ALTRE NOTIZIE (Goal.com) – Terza giornata ed è già caos. Nove punti dalla Roma , un solo successo in quattro giornate, un pubblico già in rivolta, un allenatore che non riesce ancora a trascinare con sé il gruppo e un presidente che, furioso, si scaglia contro i calciatori. Ecco l’allegro quadretto di casa Lazio dopo il ko interno di ieri sera contro l’ Udinese .
Lo stadio mezzo vuoto se non per il solito grande colpo d’occhio della Curva Nord ha atteso il il triplice fischio finale per far sentire il proprio disappunto. Bordate di fischi a sfogare quasi 100 minuti di frustazione dopo che il popolo laziale aveva sperato in un ribaltone, fino all’ultimo.
Emblematico il timore dei calciatori nell’andare sotto la curva per chiedere venia e allo stesso tempo ringraziare del sostegno. In un primo momento Candreva e compagni, raccolti a centrocampo avrebbe voluto dirigersi verso la Nord ma annusata l’aria con tanto di cori ‘pro Simeone ‘ hanno preferito mettere la freccia e sterzare verso lo spogliatoio.
Ma lì non è che gli sia andata molto meglio. Se sono riusciti a scamparsela dalla contestazione dei 15mila della Curva, non hanno potuto evitare la rabbia del loro presidente che a muso duro ha messo i protagonisti di questo inizio disastroso davanti alle loro responsabilità.
“In realtà Lotito era deluso per la prestazione e per il risultato. Non è contento e non è soddisfatto” è stato il commento minimalista di mister Pioli . Miro Klose è invece andato controcorrente, dichiarando qualcosa che ad oggi stride molto con l’attuale classifica: “Da quando sono alla Lazio – ha dichiarato il tedesco – questa è la squadra più forte, anche se la classifica sembra dire il contrario. Non si vede ma è così. Dobbiamo migliorare negli automatismi. Bisogna lottare su ogni pallone” .


Ahahahahahah ma quale Simeone, tra un pò torna zio Edi Reja cari sbiaditi….
Ma ve pare che Simeone lascia l’ATLETICO MADRId per quella squadretta della lazio………
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.