SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Quello che dice Pallotta è comprensibile vista dal di fuori, ma il calcio non è uno sport, ma è un movimento di banditi e di persone che manco si pentono. Forse qualcuno dovrebbe dirglielo. La Roma non può allearsi con la squadra che ha “ucciso” due nostri presidenti, e che ci ha rubato tanti scudetti in modo volontario. Allo Juventus Satadium è stato un furto clamoroso, e in più ci sono stati schiaffi, sputi e insulti alla panchina della Roma. Io mi aspettavo qualcosa di più da Pallotta, perchè con Benatia è stato molto duro, ha dimostrato di avere le palle, ma in questo caso è sembrato troppo molle, come se avesse paura. E’ assolutamente sbagliato insultare Pallotta per quello che ha detto. Si può criticare, e ricordargli che la Roma ha una storia alle spalle che non può essere dimenticata”.
Riccardo “Galopeira” Angelini (Tele Radio Stereo): “A me non ne frega niente se Pallotta ha fatto bene o male a dire quelle parole. Io non mi rovino questi 15 giorni prima di Roma-Chievo perchè ve lo giuro, fa comodo a quelli che insinueranno il sospetto dell’alleanza Roma-Juve. Prima erano della Lazio, ora sono diventati della Juve. E non è una difesa della proprietà, non me ne frega niente, io difendo la Roma, e non voglio complicarle la vita. Voi fate quello che vi sentite, ma non vi incanalate, non andate appresso a quello che vi dice questo o quello.”
Luca Valdiserri (Rete Sport): “La Roma è forte, è la Juve ad essere debole in questo momento. Io riparto da quello che dice Pallotta, e cioè dobbiamo ripartire. La sua priorità era quella di rimettere la Roma sui binari del campionato, ed è quello che ha fatto. Poi magari ci può o non ci può piacere come l’ha fatto. Pallotta ha sbagliato a non difendere Totti? Può darsi, ma se c’è un bisogno di un chiarimento tra di loro, spero che avvenga privatamente”.
David Rossi (Roma Radio): “Al comunicato di Pallotta, apriti cielo! Tutti a dire che c’è un alleanza tra la Roma e la Juventus. Ma non è così. Io però non voglio cercare di convincervi, anche perchè Pallotta non ha bisogno di avvocati difensori. Lui è un imprenditore di alto profilo della finanza americana, e sa come si gestiscono certe cose. Fino ad ora ha fatto tutto quello che ci aveva detto: la Roma era una società in difficoltà finanziaria, Pallotta l’ha rilevata, l’ha risanata, ha aumentato la competitività della squadra. Il problema di questa città è che la gente è troppo accondiscendente con i pifferai magici, fa più testo quello che si dice che non quello che si fa.”
Furio Focolari (Radio Radio): “Certo che ci sono interessi, ma gli interessi di Pallotta collimano con quelli della Roma. Ora l Roma sta arrivando dove sta arrivando: ma gliene vogliamo dare merito di quello che sta facendo o no? Se la Roma non fosse alleata con la Juve, sarebbe un appendice della Lazio, nella politica del calcio. E questa gli starebbe bene ai tifosi della Roma? Pallotta non dice che non è successo niente, Pallotta pensa al futuro, altrimenti continuiamo a pensarla come dei provinciali. Garcia ha parlato da allenatore, Totti da capitano, e Pallotta da presidente: la tifoseria giallorossa lo ha capito perfettamente, e ha dimostrato di essere una grande tifoseria”.
Franco Melli (Radio Radio): “Ma quale appendice della Lazio, ma che stiamo dicendo… Qui sono 40 anni che ti fanno sempre le stesse cose, e dopo le lotte di Sensi e Viola, arriva uno che dice che non è successo niente…ma non scherziamo. Facciamo un inventario di quanta gente è con Pallotta, e vediamo. Sentiamo quanto sono i romanisti che gli sta bene, e ti dico che sono avvelenati!”
Roberto Renga (Radio Radio): “Sono assolutamente d’accordo con la posizione di Pallotta: lui sa che se dai un alibi ai giocatori, il campionato sarebbe già finito. Io lo appoggio al 100%, e se ce l’avessi qui accanto, l’abbraccerei. Pallotta non poteva dichiararee guerra, sennò c’erano due milioni di persone che si preparavano a fare battaglia. Ma cosa doveva dire?”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Questa alleanza serve solo agli altri, alla Roma non c’è nessun riscontro positivo. Ma cosa mi serve un alleanza se tanto alla fine devo sempre perdere. Ma allora non è meglio restare neutrali. Il tifoso della Roma pensa che alleandosi con la Juventus si aumenta la possibilità di vincere, e questo è incredibile”.
Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Le parole di Pallotta? C’è il timore è che la squadra possa avere un crollo psicologico. Io però avrei fatto un’altra scelta, perchè quelle parole creeranno altre spaccature e ci sarà di sicuro chi le cavalcherà, e francamente non se ne sentiva il bisogno.”
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Mi sorprende la posizone di Garcia, perchè la Roma ha ancora grandissime chance di vincere lo scudetto. Quello che si è subito, si deve riversare in maniera positiva sul campo. Le parole di Pallotta vanno all’opposto di quanto detto da Totti e Garcia”.
Mario Mattioli (Radio Radio): “La Roma ha raggiunto la Juve, ed è l’unica squadra che ha una pericolosità unica nelgi ultimi 20 metri. Grazie a Gervinho e Iturbe, le azioni offensive sono difficilmente leggibili dai difensori avversari. La Roma domenica aveva diversi titolari fuori, ma non s’è vista nessuna differenza.”
CONTINUA…

