni della grandine
Ho notato ,come facevano notare anche altri utenti una crescita al livello societario negli ultimi 2 anni ed ora che ci penso forse non è casualità,ma c’è lo zampino del “centro di pensiero” Londinese,comunque la si possa pensare su Baldini,non c’è dubbio che capisca di calcio più di Mark Pannes o Zanzi.Parlando del nuovo Milan Pallotta ha detto di aver parlato con Singer e di potergli dare consigli per evitare 6 anni di errori.tra questi c’è sicuramente Pannes che ha fatto più danni della grandine,dalla comunicazione,al marketing ed in ultimo,ma non per ultimo il business plan sballato dello stadio,se solo fosse stato consegnato a tempo debito,con Marino ancora sindaco,,a quest’ora,forse,era in costruzione!
Una cosa che trovo interessante e che il calcio italiano si sta appoggiando agli Italo americani (ROMA ?, Bologna, anche la Juve e il Milan ),sta cambiando almeno la mia impressione il gestire il calcio italiano ,ne trarrà benefici non solo il ns club ,anche la nazionale
Va bene così.
Roma è piena di palazzinari, o imprenditori da caciotta e porchetta.
Trovatemi un manager SERIO negli ultimi 50 anni, a Roma.
Geronzi? Coppola? Parnasi? Ciarrapico? Caltagirone? Ricucci?
Lotito forse è il meno peggio… dategli una caciotta e ti fa una trattoria.
Uomo colto e di livello che da spessore all’entourage gestionale dell’As Roma.
Baldini è ricordato a Roma perché insieme a Franco Sensi, Fabio capello, Francesco Totti e qualche altro campione ci ha fatto vincere uno scudetto. Ed a onor del vero anche per aver lottato contro il sistema moggi.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.