ON AIR – ROSSI: ”Finti romanisti rosicano per la grandezza del club”, CORSI: ”Bravo Pallotta, ma il fuoriclasse è Sabatini”, RENGA: ”Stadio della Roma? Non chiamatelo così”, LO MONACO: ”Corsport contro il marketing della Roma”, PETRUCCI: ”Ma che fine ha fatto Maicon?”

SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Buon divertimento!

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Pallotta lo ha sempre detto: la priorità è lo stadio di proprietà. Lui in questo momento vuole la sicurezza che lo stadio si faccia. L’ok del Comune era solo il primo gradino. Quando sarà raggiunto il terzo step, lui comincerà a raccogliere i soldi. Allora lì partiranno secondo me le grandi sponsorizzazioni. Pallotta ha avuto la fortuna di avere Sabatini che con due mosse gli ha fatto prendere settanta milioni. Dovrebbe abbracciarserlo e baciarselo. Se Sabatini non avesse avuto questa piccola macchia del suo passato laziale, bisognerebbe fargli una statua. Ha risollevato le tasche di una società che non è che non avesse soldi, ma che non li avrebbe messi prima di aver costruito lo stadio. Quando le scelte però si dimostrano giuste, va detto. La Roma ora è una delle due squadre più forti d’Italia, senza alcun dubbio. Lo stadio? Giornalisticamente bisogna buttare via il Messaggero, è un massacro continuo e giornaliero.”

David Rossi (Roma Radio): “Su un giornale (Il Corriere dello Sport, ndr) si critica il nostro responsabile marketing: forse perchè la Roma sta stringendo un accordo con un’altra testata commerciale? Dite che siete della Roma, ma vi rode il cu*o che la Roma è una grande società e che sta facendo lo stadio. Arrendetevi. E’ la realtà incontestabile dei fatti. Se poi un giorno vi ritroverete tutti insieme dentro una piazza oscura di Roma a gioire perchè la Roma ha perso una partita è un problema vostro, non nostro. Io ve lo dico: arrendetevi!”.

Roberto Renga (Radio Radio): “Marino l’ho sentito molto carico sul discorso stadio. Lui dice che hanno lavorato sodo, ma lui mi pare che sia tornato ieri dagli Stati Uniti, quindi semmai a lavorare sono stati altri, lui un po’ meno. Non ha parlato del milione di metri cubi di cementificazione. Io avrei preferito che mi avesse dato altro tipo di garanzie. Però l’ho sentito sicuro, perciò mi fido che abbia lavorato bene. Per me l’interesse pubblico è un’altra cosa, non questo. Di queste opere pubbliche ci sarebbe stato bisogno se non ci fosse stato questo stadio? Probabilmente no. Stadio della Roma? Non chiamatelo così, perchè è lo stadio di Pallotta. Interesse cittadino? Sono le scuole, sono gli ospedali, sono le strade. Invece di metterci tre grattacieli vicino allo stadio, perchè non gli hanno fatto mettere un ospedale?”

Franco Melli (Radio Radio): “Lo stadio della Roma? Apparentemente sembra tutto molto bello, ma vedremo quando tutto sarà concluso, e quando. Ci sono delle cose che lasciano perplessi: perchè solo ed esclusivamente Parnasi, e perchè solo in quel luogo? E poi lo stadio sarà davvero della Roma?”.

Furio Focolari (Radio Radio): “E’ chiaro che siamo tutti contenti che si faccia lo stadio della Roma, ma non possiamo foderarci gli occhi.”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Però ragazzi, in una città dove abbiamo fatto costruire degli ecomostri, ora questioniamo sullo stadio della Roma? Mi sembra assurdo. Siete contenti che si farà lo stadio della Roma? Ehhh! Si sente!”

Daniele Lo Monaco (Rete Sport): “Ormai è conclamato il fatto che il Corriere dello Sport è contro il marketing della Roma, oggi attacca per la mancanza dello sponsor. Quella di Pallotta è una scelta, non vuole svendere un marchio che secondo lui è in grande ascesa, e per questo non ha intenzione di scendere sotto una certa cifra.”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Vediamo come torneranno i vari nazionali. Castan? Non so se arà in grado di recuperare, ma in sua assenza credo che i titolari saranno Astori e Manolas. Ora vediamo come sono andati i primi allenamenti di Holebas, mentre Maicon è un mistero: Garcia ha dovuto utilizzare Cassetti, che è tornato ad allenarsi a Trigoria, durante le partitelle in famiglia. Il mondiale è passato per tutti, tranne che per il brasiliano, che ormai è un desaparecido.”

CONTINUA…