NOTIZIE AS ROMA – Tutti convocati dopo la dura sconfitta con il Milan, i giocatori sono stati invitati ad andare piano sui loro bolidi per le strade ghiacciate di Roma, ma obbligati a presentarsi a Trigoria per analizzare gli errori e ricucire le ferite in vista della trasferta di Napoli. Di Francesco ha tenuto a rapporto la squadra in un faccia a faccia dai toni molto duri. Finora nessun discorso ha attecchito, ma ieri era inevitabile un confronto acceso per richiamare all’ordine il gruppo.
A partire dai leader, i primi a deludere. Persino Kolarov si è fermato, stremato, e non riesce più ad avere l’impatto incredibile di prima. La stanchezza è il suo nemico e Silva dal Torino in poi potrà dargli una mano. Anche Florenzi è in calo, il fisico non lo sostiene in questo periodo. Manolas doveva essere il solido scudo della difesa, ma commette sciocchezze che costano caro: fatale l’errore su Cutrone e andando a ritroso non si può non citare il tentato suicidio nel derby. Sbaglia i big match, un peccato di personalità. A centrocampo dovrebbe esserci abbondanza di leader, ma da De Rossi in su nessuno strappa la sufficienza. Il capitano è mancato nel periodo più difficile e sta lentamente ritrovando la forma continua a palesare limiti comportamentali come l’espulsione di Genova. Strootman ha cercato di essere all’altezza del ruolo di vice regista in cui è stato adattato dopo il ko di Gonalons, che oggi torna in gruppo, ma l’olandese è lento.
Pellegrini va ad alti e bassi, domenica è uscito dal campo con un risentimento al flessore (sarà valutato domani) e dopo un blitz a Coverciano è stato rispedito a casa: niente stage, la Roma non può permettersi rischi inutili. Nainggolan è il caso più evidente di presunto top player in declino, è rimasto senza cresta e senza un dente (ieri se l’è fatto sistemare), ma soprattutto senza la grinta che lo caratterizza. Poi c’è Dzeko, che vive per il gol ma non li fa e si dispera. Un turno di riposo doveva essergli d’aiuto per ricaricare le pile, ma è sembrato il fantasma di se stesso quando ha messo piede in campo nel finale col Milan. Il rendimento non corrisponde al valore di una rosa che sarà ritoccata in estate. Presto per capire come, il mercato non è un tema attuale perché non si possono prevedere i ricavi, strettamente legati ai risultati, ma oltre Oceano Monchi e Pallotta lavorano per il futuro: in agenda un incontro con una società di big data che può dare alla Roma un aiuto in più per scovare talenti. E, magari, nuovi leader.
(Il Tempo, E. Menghi)


Una vergogna.Non ce rispetto per noi tifosi!!!!
I senatori, l’attuale capitano, il romano e romanista che chiede un nuovo ingaggio da top player nonostante le prestazioni ridicole….ah si il ninja. Talmente demotivanti da aver distrutto persino la determinazione di Kolarov che ad inizio stagione sclerava alla minima imperfezione. ……ora. Ci resta solo Alisson…e una “lavatrice rotta”
Avete tradito Roma e Noi tifosi……,inf@mi senza dignità! Tifiamo solo la maglia…..per voi nessuna pietà! Avanti Curva Sud!
si dipingono sempre scenari apocalittici,drammatici,giocatori svenduti al miglior offerente, rivoluzioni se non si raggiunge il quarto posto. Ma voi,noi, staremmo tranquilli,nel lavoro, nella vita quotidiana, con l’incubo di essere licenziati se non si raggiunge quel dato obiettivo o per tagli del personale? Si lo so un paragone improprio, ma, guardiamo il Milan nessuno si accanisce ricordando OGNI SANTISSIMO giorno che sono sull’orlo del fallimento, sotto schiaffo dell’uefa per il fpf, nessuno mette in prima pagina la vendita di questo o quel giocatore o ipotizza se non arriva al IV posto scenari a dir poco drammatici nel prossimo mercato. Quello che manca oggi è ENTUSIASMO nella Roma per ciò che si fa oggi ma anche per ciò che potrà essere il domani.ilmaggior male della roma?troppo…
Possiamo fare nulla noi tifosi? I giocatori meritano rispetto? La società ha lavorato bene? La presidenza è sensibile solo al dio denaro….quindi non ci rimane che disertare il botteghino e forse gli arriverà il messaggio. Non vedo quale altra strada intraprendere……
Ma avete visto ieri sera il Napoli? Quella si che è una squadra! Hanno programmato da anni, dal ritiro in poi hanno sempre perseguito un obiettivo. e noi? e a noi non “ci resta che piangere”……
Eccoci qua come tutti gli anni a ripetere le stesse cose. Cambiano; i presidenti; gli allenatori; i direttori sportivi; i preparatori atletici ma il risultato è sempre lo stesso, ad un certo punto la squadra crolla e va incontro a figuracce. Al di la delle sconfitte è come affrontano le partite che è vergognoso, senza grinta senza determinazione senza correre facendosi irretire dagli avversari. Mi ricordo i Roma Lecce 2-3; Venezia Roma 2-2; Roma Sampdoria 1-2 ecc. potevamo avere 4/5 scudetti in più. La colpa di tutto questo secondo la mia personale opinione è solo dei calciatori che noi facciamo diventare idoli, e che ci ripagano bevendo, fumando, ubriacandosi, sfasciano lamborghini, andando in discoteca, rientrando a caso alle 5. VOI non siete professionisti! VOI vi dovete vergognare!
O taroccano i dati o siamo fuori strada. Gli Staff dei preparatori , Normannin questo caso, lavora in maniera ormai Standard. Nei Computer sono visionabili tutti i parametri fisici, i Km percorsi ( ricordate la polemica con Garcia sul GPS ) i test del sangue etc. etc. . Difra presumo segua personalmente gli allenamenti e controllerà i test e si avvarrà di collaboratori. Sopra di loro c è Monchi è così via. Per questi motivi le responsabilità sono unicamente dell ‘ allenatore e del DS. I giocatori se lavorano regolarmente, i test lo devono dimostrare, non possono avere problemi di preparazione ed è per questo che Difra è i giornali parlano sempre di mentalità. Ora sulla mentalità si può dire di tutto e di più ma senza volare troppo alto diciamo che Difra non li entusiasma.
DiFra non li entusiasma, Spalletti non li entusiasmava, Garcia non li entusiasmava, Luis Enrique non li entusiasmava. Io non so cosa li entusiasma quando solo guardando lo spettacolo della Curva Sud dovrebbero avere il cuore in gola. Senza contare i soldi che guadagnano se la vogliamo mettere sul venale.
Il vero problema sono loro o forse noi che li osanniamo troppo.
Difra non li entusiasma, vedere uno stadio che esplode di gioia per un gol, per un tackle che toglie la palla ad un avversario lanciato a rete non gli entusiasma, ricevere male andando 1.000.000 di euro non gli dà gli stimoli sufficenti? Allora il problema siamo noi.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.