SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.
Buon divertimento!
Alessandro Austini (Tele Radio Stereo): “Oggi è il giorno della verità? E’ un giorno di confronto, ma non è il primo. Non credo che possa cambiare la stagione della Roma per una riunione in più. E’ un giorno però che va seguito, anche per capire quali saranno le risposte dei giocatori. Mi è sembrato un Garcia più sincero quello di ieri, c’era troppo scollamento tra le realtà del campo e quella che raccontava lui. Ieri ha detto tutto quello che c’era da dire, e che pensa la gente che segue la Roma. Oggi ci sarà un confronto, il rapporto non è rotto, se fosse rotto sarei molto sorpreso. I giocatori hanno dimostrato di essere con lui, anche se senza l’entusiasmo dell’anno scorso”.
Luca Valdiserri (Rete Sport): “Le parole di Garcia? Quando hai la febbre sopra ai 40, ti mettono in una vasca piena di ghiaccio… Ieri le sue parole sono dure, ma la squadra sta dicendo un sacco di cose a Garcia, sia in campo che fuori. Io credevo ci fosse stato un riavvicinamento delle parti, poi sarà successo qualcosa che ha fatto di nuovo precipitare la situazione. Garcia pensa a un calcio complesso, ma può farlo se ha i giocatori giusti e in grado di fare quel gioco, altrimenti c’è una confusione totale. Questa è una squadra che ha perso fiducia nei propri mezzi”.
Ugo Trani (Rete Sport): “Qua il discorso della testa non regge! Questi giocatori non stanno in piedi. Ma chiamate i giocatori, De Rossi o Pjanic…Maicon lo ha detto pubblicamente. Doumbia? Secondo me non l’ha scelto Garcia, ma avrà avallato il suo acquisto. Io leggo che è stato fermato un altro ragazzino del ’97…ma le grandi squadre si fanno con i grandi giocatori! Ma li avete visti gli attaccanti che c’erano in campo nel posticipo di ieri sera? Ci è andata anche troppo bene ieri. Le dichiarazioni di Garcia mi hanno sorpreso fino a un certo punto. Lui ha detto quelle cose molto per la platea. Non ci sono interventi dall’interno, Pallotta ha dichiarato che la colpa è dei media. E’ una cosa normale? La colpa non è mai dei giocatori, sempre di tutto il resto. A gennaio hanno preso due giocatori non idonei per giocare, e il d.g. della Roma l’ha detto come se fosse normale! Se vogliamo farci prendere in giro, facciamoci prendere in giro. Io però non mi faccio prendere più in giro dal 26 maggio.”
Massimiliano Magni (Rete Sport): “La squadra aspetta sempre che sia il singolo a inventarsi la giocata risolutiva. Mi sembra una squadra a cui è affidata l’improvvisazione, e in questo momento non ce la fa. Preferirei invece che ci fosse qualche schema a cui la squadra possa affidarsi nei momenti di difficoltà. Qua o la squadra è ammutinata, oppure non riesce a fare quello che gli chiede il suo allenatore”.
Gianluca Lengua (Centro Suono Sport): “Squadra che gioca contro Garcia? No, stavolta non c’è nemmeno un gruppo unito che gioca contro l’allenatore, qua ognuno pensa al proprio orticello. Ci sono state liti durante l’anno, ci sono continue lamentele e quello che vediamo ora è il risultato di queste situazioni. Ora la colpa come al solito ricadrà sull’allenatore, ma qua è la squadra: ognuno si fa i cavoli propri. La situazione è avvilente”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport): “La squadra è assolutamente ridicola, stiamo pareggiando contro delle squadre ridicole, e fortunatamente le squadre ridicole dietro non riescono ancora a riprenderci. Ora Garcia ci dice che devono dirsi la verità: ma quale verità dovete dirvi? Ci avete dato dei laziali perchè abbiamo fischiato la squadra. Garcia è arrivato dalla Francia per dirci che eravamo dei laziali, e ce lo siamo tenuti, e tutti zitti. La Roma ieri era ferma, non gliene fregava niente della partita, ma ve ne rendete conto o no? Per problemi che tutti sanno, Garcia ha perso la sua autorità: tutti sanno il perchè, ma non vanno dette né in radio né sui giornali. Quando un capo si mette al livello dei sottoposti, è finita. Lì sono diventati tutti amici, ed è andata a finire così… Ora i giocatori non danno più il massimo per l’allenatore, si vede. Questa squadra non è contro l’allenatore, o contro i tifosi: semplicemente non gli va più. De Sanctis? Un dirigente del Napoli mi ha detto che sono stati contenti di essersene liberati, perchè era uno che spacca gli spogliatoi”.
David Rossi (Roma Radio): “Garcia e De Sanctis, stremati dall’ennesima delusione, si sono consegnati e hanno consegnato ai tifosi il loro pensiero. Ieri è stata l’ennesima volta in cui la Roma non è scesa in campo: primo tempo più brutto che abbia mai visto in vita mia, non c’era nulla che potesse essere frutto di un lavoro di squadra. Tutti a dire che De Rossi e Pjanic erano impresentabili: ieri non giocavano, eppure non mi sembra che le cose siano cambiate. La Roma è questa, a prescindere da chi scende in campo. E’ un’epidemia psicologia che ha colpito tutti, nessuno escluso. La Roma è malata di testa, Garcia e De Sanctis lo hanno certificato. Oggi alle 3 si vedono, è il giorno giusto per parlare, magari litigare, ma così non si può andare avanti. Non bruciamo un altro allenatore, il problema qui è di testa. Questa è una crisi nera, profonda, che si supera solo con l’aiuto di tutti, anche dell’ambiente. Da come verrà risolta dipenderà il destino della Roma del futuro”.
Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “E’ la fine di un sogno. Per me stamattina è imbarazzante parlare. Garcia si è reso conto che questa squadra non esiste più. Improvvisamente si è deciso di distruggere tutto: la società non ne ha azzeccata una, la squadra si è sciolta completmanete sia a livello di gioco, che a livello individuale. Ieri c’erano giocatori che non riuscivano a fare passaggi a due metri. Mi preoccuapa il fatto che a Trigoria non ci sia una figura in grado di prendere la situazione in mano. Nessuno ha il carisma, la lucidità e le’esperienza per mettere le mani su una situazione così complicata”.
Franco Melli (Radio Radio): “Garcia dice per la prima volta non riconosce la squadra….ma sei incapace di dire la verità! Ma perchè col Parma, con l’Empoli? E con la Juventus? Ma come fai a dire che è questa la prima volta!”.
Furio Focolari (Radio Radio): “Ieri si è toccato forse il fondo. Stasera se una tra Lazio e Fiorentina dovesse vincere, allora si riapre tutto: se la Lazio vince, raggiunge il Napoli. Se vince la Fiorentina va a un punto dai partenopei. Il problema è che la Roma non gioca più a pallone, ieri ha tirato solo due volte nello specchio. Ma perchè Gervinho deve giocare sempre e tutti i novanta minuti?”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Mi son trovato in una situazione del genere una volta sola. Non riuscimmo a venirne fuori: stavamo a parlare nelle riunioni tecniche su cosa fare in campo, e non ne usciva fuori niente. Il silenzio può essere una soluzione: lavorare per venirne fuori. Impegnarsi al massimo, ma alla fine penso che lo stiano facendo già. Non ci vedo il dolo, non vedo gente che se ne frega… sono solo incapaci di regire e questo è il dato più pericoloso. Mi sembra proprio un gruppo che non riesce dare niente di quello che può fare”.
Roberto Renga (Radio Radio): “Io non penso che le colpe siano tutte di Garcia. Doumbia e Ibarbo, i rinforzi che sarebbero dovuto servire a cambiare la squadra, ma che fino hanno fatto? Guardate che questi sono soldi, sono investimenti solidissimi, che sono spariti. Secondo me Garcia con quelle dichiarazioni ha provato a lanciare questa bomba nello spogliatoio in vista della partita di Europa League. Il mister sta provando l’ultima mossa per vedere di scuotere qualcosa. Ma con quei difensori che non sanno passare la palla a due metri, ma come pensi di fare gioco? Guardate che il gioco nasce da dietro.”
Mario Mattioli (Radio Radio): “Dò delle grosse responsabilità a Baldissoni, che dovrebbe essere il megafono di Pallotta. Zanzi non lo conto nemmeno, perchè è una figura non identificabile nell’organico romanista. E dò responsabilità a Pallotta, che arriva da Urano, emana i suoi editti, dallo stadio allo scudetto, e poi riparte. Avrebbe dovuro dare una mano all’allenatore, anche morale. Sento parole troppo grandi per una realtà molto piccola”.
Nando Orsi (Radio Radio): “Le responsabilità sono tecniche, di allenatore e squadra. E’ una Roma sfiduciata, non le riesce più niente. Non c’entrano nulla Baldissoni, Zanzi e Pallotta. I giocatori sembrano diventati mezzi giocatori, ma non è così. L’allenatore non sa che pesci pigliare, sembra diventato uno messo lì per caso. Queste stagioni capitano.”
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Iturbe anzichè cercare di ritrovare la forma, anzichè allenarsi il doppio visto quanto è stato pagato, perde il tempo ad andarsi a far fare il tatuaggio sul dorso della mano. La Roma ha giocato né meglio né peggio delle ultime volte, ma Garcia si sta rendendo conto di quello che lo circonda. Ragazzi, ma non l’avete capito che l’allenatore non è più al centro del villaggio? Basta fare uno più uno…Con questa sua mossa, secondo me sancisce la definitiva rottura con la squadra. Il suo gesto eclatante avrà l’effetto contrario di quello sperato”.
Daniele Lo Monaco (Rete Sport): “Quando ho sentito Garcia, ho detto ‘finalmente’. Gli abbiamo sempre chiesto di non essere presi in giro, ora bisogna dargli credito. Sta dicendo una cosa da non sottovalutare quando afferma di non riconoscere la sua squadra. Anche noi giornalisti criticare e basta, solo perché oggi ha deciso di scaricare tutto sulla squadra”.
Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Mazzoleni ieri ha sbagliato tutto, da una parte e dall’altra. Il rigore su Gervinho c’era, e doveva darlo. Garcia? Ieri ha intrapreso una strada diversa, e cioè quella di non negare più l’evidenza. Già questo è qualcosa.”
Augusto Ciardi (Tele Radio Stereo): “Se vince la Fiorentina stasera, ti ha preso dieci punti di due mesi, è una proiezione inquietante. Ma io faccio fatica a vedere una Roma che non arriva seconda, visto il Napoli di ieri sera. Non regge più la scusa della condizione fisica, qua manca tutto: i giocatori quando hanno la palla tra i piedi non sanno più cosa fare”.
CONTINUA….


naturalmente ognuno dice la sua e x forza diversa dalle altre…cosicche ne esce una macedonia indecifrabile.La scellerata preparazione atletica e stata la causa principale e il detonatore dei vari difetti della suadra. garcia nn ha saputo trovare valide alternative agli schemi di attacco della squadra.Venuta meno la condizione la roma nn ha avuto un semplice e fisiologico calo ma e letteralmente scomparsa.POi come sempre si sono accodati sfiducia…malumori vari…accuse reciproche piu o meno velate.Credo che x uscirne ci sia solo una possibilita: che i giocatori e solo loro si guardino negli occhi…mettano da parte almeno x ora malumori e dissapori vari e in campo diano tutto il possibile aiutandosi a vicenda. Poi a fine stagione si faranno tutti i conti.Non vedo alternative
d’accordo è l’unica possibiltà che hanno altre vie non le devono percorrere proprio nel loro interesse
ecco il solito marione corsi che dice di sapere perche’ garcia ha perso autorita’ ma non lo puo’ dire dimostrando di essere il solito affabulatore da 4 soldi ed in realta’ di non sapere nulla di cio’ che accade dentro trgoria ma lo fa solo per parlare a vanvera…
Robbo, Mario Corsi sarà pure quello che dici tu ma almeno è romanista vero. Chi distrugge non è lui ma tutti quei giornalai voltagabbana prezzolati per buttare fango sulla Roma. I nomi? Basta leggere la rubrica On Air…sono sempre gli stessi. Certo in campo non ci vanno loro, ma l’ ambiente lo creano eccome. Senza polemica ovviamente. ..ciao e Forza Roma.
Corsi dillo anche a noi visto che lo sai e sei romanista almeno si risolve se te lo tieni per te non serve a niente o è la solita frase buttata cosi?
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.