ON AIR – DI GIOVAMBATTISTA: ”La storia di Soros? Io so altro”, ROSSI: ”Esiste una sola verità, quella dei fatti”, GALOPEIRA: ”Io credevo che non esistesse, e invece…”, CORSI: ”Non farò la guerra a Pallotta”, PETRUCCI: “Più importante Garcia di Pjanic e Benatia”

3
849

onair2

SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!

David Rossi (Tele Radio Stereo): “Su questa storia di Soros feci una trasmissione, portando documenti tra Roma e New York, con banche e tutto il resto. Adesso però di questa storia mi sono un po’ stancato. Mi rivolgo a chi ha la brutta abitudine di fare il tifo per le radio: esiste solo una verità, quella dei fatti. Domandatevi sempre se c’è qualcuno che può avere interesse personale. Che vantaggio può avere Pallotta? Quello di far fare una figuraccia a uno speaker della radio che non sa nemmeno della sua esistenza? La cosa è andata così: alla fine di due giorni di trattative incessanti, Steve Horowitz, rappresentante della Inner Circle, che in quel caso lavorava per la fondazione Soros, si è presentato a Roma con il contratto di acquisto della Roma, senza due diligence, cioè Soros la comprava a occhi chiusi, e avevano chiuso sulla base di 283 milioni. L’avvocato di cui si fa riferimento è Gianroberto De Giovanni. E alla fine gli è stato detto che volevano 400 milioni, perchè c’era lo sceicco, quello che uscì sul Corriere dello Sport, che voleva offrire quella cifra. C’è stato un tentativo di alzare il prezzo. Questa cosa da ”piottari”, fatemelo dire, ha fatto si che questi si sono alzati, e se ne sono andati. Questa è la storia”

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Soros? Ieri Pallotta ha detto una cosa che gli hanno imboccato quelli di Sky, L’amico di cui parla è sicuramente Joe Tacopina. Tacopina è il mistero della Roma, è quello che mi ha fatto tirare fuori la storia di Soros qualche anno fa. Dopo che  l’avevo portato a Roma, continuavo a chiedergli dove fosse Soros, e lui tirò in mezzo che il Vaticano non lo voleva. Una cosa che io non riuscivo a capire cosa c’entrasse. Poi la cosa piano piano inizia a scemare, fino a quando mi disse che la storia di Soros era finita.  Poi Tacopina ritorna e diventa vice-presidente, ma stranamente non può nemmeno entrare a Trigoria. Io comincio a indagare, e mi dicono che il motivo è perchè si è inventato l’affare Soros, e la banca non lo vuole vedere a Trigoria. Quella è stata una cantonata pari a quella di Al Qaddumi, giocata sul nome di Soros. Se volete citarmi in Tribunale, io sto qui e vi porto tutti i nomi e cognomi di questa storia. Cosa c’entra Pallotta? Lui di questa cosa non sa nulla, gli è stato detto di dirlo. Non ho intenzione di fargli la guerra, sono con la Roma e sto dalla parte dello stadio della Roma”.

Riccardo ”Galopeira” Angelini (Tele Radio Stereo): “All’ottantottesimo stavo per andarmene dallo stadio, non ce la facevo più, poi sono rimasto sulle scalette e mi sono visto il gol. Non sopporto più il chiacchiericcio dei tifosi allo stadio, che per carità hanno tutto il diritto di farlo visto che pagano l’abbonamento, ma anche io ho il diritto di dire che mi danno fastidio. Sarà l’età che avanza.Totti? Anche quando sbaglia un passaggio, per i tifosi è colpa del compagno che non ha fatto il movimento giusto. Il nuovo stadio? Ho percepito l’aria di un avvenimento importante, i tifosi della Roma che da affittuari passano a essere proprietari del loro stadio. Soros? Io ero convinto assolutamente che non esistesse, pensavo che fosse una cosa inventata per screditare i Sensi. Adesso però non lo dice uno scemo per radio, ma il presidente della Roma.  Il problema non è che quell’affare non fu fatto, ma che ci fu raccontato che non era vero. Oggi la domanda è questa: crediamo al presidente della Roma, o a quella informazione di 5 o 6 anni fa?”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “La storia di Soros mi ha colpito. Io la sapevo diversamente. Sapevo che c’erano stati i pronunciamenti sia della Consob americana che di quella italiana. So per certo che sono andati a casa di Rosella Sensi per una perquisizione e gli hanno guardato dentro ai computer. Addirittura Pallotta parla di affare saltato la sera prima. Eppure le attività di controllo hanno certificato che non c’era nulla, che quella storia non è mai esistita. Poi detta così, alla fine dell’intervista…mi sembra una cosa strana. La Roma ha un nuovo socio di minoranza, adesso cercheremo di capire di più di cosa si tratta. “

Roberto Renga (Radio Radio): “L’intervista di Pallotta? La cosa più interessante è quella relativa a Soros, però certo che dire ”Detta da un mio amico…” vale poco.”

Franco Melli (Radio Radio): “Cosa mi ha colpito delle parole di Pallotta? La storia della finale Roma – Juve di Champions…la fantasia galoppa parecchio…Speriamo che i rinforzi come valore siano almeno un decimo di questa fantasia.”

Furio Focolari (Radio Radio): “Pallotta mi ha colpito quando ha parlato delle bandiere, perchè ha detto che sono una cosa bella, ma che lui nei Boston è stato costretto a cederla ed è stato un bene  per la squadra”.

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “E’ vero che la Roma ha un buon vantaggio sul Napoli, ma ci vuole poco a rovesciare le prospettive, visto che mancano ancora otto partite. La cosa che mi preoccupa è che il Psg ha scoperto Benatia. Io credo che la Roma abbia la forza per trattenerlo, per resistere anche a un’offerta di 40 milioni, mentre è più difficile competere con l’offerta al giocatore. Per quanto mi riguarda è più importante trattenere a Roma Rudi Garcia, ancora prima di Pjanic e Benatia”. 

Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Tra la Roma e il Sassuolo ci sono 46 punti di differenza: un abisso. Loro hanno una difesa di burro, improponibile. Questa è la classica partita dove, se non vinci, è solo per demeriti tuoi”.

(CONTINUA…)

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedentePallotta trova il socio per lo stadio: Starwood entra nella Roma
Articolo successivoTotti, nessuno spot per le patatine

3 Commenti

  1. Rispetto a Soros, brutta vicenda, per chi non lo sapesse….la vera storia è quella di David Rossi, con il quale io non ho nulla a che fare. Tutte le altre sono solo fandonie, caxxate, menzogne. La Sensi la Magica non la voleva mollare…ad ogni costo, questa è la verità. E meno male che la Banca ha avuto la possibilità di farla fuori….per i buffi, ovvio, altrimenti ora dovevamo combattere con la “gestione virtuosa”. Ma vi ricordate che non abbiamo potuto comprare Sorrentino a tre milioni di euro ??
    La cosa melodrammatica è che qualcuno mette in dubbio le dichiarazioni di Pallotta a Sky….ricoverateve !!! Brutti stronzi menzogneri !!!!
    Comunque ragazzi con questa annata di risultati, le prospettive di questa squadra, il nuovo stadio, i laziali che rosicano a più non posso…..ma è tutto vero ?? Siiiiiiiiiiiii.
    FORZA ROMA

  2. Sta storia di Soros ha abbastanza stancato…tutti portatori della verità, ma la verità non la saprà mai nessuno, a parte i diretti interessati. Pensiamo al presente, guardiamo al futuro, il passato interessa solo alle radio che si fanno la guerra.

  3. A Petrucci prima tagliatelle i capelli poi levateje er vino je rimasto da parla a qualche radio privata ma lui la immagina una roma senza pianjic e benatia

  4. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome