“ON AIR” – CORSI: “Serve un allenatore ‘cattivo’ come Simeone”, MAGNI: “Stavolta è in discussione anche Sabatini”, VALDISERRI: “Assurdo continuare a vendere i migliori”, SCONCERTI: “Pallotta faccia il capo, venga a Roma”, GALOPEIRA: “Questo presidente non riesco ad amarlo”

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SPECIALE GIALLOROSSI.NET Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Buon divertimento!

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Dire adesso cosa dovrebbe fare la società è impossibile, sarebbe come fare la schedina. Se la Roma arriva seconda o quarta fa una bella differenza. Io ripeto: il 5 gennaio la Roma era a un punto dalla Juve, si poteva fare un grande rilancio andando a fare un grande colpo per riprendere i bianconeri, e invece sono state fatte altre scelte e la squadra è stata indebolita. Tu non puoi dire che farai la Roma la regina d’Europa, e poi mi vendi Pjanic, Ljajic o Nainggolan: è assurdo pensare di vendere i nostri giocatori di 25 anni migliori. Non posso credere che se la Roma non va in Champions League dovrà essere costretta per forza a vendere uno dei suoi pezzi migliori. Se così fosse, il business plan è stato fatto malissimo. Piuttosto della cessione, si firmi un contratto di sponsorizzazione a cifre più basse di quelle richieste dalla Roma, e vedi che hai trovato i soldi che faresti con una cessione eccellente.”

Ugo Trani (Rete Sport): “Se sono tutti in discussione, lo è anche Sabatini. Io mi auguro che si cambi linea sul mercato, a prescindere dal fatto che rimanga o no Sabatini. Io sentivo gente che esaltava la campagna acquisti, e ieri improvvisamente ha cambiato idea per la sconfitta contro la Sampdoria. Io l’ho sempre detto che serviva un campione lì davanti: io avrei messo tutto su Suarez, e in difesa avrei tenuto Romagnoli, poi vedi se stavi a 14 punti dalla Juventus ora. La Roma con o senza Champions è sempre obbligata a vendere un pezzo, e senza Champions non ci voglio nemmeno pensare… Sabatini smonta la squadra non perchè gli piace farlo, ma per il bilancio. Le grandi squadre non si fanno vendendo sempre i pezzi migliori: ma perchè ad esempio non si è tenuto Marquinhos? Io avrei costruito la squadra su lui e Benatia”.

Massimiliano Magni (Rete Sport): “Secondo me stavola la proprietà in discussione ci mette anche Sabatini. Cambiare Sabatini, oltre a cambiare la persona, vuol dire anche cambiare linea di condotta del mercato. L’errore di quest’anno non è stato tanto i giocatori che hai venduto, ma i giocatori che hai preso.”

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Siamo secondi, è vero, ma a 14 punti dalla prima in un campionato dove non c’è niente. La Roma ha fatto 8 pareggi, una vittoria e una sconfitta e siamo ancora secondi, pensate che campionato è. Questo secondo posto vale il settimo di un anno normale. Nainggolan ha fatto fuori Gervinho con quelle dichiarazioni, ma sono discorsi che non vanno fatti. A parte che Gervnho ha fatto più gol di Iturbe e sicuramente scardina le difese più lui dell’argentino, ma comunque quello che fa Garcia sono cose che non gli devono interessare. Su Baldissoni che volete che vi dica: quando entra lui negli spogliatoi, ha l’effetto di Jerry Lewis…qui invece ci vorrebbe autorità, autorevolezza. Alla Roma ci vogliono allenatori cattivi, allenatori alla Capello: io prenderei Simeone, con lui nello spogliatoio ci vanno gli altri all’ospedale…”.

Riccardo “Galopeira” Angeloni (Tele Radio Stereo): “Ma come può Pjanic pensare all’addio perchè il tifoso l’ha sgridato? Qua la vera vittima non è lui, ma il tifoso. Questa gente si sente di passaggio qui a Roma, non pretendo che bacino la maglia, ma che la rispettino si. Pallotta? Non ho niente contro di lui, ma non riesco ad amarlo. Come si ama una persona che non capisci? Ieri quelle sedie secondo me non sono volate a Trigoria, avranno parlato i soliti. Mentre gli altri, a testa bassa, stavano col telefonino in mano”.

David Rossi (Roma Radio): “Le cose sono cambiate, l’amore per la Roma a prescindere probabilmente non c’è più. Si pretendono meno errori possibili, perché di errori ne son stati fatti ma certamente meno rispetto a quanto si dice in giro. Da ogni singola lettera di un giornale oggi traspare livore, astio, vendetta, ma va anche detto che la Roma non ha fatto quasi nulla per evitare che questo succedesse. Già si dà per scontato che sia tutto finito e che non si possa fare nulla, è come se fosse già tutto ampiamente previsto”.

Roberto Renga (Radio Radio): “Stadio della Roma? Ma perchè lo chiamate stadio? Io la chiamo città… Pallotta dovrebbe prendere un aereo, pagare un albergo, parlare con tutti e dire che sono tutti in discussione, da Zanzi fino all’ultimo dei magazzinieri. Lui dorvrebbe restare a Trigoria, tenere tutto sotto controllo da qui fino a fine anno, e poi decidere chi resta e chi va via. Ma se la Roma non va in Champions, che succede? Chi li rimette quei 40 milioni di prestito che deve pagare ogni anno, e che pensavano di incassare dalla Champions?”

Franco Melli (Radio Radio): “Se fossi in Pallotta, avendo una grande disponibilità, comincerei a rifare la Roma. Deve prendere un grande centravanti, deve vedere i giocatori da sostituire, deve prendere un portiere, due grandi difensori…cinque o sei acquisti è il minimo. Lui dovrebbe stare qui, ma evidentemente ha altre cose più importanti da fare rispetto alla Roma.”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Cosa deve fare Pallotta? Di certo non far andare la squadra in ritiro, che sono cose che non servono a niente. Ma i calciatori vanno in campo e cercano di vincere le partite, non è che ora questi stanno a pensare tutto il giorno al secondo posto. Nella Roma ogni settimana c’è un confronto. Ho pensato sinceramente che potesse esserci una partita della svolta, ed invece non c’è stato nulla di tutto ciò. Aspettiamo di vedere la partita di domani, ma senza particolare entusiasmo: non escludo che domani la Roma esca dalla coppa. Mi sembra che la stagione sia andata”.

Nando Orsi (Radio Radio): “La Roma deve pensare partita dopo partita, senza porsi obiettivi. Pensate se la Roma perdesse anche contro la Fiorentina, sarebbe una tragedia di proporzioni bibliche. La Roma deve assolutamente passare il turno, perchè una vittoria potrebbe alleggerire mentalmente e far ritrovare autostima alla squadra, che è quello che gli manca in questo momento. La responsabilità dei fallimenti parte dalla società: loro non sono mai presenti, Pallotta deve stare qui, essere più presente. Adesso però se viene gli ridono dietro, ora deve essere la squadra a tirarsi fuori”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Sarà un derby lungo due mesi. Dopo un anno in cui era tutto diverso, in questo momento la Lazio sembra in e la Roma out. E’ una settimana delicata per la Roma: la Lazio la freccia la sta mettendo, e lì sarebbe un momento topico. Tanto in ritiro non ce li portano, Pallotta non si vede, e Baldissoni fa quello che può. Forse l’unica cosa che può farli guardare negli occhi è vedere la classifica domenica sera e accorgersi che c’è stato il sorpasso”.

Mario Sconcerti (Radio Radio): “Se fosi in Pallotta, ome prima cosa verrei a Roma per vedere la squadra. A me piace la gestione di Pallotta, la trovo moderna. Lui non è presenzialista, è poco presente anche quando è qui. Tutto viene lasciato in mano a Sabatini o a Garcia. Ma lui la prima cosa che deve fare è prendere un aereo e venire qui per caprie cosa non funziona nella sua azienda, è un suo dovere. Garcia è in confusione edice sempre le stesse cose. La squadra non tira mai in porta: questa è una squadra confusa, quasi spaventata da quello che gli sta capitand. Pallotta dovrebbe stare almeno due giorni al mese a Roma e fare il capo”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio): “Sabatini incapace di costruire squadre vincenti? Non sono assolutamente d’accordo. Il problema qui non è di Sabatini, ma dell’allenatore: il discorso investe la preparazione atletica, i sistemi di gioco, e il fatto di non prendere in considerazione un modulo con una prima punta. Questa sembra una squadra con dei gravi problemi di preparazione, perchè è incapace di giocare a ritmi alti per novanta minuti”.

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “E’ estremamente complicato cambiare un allenatore con un contratto così lungo, e a questo punto della stagione: non puoi mica arrangiarti in casa, mi rivengono i brividi a ripensare ad Andreazzoli. La Roma è già sul precipizio, non è sull’orlo. E se dovesse uscire dall’Europa Legaue domani sera, verrebbero accelerati questi processi di divorzi e separazioni che sono nell’aria. Garcia se n’è accorto, e quando dice che non vuole essere un peso è perchè ha capito che al di là della fiducia di Pallotta, la sua posizione è assolutamente in bilico, e ci mancherebbe che non fosse così”.

Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Su Sabatini c’è il forte pressing di Inter e di Milan. Cercando lui perchè è il più bravo a inventarsi acquisti, ti prende un Marqinhos a zero e te lo rivendono a 35. E un ds che ti fa fare una plusvalenza del genere, per una società in difficoltà, è una manna. Oggi per una squadra che non può arrivare a lottare per lo scudetto, Sabatini è il massimo”.

CONTINUA…

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5 Commenti

  1. questi signorini giornalisti falliti…opinionisti ex giocatori etc. sono gli stessi che a settembre incensavano la roma garcia e sabatini quindi o sono in malafede oppure hanno toppato pure loro….eh ragazzi ora e’ tutto finito tutto da rifare….a questo giochino io non ci sto perche’ je piacerebbe….. d’accordo in pieno con rossi…io sti tifosetti tremolanti che tifano solo quando la roma va bene non mi piacciano…criticare ok ma sfasciare tutto….il massacro totale quando le cose vanno male…
    pensa quanto godono ilarietto melli orsi & c.
    saluti a tutti

  2. Ma facciamola finita di fare i tragici, che così non vinceremo mai niente!
    E’ un momento difficile ma ci rialzeremo- D’altra parte abbiamo un buon allenatore, un direttore sportivo tra i migliori al mondo ed un’ottima squadra.
    Certo che se ogni due minuti piovono critiche e critiche e critiche ….
    Fatevi tutti una bella passeggiata al sole … in silenzio …

  3. Jacobelli ha parzialmente ragione, perché in effetti la Roma gioca senza una prima punta… Il sacrificio di Vucinic, Osvaldo, Borriello e Destro lo fa capire chiaramente… Il problema è se la prima punta deve fare la prima punta oppure bisogna accontentare gli sponsor… vendere magliette… gadget… ecc. ecc. … il tempo passa per tutti ed é adesso tempo di pensare alla squadra prima che sia troppo tardi…

  4. Bravo lo dico a mario.. solo uniti si esce.. e smettiamola di piangersi addosso. . Basta ritrovare anche se difficile un pochino di tranquillità

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