La Roma, il menefreghismo e quella lucida rassegnazione

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Soccer: Serie A; Udinese-Roma

EDITORIALE (Giallorossi.net) – Altro che grande famiglia. Lo spogliatoio della Roma torna ad essere una bomba ad orologeria pronta ad esplodere dopo l’improvvisa inversione di rotta di Rudi Garcia. L’allenatore, dopo aver difeso a lungo la squadra andando anche contro l’evidenza, cambia strategia e accusa i suoi, mettendoli per la prima volta davanti all’evidenza dei fatti. In realtà qualche segnale era già stato lanciato, quando Garcia parlò di una squadra che non era in grado di “fare il metro in più” per arrivare prima dell’avversario sul pallone, un SOS lanciato tra le righe che in molti hanno sottovalutato.

La situazione in casa Roma si sta complicando con il passare dei giorni, delle settimane, dei mesi. Lo spogliatoio non è più unito come una volta. Il giocattolo che si era costruito l’anno scorso sta perdendo pezzi, e ora ci troviamo davanti ad un gruppo di ragazzi (in molti casi, ragazzini) che pensano solo ai propri interessi. Non c’è unità di intenti, e in campo lo si vede chiaramente: manca la voglia di dare il massimo. Ogni giocatore sembra svolgere il proprio compitino col freno a mano tirato, mentre è completamente sparita l’idea di gioco di squadra, di collettivo. In campo come fuori, ognuno pensa a sè stesso. E poco male se la Roma andrà incontro all’ennesimo dramma sportivo, con una stagione che rischia di terminare molto peggio di quanto ci si potesse aspettare fino a qualche settimana fa. Tanto alla fine a pagare non sono mai i giocatori, ma l’allenatore, capro espiatorio a cui fa comodo addossare tutte le colpe, e soprattutto i tifosi, i veri perdenti di questo deprimente balletto a cui tocca assistere con logorante costanza.

Le parole di Garcia al termine dello squallido pareggio di Verona sono state attese a lungo, e forse arrivano fuori tempo massimo, perchè ormai l’idea che la piazza sta maturando è che il tecnico non sia all’altezza della situazione. Paradossale come un allenatore possa passare da fenomeno a brocco in così poco tempo, ma così è la vita. La sensazione però è che la bomba sganciata da Garcia avrà come effetto quello far esplodere definitivamente lo spogliatoio, anche per colpa di una dirigenza assente e incapace di affrontare con polso la situazione. O forse vogliamo credere che da questa publica tirata di orecchi possa rinascere qualcosa di buono? Davvero possiamo pensare che le coscienze dei giocatori possano essere scosse davanti all’evidenza? Siamo davvero così ingenui? La storia della Roma ci ha insegnato che chi va contro lo spogliatoio, viene irrimediabilemente tritato. Intuile citare i soliti esempi. Ma tanto non occorrerà molto tempo per capire cosa accadrà: giovedì c’è la Fiorentina in Coppa, poi Samp in campionato, e poi di nuovo la Fiorentina per il ritorno di Europa League. In una settimana sapremo di che morte dobbiamo morire. Stavolta la speranza non basta a sopraffare quel lucido terrore che ci assale all’idea di assistere al solito, triste, epilogo a cui in cuor nostro ci siamo già rassegnati.

Andrea Fiorini

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6 Commenti

  1. Ogni anno sempre la solita storia ….solo a roma succedono queste cose….
    a roma ci vuole un allenatore con le palle tipo Conte

    • Fabbro, ti capisco perfettamente!!!! Sempre qui alla Roma succede: prima co’ Spalletti,
      poi co’ Ranieri, poi Luis Enrique, poi Zeman sceondo, mo co’ Garcia, ma che **** dovemo fà co’ sti giocatori viziati, co’ sti senatori che dettano legge? Dovemo cambià
      allenatore ogni anno?

  2. ma guarda che anche conte lo facevano fuori tutti sorrisi quando arriva poi ………………………………………è bastato verificarlo con tutti gliallenatori che hanno preceduto Garcia conte farebbe la stessa fine

  3. SE LA DIRIGENZA CAMBIA ALLENATORE….CA……O CAMBIO SQUADRA LO GIURO.
    DEVONO CACCIARE I CALCIATORI CHE NON LAVORANO…….AVETE MAI VISTO ALLA JUVE LO SPOGLIATOIO CHE CACCIA UN ALLENATORE….SE CI PROVANO I CALCIATORI LIVENDONO ALL’ISTANTE…..BASTA CO STA STUPIDAGGINE DI CAMBIARE ALLENATORE O SAREMO SEMPRE UNA SQUADRETTA.

  4. Sono d’accordo con quanto scritto da Andrea Fiorini!!! Il giocattolo è definitivamente rotto,
    l’1-7 contro il Bayern ha lasciato ferite profonde, Rudi Garcia si è preso tutte le sue colpe
    ma la colpa è anche e soprattutto di una società assente, anzi, inseistente ed una dirigenza incapace!!!!

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