Olimpico: la casa stregata

1
535

AS ROMA NEWS – E’ già accaduto a Torino: la Roma entra in campo dopo le sue grandi rivali. E deve nuovamente replicare ai loro successi del sabato. La Juve e il Napoli sono scattate al via. Entrambe a punteggio pieno. Stasera contro l’Atalanta l’obiettivo è non lasciarle già scappare, perseverando nell’errore commesso nella stagione passata. E l’Olimpico, più che festeggiare Di Francesco per le 200 panchine in A, ha il compito di far sentire veramente a casa i giallorossi, al debutto davanti al proprio pubblico (previsti 37.000 spettatori), per cambiare subito il trend negativo dello scorso campionato.

INVERSIONE DI TENDENZA – Perché è qui, nella Capitale, che la Roma deve recitare da big. L’anno scorso, all’Olimpico, ne è stata capace solo in Champions: 5 vittorie e 1 pari, quello chiave contro l’Atletico. In campionato ha, invece, raccolto poco: solo 35 punti, cioè 7 in meno di quelli conquistati in trasferta. I risultati nelle gare interne l’avrebbero esclusa dalla nuova edizione della Champions (5° posto): 6 sconfitte, 2 pareggi e appena 11 vittorie. E, la seconda miglior difesa del torneo con 28 gol, ha spesso sbandato in casa, prendendone più di due terzi: 19. È, insomma, mancato l’equilibrio di squadra: fragile dietro e impotente davanti. Il mercato estivo, però, può aiutare l’allenatore: nella rosa extralarge sono stati inseriti interpreti che aumentano la fisicità e quindi la solidità del gruppo. E al tempo stesso ne migliorano la capacità realizzativa.

CT IN TRIBUNA – Esce di scena, e all’improvviso, Strootman, titolare a Torino e leader dello spogliatoio. La cessione fa rumore: tra i compagni di squadra e soprattutto tra i tifosi. Di Francesco prende atto del nuovo addio e, al 2° turno di campionato, spinge la Roma verso il futuro. Nzonzi, l’ultimo acquisto di Monchi, va in panchina. Il regista sarà ancora De Rossi che, nella circostanza, sarà il riferimento per i ragazzi del domani. Senza Strootman e con Pastore alzato da esterno offensivo, ecco che i titolari saranno Pellegrini e Cristante, cioè rispettivamente i principali rinforzi del mercato scorso e dell’attuale per il ruolo di interni. Hanno caratteristiche diverse e quindi in grado di convivere nello stesso settore. Lo sa bene l’allenatore giallorosso che punta forte sulla coppia. Ha la stessa idea Mancini che li ha convocati entrambi a fine maggio e subito utilizzati contro l’Arabia Saudita, la Francia e l’Olanda, le prime sue 3 partite sulla panchina azzurra. Il ct sarà stasera all’Olimpico per il match contro l’Atalanta e sarà felice di prendere atto della svolta decisa dal collega romanista. Mancini, proprio la scorsa settimana, si è lamentato per i pochi italiani schierati dai tecnici della serie A. Subito accontentato.

ROTAZIONE AL MINIMO – L’Atalanta è già al top della condizione atletica, avendo anticipato la preparazione precampionato per non sfigurare nei preliminari di Europa League. A Gasperini manca l’ultimo sforzo, la partita di ritorno del playoff, giovedì in Danimarca contro il Copenaghen. E, senza contare gli indisponibili Ilicic, Tumminello e Varnier, sceglie comunque il turnover, escludendo qualche titolare, ma a quanto pare non capitan Gomez. Di Francesco, invece, interviene solo nei settori dove spera di trovare la qualità per migliorare l’efficacia offensiva: a centrocampo e in attacco. La Roma, dopo la vittoria di Torino, dovrebbe restare la stessa per nove-undicesimi: siamo all’inizio della stagione, sono passati 8 giorni dalla prima partita e, dunque, i giocatori hanno avuto tempo in abbondanza per recuperare (tra i 24 convocati, manca ancora Perotti). Le uniche novità, in questo caso, sarebbero proprio Pellegrini e Cristante. Non lo è Pastore nel tridente a sinistra: in quel ruolo ha giocato per 15 minuti della ripresa contro i granata, nel pomeriggio del suo debutto in giallorosso. E per 10 minuti con Under e Dzeko, i compagni che avrà accanto nella notte dell’Olimpico.

(Il Messaggero, U. Trani)

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteInter, Spalletti: “Così siamo l’anti-nessuno”
Articolo successivoOstacolo vero per Eusebio

1 commento

  1. Ancora grande sobrietà (da me molto apprezzata) da parte di Trani che mette il dito sull’aspetto più incomprensibile / inquietante della passata stagione vale a dire i nostri risultati in casa in serie A.

    Come l’anno scorso ci capita una squadra nerazzurra alla seconda giornata, in casa… bene: è l’occasione perfetta per far vedere che le cose sono cambiate ? .

  2. Se i tuoi messaggi non vengono pubblicati, assicurati di rispettare il REGOLAMENTO.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome