AS ROMA NEWS – Il compitino non basta. Ancora di più se sciatto e superficiale. La Roma recita stancamente a Marassi contro la Sampdoria ultima. Anzi, fa scena muta: 0-0. Caricata a salve, nemmeno ce la fa a sparare. Piatta, triste e impotente. Normale assistere al suo 3° pari di fila dopo quelli contro il Wolfsberger e il Cagliari. Dunque, rallenta in serie A come in Europa League. La zona Champions è già lontana 3 punti (1 in meno, dopo 8 partite, del campionato scorso). E l’attuale 6° posto è in pericolo.
Fonseca, dalla tribuna, avrà visto l’involuzione della sua squadra che cammina in campo e, di conseguenza, crea sempre meno. Le assenze incidono ma il tempo delle giustificazioni è scaduto. Ranieri, intanto, ringrazia la sua ex squadra. Il 1° punto è meritato e al tempo stesso prezioso. Si è avvicinato al successo più del collega che, squalificato, ha lasciato il posto al vice Nuno Campos.
VALUTAZIONE ERRATA Fonseca, sbagliando già in partenza, sceglie la spina dorsale azzurra, con i 5 giocatori convocati da Mancini in Nazionale per le ultime 2 gare delle qualificazioni europee contro la Grecia e il Liechtenstein, compreso capitan Florenzi che poi rinunciò per l’influenza intestinale che gli ha fatto perdere anche le partite contro il Wolfsberger e il Cagliari. Così Spinazzola fa ancora il terzino destro, Mancini resta accanto a Smalling al centro della difesa, Cristante è sempre il partner di Veretout in mediana.
Cambiano, invece, le posizioni di Zaniolo che, dalla fascia, si accentra da trequartista alle spalle di Kalinic e di Florenzi che, nel tridente, ha spazio da esterno alto a sinistra. La formula Italia dura, però, meno di 6 minuti. Cristante, dolorante già all’ingresso in campo, si ferma presto e avverte Campos in panchina: ha sentito tirare all’altezza dell’inguine. Sottovalutato, dunque, il problema, venuto a galla già giovedì (il centrocampista ha poi saltato l’allenamento di venerdì).
Verifica sbagliata o comunque superficiale che certifica il 9° infortunio muscolare dall’inizio della stagione. Aspettando l’intervallo, comincia a zoppicare Kalinic per il colpo ricevuto da Murillo: fastidio al ginocchio sinistro. La sua prima da titolare in campionato non dura nemmeno un tempo. Ecco Dzeko, in maschera.
LIMITE DI VELOCITÀ La Roma si prende l’iniziativa, ma conferma l’impotenza dell’ultimo periodo. Passeggia in campo. Statica nei singoli e quindi spenta nel coro. Niente chance nel 1° tempo. La superiorità nel possesso palla (63 per cento), quando è lento e macchinoso come quello visto a Marassi, è inutile. E spesso, in caso di ripartenza, viene sbagliata la scelta finale. Ranieri, dunque, accetta il regalo e si appoggia allo scolastico 4-4-2 con cui ha scritto pagine chiare e scure della sua carriera.
La Sampdoria, partendo dal lancione del portiere Audero su input del nuovo tecnico, costruisce almeno qualche chance. Da corner o in contropiede. Pastore, da regista, si adegua, invece, al clima di gita fuori porta. Veretout fa legna, ma manca chi accende il fuoco. Cioè la partita.
COPIONE BANALE E QUEI BUU Fonseca si gioca l’ultimo cambio inserendo Perotti, mai disponibile fin qui in questo torneo (24° giocatore utilizzato in 10 partite stagionali). Ranieri, confermandosi aggiustatore, ha già pensato a fare rifornimento con Depaoli, Bonazzoli ed Ekdal rispettivamente per Rigoni, Gabbiadini e Bertolacci. L’unico tiretto, fiacco e centrale, nello specchio della porta è di Dzeko: minuto 34 della ripresa. Più pericolosa la rasoiata da fuori di Pastore che comunque finisce fuori. Finale in dieci per l’espulsione di Kluivert, doppia ammonizione, in attesa del recupero. Tanto per non fare mancare niente, l’ispettore di campo, già nel primo tempo, ha preso nota di qualche buu partito dal settore ospiti verso Vieira (dalla Roma il tweet di scuse «al bando i responsabili»). Almeno, però, non è piovuto.
(Il Messaggero, U. Trani)
Vediamo il lato positivo: ottimo lavoro difensivo, ottimi Smalling e Mancini e buona prestazione del portiere.
Almeno in difesa siamo più tranquilli rispetto all’inizio.
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Sulle colonne di questo Blog in tempi non sospetti avevo espresso tutti i miei dubbi su un presidente che forse ci capisce qualcosa solo nel Base Ball , un DS incompetente e ingenuo (poi si giustifica con pseudo lapsus) peggio di Monchi , una squadra di scarsoni sovravvalutati ( Mancini se vale 5 milioni è pure troppo , Spinazzola , Cristante , Pau neanche ce la faccio a scrivere quanto sono stati pagati)
Un allenatore “italianizzato” andato nel pallone , con una squadra che ora segna con il contagocce
Però se uno dice questo , se uno dice la verità , non va bene.
A volte basterebbe anche un solo……”Vergogna”….ma qui a Roma i giocatori sono troppo coccolati e sempre scusati….con Conte questi non giocavano neanche sulla Playstation….ci sarà un motivo perchè non è venuto lui ma un fenomeno senza gioco e carattere come questo allenatore….pazienza …ma ci sarà da soffrire…
ma chi lo avrebbe pagato l’ingaggio di Conte?
Parliamoci chiaro, la Roma è venuta con l’intento di strappare un punto e c’è riuscita. Ora però è una squadra che gioca soprattutto intimorita e preoccupata per tutti questi infortuni ed in vista europa league, per cui darei come voto 11 s.v.
si vince e si perde tutti insieme,ed ognuno si deve prendere le proprie responsabilita’.Se Pallotta ed i dirigenti all.e ds ecc.si sono presi i meriti della seminfinale di CL,nella stessa maniera si devono prendere i demeriti dei risultati di questi ultimi anni.La formazione di ieri era comunque composta da 10 titolari,l’unica riserva era Kalinic,ed era piu’ che sufficiente a battere la samp,ma abbiamo sempre giustificazioni per tutto.
Gli unici che sono giustificati sono i tifosi,gli unici che pagano,sempre e comunque.
Io,per la partita sotto tono di ieri della Roma, penso di aver trovato la spiegazione.
In effetti più o meno tutti i giocatori giallorossi sono sembrati un pò “spompati” ed è perchè “gli avevavo dato sotto”,come si dice in gergo.
Loro,infatti, erano sicuri che non avrebebero giocato per la pioggia e invece…diciamo,errori di gioventù,beati loro…
8 partite. Soltanto una prestazione sufficiente. Squadra con molti problemi e tifosi come sempre ottimisti. Siamo allo stesso livello di Parma Cagliari Milan Sassuolo e Bologna
C’è qualcosa di nocivo nell’aria qui a Roma. Qualcosa che non permette di correre, forse una forza di gravità più intensa che però non colpisce gli avversari. “Quest’anno si respira un’aria nuova” dicevano i giocatori. L’effetto è già finito, si rivedono le solite facce tristi, i soliti musi lunghi e a Dzeko è tornato il broncio. Non c’è speranza per noi…
vista l’emergenza si potrebbe giocare con un 3 5 2
smalling fazio mancini
kolarov veretout pastore zaniolo florenzi
mkitaryan dzeko
varianti spinazzola per kolarov e under x florenzi.
ma poi, in queste situazioni, abbiamo sempre tirato fuori qualche giovane dai settori giovanili, mi ricordo Righetti, ad esempio che iniziò a giocare in prima squadra presto e non era niente male. E questa osannata primavera non ha proprio nessuno da proporre? prepariamo i giovani per giocare a 25 anni? boh. misteri della fede.
Inutile sparare a zero, i risultatil, le prestazioni, l’impegno, gli schemi, le intenzioni, la condizione fisica, l’umore sono tutti dati oggettivi che annaspano in modo chiaro e meritato sotto la linea della suffidecenza. Sparare a zero su Pallotta è come prendere a calci in culo il compagno debole che non si sa difendere con lo sguardo cattivo del killer. L’unica mia considerazione è che manca l’orgoglio del risultato, la tigna, la consapevolezza di rappresentare un popolo (giallorosso) che con tutti i suoi amorevoli difetti si merita di avere una contropartita visto che ama incondizionatamente. Forza Roma.
Non so che dire… alibi non vorrei darne a nessuno, anche se gli infortuni (e la mancanza di continuità che ne consegue) ci stanno mettendo in difficoltà.
E tantomeno vorrei ridurmi come una comare nel coro del Pianto Greco, anche se il pareggio con Genoa, Cagliari e Sampdoria sono (davvero) duri da mandar giù.
Giovedì c’è il Gladbach e giochiamo in casa: d’accordo che ci mancheranno dei titolari, ma sono sicuro che sia la squadra che Fonseca sanno cosa ci si aspetta da loro…
Visto che citi i pareggi vergognosi con Genoa, Cagliari e Sampdoria, cui aggiungerei quello strappato alla lazietta che c’ha surclassato e la sconfitta imbelle contro l’Atalanta, ti ricordo che c’aspettano ora Milan, Inter, Juve, Napoli (tra le altre). E dubito che una squadra del genere possa fare troppi punti.
Il Gladbach è già un bivio……per Focene.
Mi scuso per aver omesso la firma.
Qua il punto di domanda è uno solo, altrimenti non se ne esce più e andrà anzi sempre peggio.
I FATTI lo dimostrano ogni giorno di più.
Ma quando se ne va ballotta!?