“ON AIR” – PETRUCCI: “Decisione dolorosa, ma Garcia va esonerato”, VALDISERRI: “Lui e Sabatini non possono più lavorare insieme”, ROSSI: “Arrivare sotto alla Lazio sarebbe un fallimento”, CORSI: “Roma in mano a persone discutibili”, DI GIOVAMBATTISTA: “E domenica scatta il sorpasso”

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SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Buon divertimento!

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Dal 6 gennaio a oggi le cifre della Roma sono da retrocessione e non da quarto, quinto o sesto posto. C’è una data dall’inizio della crisi, che è dil ritorno della vacanze. Ritiro? Io sono contrario, ma stavolta farebbero bene a stare tutti a Trigoria. Anche se non serve a niente, daresti un segnale: fino al match della Fiorentina state tutti lì, si parlano, si confrontano. L’anno prossimo Garcia e Sabatini non potranno più lavorare insieme. Chi si dimette prima? C’è un presidente che decide”.

Ugo Trani (Rete Sport): “Garcia è responsabile per aver avallato le scele di mercato della società,  a cominciare dalla cessione di Benatia. Lui aveva chiesto Basa, perchè voleva un giocatore con quelle caratteristiche, e non gliel’anno preso: lì lui avrebbe dovuto ribellarsi. La colpa di Garcia è quella di aver accettato una campagna acquisti scadente in estate, e vergognosa in inverno. Il secondo errore è aver preso un altro preparatore di sua fiducia, e la Roma per me non sta in piedi. Il Cesena corre più della Roma, e addirittura corre più il Milan, che è imbarazzante! Il terzo errore è quello tattico: lui era convinto che giocando sull’uno contro uno di Gervinho e Iturbe potesse bastare per risolvere alcune partite. Il mercato? Io non dico che la Roma non ha speso, ma che ha speso malissimo. Juve, Sampdoria, Napoli, Lazio hanno fatto meglio, spendendo molto meno. Noi dobbiamo smetterla di dire che siamo i più bravi e che abbiamo i migliori giocatori: dobbiamo smetterla, bisogna ritrovare l’umiltà! Questa Roma ha perso l’identità, l’abbiamo persa il 26 maggio e spero di non riperderla di nuovo il 17 maggio”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Dopo la sconfitta su Sky sentivo che Pallotta era entusiasta delle foto del nuovo stadio…ma questi sono matti. Sia Roma che la Roma sono in mano a persone quantomeno discutibili, soprattutto la Roma. I giornalisti, ma anche noi, i romani, abbiamo consegnato la Roma a Pallotta come avvenne con Ciarrapico. Adesso ci troviamo una Roma senza arte nè parte, con un allenatore che alla fine ha detto: “Sentite, io devo finire l’anno”. Totti? L’hanno fatto fuori. Ieri era il migliore in campo in assoluto, e viene tolto. Se tu togli Totti e metti Verde, che è un ragazzo promettente, è la morte del calcio. Alla fine Garcia fa come Carlos Bianchi: mette tutte le punte nei minuti finali. Della partita che devo dire: abbiamo una difesa che fa ridere, un centrocampo che fa ridere, e un attacco che fa ridere. Abbiamo giocato bene? Ma quando? L’unico che si salva è Keita, perchè era avvelenato e dispiaciuto”.

Jonathan Calò (Centro Suono Sport): “A fine anno ad andare via sarà solo Rudi Garcia. Sabatini e Baldissoni resteranno al comando della Roma, e si ricomincerà con un allenatore nuovo e un miniciclo da un anno e mezzo-due.”

Alessandro Doria (Centro Suono Sport): “Ormai prima di prendere un allenatore dobbiamo guardargli dentro la giacca la data di scadenza. Ma dov’è questa programmazione, se si continua a cambiare allenatore? La programmazione si fa scegliendo un cavallo e andando avanti con lui, e chi non è d’accordo va mandato via”.

David Rossi (Roma Radio): “Arrivare terzi o quarti, con quelli sopra, non se la merita nessuno. Nè Baldissoni, né Sabatini, nè i tifosi, nemmeno i tifosi più prevenuti si meritano di finire sotto a quelli là. Siamo partiti per vincere lo scudetto, e invece finirai a più punti dalla Juve rispetto all’anno scorso e sotto quelli là: sarebbe un fallimento. E’ finito il tempo dei giocatori, ed è inizato quelli degli uomini. Keita? Ieri ha fatto la cosa più da romanista: chiunque sul due a zero, dopo che avevi dominato,  avrebbe sbroccato davanti a questa realità maledetta. Se qui si pensa che a Roma si gioca solo a calcio, ha sbagliato posto: per giocare a calcio c’è Torino, Bergamo, Milano…qui non è così. La Roma non è una squadra di caldio, ma una somma dei sentimenti che ci sono in questa città. Qualcuno restituisca l’anima romanista a questa squadra. Come ha detto il direttore generale, è finito il momento delle spiegazioni: è il momento di essere seri.”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Nei giudizi di oggi sento voglia di chiudere un bilancio. Ieri la Roma ha corso quanto e più della Sampdoria, il problema è che si muove male e non riesce più a fare gol. Se Sabatini non avesse preso parte a questo sfascio, oggi l’unica soluzione sarebbe cambiare allenatore. Io l’ho già detto, Garcia ha ripreso la frase di Luis Enrique quando disse: “Mi dovrete sopportare anche a lungo”, e invece aveva già deciso di mollare. Questi sono film che purtroppo abbiamo già visto. Certe scelte andrebbero fatte adesso, anche a costo di essere impopolari. Dice: “Ma che si esonera un tecnico che è secondo?”. Si, perchè ormai è frutto della casualità e si può anche fare il conto alla rovescia. E’ una decisione dolorosa, ma mi domando chi possa essere in grado nella Roma di prendere una decisione del genere”.

Franco Melli (Radio Radio): “Ieri pensavo questo: stanno andando bene le squadre che hanno qualche giocatore che fa la differenza. La Lazio ha trovato questo Felipe Anderson che è davvero fenomenale, sta facendo la differenza. La Lazio può reggere a questi livelli, la Roma gioca gioca e non c’ha nessino che la mette dentro. Qui sta la differenza. La Roma è aggrappata a questo punto di vantaggio che orami è un granello di sabbia.”

Nando Orsi (Radio Radio): “La Lazio era poco accreditata, c’era poca fiducia in questa squadra e ce n’era troppo nella Roma. Poi parla il campo, e il campo c’ha detto che i giocatori della Roma sono stati pagati troppo. La Lazio ha fatto un mercato più redditizio, con nomi meno altisonanti ma che stanno rendendo di più. Garcia lo reputo un ottimo allenatore, ma io penso che la responsabilità sia della società che non è mai presente e non dà sostegno a lui e a Sabatini. La disfatta della Roma è da imputare all’assenza totale della società. La Roma in questo momento è in caduta libera, non ha possibilità di entrare in Champions, è la peggiore squadra di quelle che lottano per entrare in Europa”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “La crisi della Roma non è conclamata, il Napoli non è fuori e la Fiorentina ha fatto una grande vittoria: la corsa al secondo posto è apertissima. Ci sono quattro squadre in corsa. Le frasi di Garcia? Mah…quando sento queste frasi ad effetto per accattivarsi la critica…Si prende le sue responsabilità e cerca di tutelare la squadra. La squadra fa una fatica tremenda.”

Roberto Renga (Radio Radio): “La Roma è la notizia negativa. E’ incredibile che ora sia a -14 pensando che fino a poco fa era in lotta per lo scudetto. E’ troppo facile prendersela solo con l’allenatore, una società è fatta di tante persone. Baldissoni? Poteva dire quello che ha detto, e cioè niente, o poteva dire che era colpa di tutti e che se ne sarebbero andati a casa”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “La notizia del giorno qual è, che la Lazio ha raggiunto la Roma o che la Roma si è fatta raggiungere dalla Lazio? I buu e i fischi a Gervinho secondo me erano un po’ razzisti, volevano sottolineare la differenza, e tutto questo è davvero squallido. Se Sabatini e Baldissoni sono grandi manager, io sono il Papa. Ma Pallotta dove sta?  Qua non si può parlare solo e soltanto di questo caz*o di stadio! E ora che succede se non si arriva in Champions League? Ma l’avete visto Doumbia? Ma c’ha una postura che non ha da giocatore di calcio…ma come ha fatto a fare tutti quei gol? Domenica prossima ci sarà lo “scavalco”, perchè la Lazio vincerà contro il Verona mentre la Roma non andrà oltre al pareggio a Cesena. Siamo alla vigilia del sorpasso, la Roma non è più una squadra, i calciatori vanno per conto loro, fanno quegli che gli pare”.

Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Ma perchè non abbiamo giocatori che fanno la differenza quando la squadra gioca male? Ieri vincendo potevi archiviare il secondo posto. Era tutto un altro film, bastava quello.”

CONTINUA…

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11 Commenti

  1. la squadra in questi tre giorni deve sapersi isolare da questa aria mefitica che si respira intorno a trigoria lavorare seriamente e sapersi prendere a partire da giovedi sera le sue rivincite sul campo sperando che finalmente qualche episodio giri dalla parte giusta…

  2. É una stagione fatta da segni.
    Il primo é Astori. Strappato alla Lazio.
    Anche se sono sicuro che qualora fosse andato a Formello sarebbe stato un bel difensore.
    Qui non é solo colpa della linea difensiva che sì sarà imbarazzante rispetto allo scorso anno, ma di atteggiamento difensivo. C’é molto meno filtro rispetto allo scorso anno.
    Il goal al 94simo del Cska e l’espulsione di Benatia.
    Altro segno: pronti, partenza e via Roma – City. Dopo pochi minuti capita la palla del possibile vantaggio a Holebas. Tirata in bocca al portiere.
    Fate entrare anche solo quella palla, e quella partita cambia.
    Ieri la Lazio vince a Torino e il goal della Samp é di De Silvestri, non proprio uno che tifa Roma.
    Tanti piccoli segnali che ci annunciano quello che non ci auguriamo.
    Io peró voglio continuare a essere fiducioso.
    La Roma a Firenze e ieri sera, da un punto di vista del gioco ha mostrato evidenti miglioramenti rispetto a cio che a cui siamo stati abituati nel 2015.
    Un primo tempo come quello di ieri non lo vedevo da tempo, tanto che quasi ero commosso.
    Contate le occasioni, fossimo stati sul 2 a 0al termine dei primi 45 minuti oggi stavamo parlando di una Roma che “sta tornando”.
    Quello che mi auguro é che continuino a credere che solo attraverso il gioco, é possibile tornare alla vittoria.
    Giovedi o finisce male male tipo “autogoal al 85′ di Astori” che da il 2 a 1 alla Fiorentina, o finisce in goleada per noi.
    Nel primo caso, ennesimo segnale che ci gira contro e ci punisce.
    Nel secondo caso, un segnale che forse ci restituisce un minimo di convinzione nei propri mezzi.
    Forza Roma.

  3. Ieri con la Samp la Roma non è che non ha giocato, anzi è stata forse la partita in cui ha tirato di più in porta ma lo stato di equilibrio di questa squadra io non lo vedo. Si passa dal poco al tanto ma senza un fattore fondamentale nel calcio la qualità delle giocate.
    Ieri chi ha visto la partita si sarà reso conto che la Samp ha fatto due e dico due azioni concrete contro la Roma e in entrambe ha segnato. Giocate di qualità che hanno fruttato e mettici pure che la difesa della Roma ha dormito alla grande.
    Le giocate della Roma non sono mai organizzate, quell’area di rigore non è mai presidiata come si deve.
    Anche su Gervinho che ultimamente sta collezionando caz*@te va detto però che spesso si ritrova solo, deve fermarsi, cercare i compagni che sono arretrati, così facendo le azioni sfumano perchè ormai le difese sono belle che ricompattate.
    Io non vedo più gli inserimenti di forza che c’erano prima dove davanti alla porta c’erano almeno tre giocatori della Roma pronti a punire.
    Ormai è una lotteria a capire chi ci arriva in area, è un gioco stanco, lento, privo di spunti che gli avversari ti bloccano perchè si chiudono e non avendo velocità e qualità sei costretto a segnare davanti ai pali ma non ci arrivi mai.
    Per me l’unico modo di sbloccare sta situazione è giocare a valanga verso la porta, allo stato attuale la Roma non riesce ad avere qualità nei tiri allora puntassero sulla quantità, per la legge dei numeri alla fine su 20 tiri uno ne entrerà, devono bersagliare la porta avversaria. Alla fine se arriveranno le vittorie tornerà la fiducia ed aumenterà la qualità poichè tutto il nervosismo e la pressione accumulata si abbasseranno.
    Questa Roma deve osare ormai perchè non ha più tempo di riflettere.

  4. i buu ieri a gervinho…..che vergogna…tifosetti da playstation..d’accordo con robbo ma ora giochino gli uomini con le palle e non chi ha paura perche’ sono tutte finali….da vincere e basta.
    ancora di piu’ solo daje roma

  5. Si vabbè, a sentì ‘sto Di Giovanbattista, che è tarmente convinto che domenica la Lazzie ce sorpassa, allora dicesse pure che fra quarche domenica la Lazzie sarà a ridosso della Juve e vincerà ‘o scudetto!!!!! Ma fateme ride va!!!!!!!

  6. Io non mi scandalizzerei troppo se opinionisti di dichiarata fede laziale siano contenti del momento attuale della Roma a vantaggio della loro squadra in ascesa. Sta nelle cose questo. A parti invertite avremmo letto lo stesso spartito. Sono però scandalizzato dalla campagna mediatica contro un allenatore che è stato capace se pur in un campionato mediocre come quello italiano di toglierci dall’incubo di due anni fa, di averci fatto acquisire un secondo posto con accesso diretto in champions, raggiungendo poi un attuale secondo posto se pur in bilico con una competizione europea ancora tutta da giocare e avendoci fatto vedere per un anno e mezzo (e questo a detta tutti) uno dei migliori giochi d’europa. Poi i problemi ci sono e nessuno lo discute ma li hanno periodicamente tutte le squadre più forti del mondo a maggior ragione a Roma una piazza veramente difficile. Ragionando razionalmente la Roma ancora non lo è una grande squadra ma sta sicuramente studiando per diventarlo, società e allenatore compreso e ci vuole tempo, esperienza ed impegno passando anche attraverso gli errori. In tanti anni di calcio non ho mai avvertito la sensazione che ci potesse essere un futuro solido sia societaro che come risultati sportivi….anche all’epoca dei grandi Viola e Sensi…. perchè loro quasi si sono rovinati per darci quelle soddisfazioni. Ricordo maggiormente che riuscire ad ottenere un risultato positivo contro l’Inter, Juve o il Milan etc era come aver vinto una coppa. Oggi forse sarò un illuso ma avverto che una possibilità c’è…..e forse è questo che a molti da fastidio.

  7. Ogni volta che vengo su questa pagina di giallorossi.net,mi rendo conto del perchè,a Roma è così difficile vincere,e del perchè,in Italia va tutto a putt..e….è tutto corruzione e sfasciume…un vero schifo…co questi menestrelli della scamorza,che pensano anche di essere protagonisti e competenti…….

  8. Giustizialismo, presunti o aspiranti sedicenti giornalisti sportivi pronti solo a cavalcare l`onda di malcontento dei tifosi delusi. Si perche’ quando la squadra non va bene, a Roma, tutti gli ex consiglieri di amministrazione e amministratori delegati tornano ad essere semplici tifosi. Succede allora che si valutano i calciatori sul rendimento e per farlo dobbiamo prescindere dagli ingaggi e riconoscere che alcune strategie commerciali dovevano essere contrastate in tempi non sospetti. Fino a dicembre Sabatini santo subito, grande società’, grande stadio,grandisiime strategie operazioni di mercato al di sopra dell’immaginabile Garcia come Guardiola. Parlare bene di Benatia portava inesorabilmente alla scomunica; di ogni giocatore si conosceva valore di mercato ingaggio e potenziali acquirenti e cosi’ via ad ogni bar un cda diverso . A oggi mandiamo via Garcia,Sabatini, Pallotta e perche’ no anche chi taglia il prato chi fa le strisce al campo e pure il guardiano del parcheggio . Oppure oltre a pretendere l’impegno dei calciatori pretendiamo maggior professionalità’ da parte dei giornalisti almeno quelli di fede giallorossa che dovrebbero contribuire a non spaccare lo spogliatoio come spesso fanno. Chiudo con una fase di un amico ” Criticare e’ come fo*tere……piace a tutti.”

  9. nel profondo dell’anima non ci vogliamo rendere conto che la AS ROMA non va! speriamo che con il rientro di un TOTTI in salute e ricuperato atleticamente non ci faccia un’ultimo x quest’anno regalo

  10. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

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