AS ROMA NOTIZIE (IL MESSAGGERO, R. TAGLIAPIETRA) – C’è un dato incontrovertibile: nessun tifoso è stato accoltellato. Degli ultimi sei derby, quello di ieri ha conquistato il primato, ma non sono mancati scontri e molotov, divenuti ormai un must per chi calca le scene del tifo violento a Roma. I presidi messi in campo da polizia e vigili sono riusciti a contenere la follia ultrà che si è scatenata a Ponte Milvio a fine partita. Mille uomini tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, impiegati e 250 agenti della Municipale. Decine di pattuglie in borghese tra Olimpico, piazza Mancini, corso Francia, Cassia e viale di Tor di Quinto. Il bilancio è di 11 ultras laziali fermati, di cui 3 arrestati e qualche agente del reparto mobile contuso. Una guerriglia scatenata da un centinaio di balordi della Curva Nord, giovanissimi, che tentavano di innescare la caccia ai tifosi avversari.
Olimpico blindato, assalto alla polizia e guerriglia: tre arresti, 11 fermi
I CORTEI
Il primo corteo a partire è quello romanista. L’appuntamento a piazzale degli Eroi è un flop, anche a piazzale Clodio sono in pochi. Invece di marciare verso lo stadio, i tifosi scelgono auto e moto. Vengono scortati fino ai parcheggi. Manca poco a mezzogiorno, la partita è lontana. La maggior parte degli ultras giallorossi arriverà più tardi. Intanto i laziali sono radunati a Ponte Milvio. Basta una scintilla per far scattare la rabbia di qualche ubriaco. Volano bottiglie e randellate. Il corteo è pronto a partire. I primi ultras varcano l’ingresso dello stadio a un’ora dalla partita. Le curve si riempiono un poco alla volta. C’è un silenzio surreale, interrotto dal fragore di un paio di grossi petardi. Nent’altro. Strano per un derby. Al primo tocco di palla, fuori dall’Olimpico la tensione si allenta. Fino ai tre fischi dell’arbitro, quando gli agenti sul piazzale infilano di nuovo i caschi.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
GLI SCONTRI
È la curva laziale a impensierire. Il risultato della partita ha scaldato gli animi. I primi incidenti in viale di San Giuliano, accanto alla Farnesina. Un centinaio di ultras della Lazio mirano ai poliziotti con bottiglie e petardi. Parte la carica. I violenti si rifugiano verso piazzale di Ponte Milvio. Ma non è finita, tornano indietro. Tentano prima di sfondare sul lungotevere Maresciallo Diaz, poi di aggirare il doppio cordone di polizia lungo via Robilant. Sette ultras vengono fermati. Transenne e cassonetti diventano barriere, una molotov incendia la siepe dei giardinetti in viale di Tor di Quinto.
Â
I CAROSELLI
Mentre in centro esplode la gioia pacifica dei romanisti, via Cassia, via Flaminia, via degli Orti della Farnesina si trasformano in un campo di guerra. A piazzale di Ponte Milvio c’è il fuggi fuggi. Ci sono anziani, mamme con i figli, coppiette, tutti presi alla sprovvista. Il gas urticante e i manganelli convincono i laziali ad arretrare. La centrale operativa, intanto, grazie al nuovo sistema di telecamere attivato da poco (circa una ventina in grado di coprire stadio e piazze) registra tutto. Anche i volti di chi crede di essere al sicuro e si toglie la sciarpa. Quattro finiranno nei guai poco dopo, riconosciuti nei video e fermati mentre salgono in auto. Altri, assicura la polizia, hanno le ore contate.