La sfida degli olandesi: “Prima vi battiamo, poi ci prendiamo anche il Colosseo”

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ROMA CALCIO NEWS (La Repubblica, A. Tarquini) – Agenti a cavallo ed elicotteri con sensori da guerra per vedere l’obiettivo anche di notte, pattuglie a piedi e Golf Gti e Porsche 911 biancoblu- arancioni che setacciano ogni quartiere. La vigilia della partita Feyenoord-Roma è inevitabilmente vissuta come l’altro giorno i capi della polizia del Regno d’Orange ci avevano anticipato: allarme rosso, pronti a tutto. Ma intanto arriva un segnale nuovo, un segnale politico importante, sia dal sindaco laburista e musulmano Aboutaleb sia dal governo nazionale a guida democristiana del giovane Mark Rutte, il brillante discepolo olandese di Angela Merkel: i danni enormi inflitti all’Italia vanno risarciti, dicono entrambi, governo e municipalità del porto più grande d’Europa garantiranno con le loro finanze. Che quindi i responsabili (tifosi violenti, o il Feyenoord stesso) si muovano in corsa con l’Italia.

Su questo sfondo, è arrivato ieri il macabro, irresponsabile scherzo di qualche maniaco dei giochi online, sedicente tifoso del Feyenoord e chi sa poi se è vero o no. Qualcuno ha diffuso in rete foto di magliette la cui produzione e diffusione era attribuita ai negozi per tifosi del Feyenoord. Un falso abilissimo, una taroccatura maligna e perfida per seminare odio. Maglietta nera, con scritto ‘Je suis fountain’, cioè misto in francese e inglese ‘io sono fontana’, allusione a ‘Je suis Charlie’ dopo la strage terrorista di Parigi. Poi sotto “stavamo solo scherzando, ci vediamo giovedì, accoltellatori-feccia romani”.
L’indignazione è partita subito. Frettolosa quella dei politici della destra euroscettica da noi, che poi ovviamente non hanno ritenuto di rettificare quando il falso è stato smascherato. Già, perché non è vero nulla, precisano le fonti della squadra olandese rivale dei giallorossi: è una creazione virtuale immaginaria col computer. Intanto però alcuni tifosi ultrà del Feyenoord provocano online: «Il Colosseo sarà il nostro nuovo stadio al posto del De Kuip quando vi avremo battuto, siamo eroici come Astérix e Obélix contro i romani occupanti».

La polizia olandese, a Rotterdam e a livello nazionale, resta comunque in allarme rosso. «Reagiremo con la massima fermezza se ci saranno disordini o se verranno commessi crimini », dicono i suoi alti ufficiali, e sottolineano: «Già stiamo lavorando insieme ai colleghi italiani, inviati qui da noi dal Viminale». Non solo: alle autorità saranno concessi poteri eccezionali, fino all’espulsione immediata dalla metropoli del superporto, polmone dell’export europeo, e dell’architettura postmoderna, al minimo incidente. «Lavoriamo giorno e notte in allarme, insieme ai colleghi italiani siamo diventati insonni per forza, e abbiamo aumentato di molto le forze operative per giovedì», nota Gijs van Nimwegen, portavoce della Koninklijke politie, «consideriamo il caso di allerta massima». Che arrivino in treno dal mega-aeroporto Schiphol Amsterdam, o al piccolo scalo di Rotterdam- L’Aja, o altrimenti, i tifosi italiani saranno trasportati allo stadio in bus sotto scorta, o radunati in zone con megaschermi ben distanti in città da quelli dei fans del Feyenoord.

E poi c’è l’appello al fundraising privato con garanzia dei soldi dei contribuenti, per riparare la Barcaccia. La patria di Erasmo da Rotterdam e di Anna Frank, dei partigiani torturati a morte dalle Ss e dei giovani reali Willem Alexander e Màxima vicini alla gente come William di Windsor e Kate Middleton vuol mostrare di non avere il volto dei vandali barbari di piazza di Spagna.

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