La Roma naufraga a Genova. E torna di moda la parola “autogestione”

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GIALLOROSSI.NET – La Roma prende l’ennesima imbarcata contro la Sampdoria, incassado altre tre reti ed evidenziando i soliti vizi: incapacità di gestire una partita cominciata bene, tragiche amnesie difensive e una fragilità emotiva che mette spavento.

Se a tutto questo si aggiunge anche il caso Osvaldo, il caos è completo. Con la sua sciocca e presuntuosa scelta di tirare il rigore, l’attaccante italo-argentino ha di fatto dato il colpo di grazia ad una Roma già sufficientemente martoriata. Il gioco al massacro lo hanno cominciato i media, con Varriale (irritante e spocchioso) che nel corso di Stadio Sprint ha apertamente parlato di autogestione, facendo saltare i nervi al malcapitato Andreazzoli. Subito dopo sono stati tifosi, giornalisti e spekaer radiofonici   a metterci il carico, tra rabbia e ironia: “Poche regole ma ferre…il primo che arriva sul dischetto tira il rigore”, la freddura più emblematica.

La scelta di Osvaldo in un momento come questo susciterà nei giorni a venire un vespaio di polemiche che renderà l’atmosfera incandescente: chi comanda nella Roma? Ci sono davvero delle regole? Ma soprattutto, c’è qualcuno in grado di farle rispettare? O dovremo assistere, da qui alla fine del campionato, all’Osvaldo di turno che si sente libero di infrangere ogni gerarchia all’interno della squadra?

 

 

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