“ON AIR” – TRANI: “No a Luiz Adriano: serve Higuain o Dzeko”, VALDISERRI: “Prossimo mercato legato alle condizioni di Castan e Strootman”, MELLI: “Garcia è andato fuori di testa”, PRUZZO: “Serve un grande attaccante”, PETRUCCI: “La Roma non può più ripartire da Totti”

SPECIALE GIALLOROSSI.NET – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore.

Buon divertimento!

Luca Valdiserri (Rete Sport): “Il prossimo mercato sarà legato alle condizioni di Strootman e Castan: se tu li recuperi, puoi fare un mercato mirato, comprando poco ma bene e ottenere una squadra che può lottare per i primissimi posti. Se non ti recuperano allora devi fare un’altro tipo di campagna acquisti, e dovrai fare un piano di due anni: bisognerà svecchiare la squadra e non potrai farlo tutto d’un colpo. Sarà molto difficile fare un mercato clamoroso. Castan sarà più semplice da capire se recupererà o meno, per Strootman sarà più difficile. Se la Roma dovesse arrivare terza sarebbe una stagione molto deludente, ma non un disastro, i disastri sono altri. Col terzo posto dovresti affrontare un preliminare difficile, ma puoi anche vincerlo.”

Ugo Trani (Rete Sport): “Se la Roma non andrà in Champions sarà un mercato doloroso, non solo per le cessioni ma anche per gli acquisti ridimensionati. Era un problema che purtroppo avevamo già con le vecchie proprietà. Garcia ha chiesto Jackson Martinez dopo il derby dell’anno scorso terminato zero a zero, lo ha chiesto il giorno dopo e non è arrivato. Oggi vi dico che poer me Luiz Adriano non è il centravanti giusto per la Roma: ti serve il bomber d’area di rigore, ti serve Higuain, ti serve Dzeko. Garcia non deve diventare il capro espiatorio, sarebbe troppo comodo, a lui gli è sfuggita di mano la situazione ma resta l’ultimo dei responsabili di questa situazione. Io credo che uno tra lui e Sabatini è di troppo. Potrebbero in teoria andare via tutti e due, ma è difficile, mentre potrebbero restare tutti e due nel caso di secondo posto: farebbe comodo a tutti, anche alla società”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Lo striscione esposto ieri contro Pallotta è molto pesante come toni, è esagerato, ma ha esagerato anche Pallotta: vi rendete conto di quello che ha detto? Le sue dichiarazioni sono state molto gravi. Pensate se una cosa del genere l’avesse detta Franco o Rosella Sensi. Il mercato di gennaio è stato completamente sbagliato, e in modo anche sospetto, perchè Sabatini i giocatori li conosce. Non puoi prendere un giocatore rotto come Ibarbo, e che era rotto ne erano a conoscenza un po’ tutti. Doumbia si sapeva che non era un grande giocatore, e che per di più era impegnato in coppa d’Africa. E come se nonbastasse prendi pure Spolli…ma di che cosa stiamo parlando. Ma come fai a portarmi sti tre?”.

Jonathan Calò (Centro Suono Sport): “Per tutto il mercato di gennaio hai dato la dritta che stavi trattando Chiriches, difensore centrale del Tottenham e della nazionale rumena, e alla fine ti presenti con il difensore centrale della sestultima difesa della serie B italiana, che è Spolli? Ma come funziona?”.

David Rossi (Roma Radio): “Siamo arrivati ad un punto in cui ci si preoccupa di più delle reazioni della piazza che dei risultati della squadra. La Roma questo non lo fa, il problema di tutto è stato proprio non fare ricorso nonostante le pressioni della gente. Credo che una società di calcio che fa le scelte in base a quello che pensa la gente ha finito di vivere. La gente non esiste in realtà, è una scorciatoia per identificare un gruppo di persone che però rimane anonimo. Questa è l’era dei social, in cui tutti possono dire tutto”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Garcia ha tante responsabilità secondo me, tantissime. Io non sono così sicuro che sarà ancora l’allenatore della Roma, perchè molto è nato dai suoi atteggiamenti all’inizio dell’anno: molti dei suoi comportamenti hanno finito per spaccare l’ambiente. L’uscita di Florenzi a fine partita dimostra che c’è ancora molto nervosismo.”

Franco Melli (Radio Radio): “Garcia è andato fuori di testa, sia dal punto di vista dei comportamenti in pubblico, sia delle scelte dei giocatori. Ora cambia e ricambia, e non si capisce più niente. Io credo che tra lui e Pioli c’è una grossa differenza, che sta giustificando quello che è successo. Se la Roma non dovesse arrivare seconda, Garcia è da mandare via. Se la Lazio dovesse arrivare prima, sarebbe la cosa più mortificante per la Roma.

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “L’errore principale della Roma è stato il mercato di gennaio, dato che fino alla Befana la Roma era seconda a un punto dalla Juve.. Gli acquisti fatti a catena si sono rivelati tutti inefficaci. La ricerca di giocatori normali non ha portato a nulla. La mancanza di un grande attaccante è un problema molto grave. Ljajic, Destro, Iturbe sono giocatori di buon livello, ma non ti fanno fare un salto in avanti. Io punterei tutto su Ibra, un condottiero, un trascinatore che ti farebbe fare il salto di qualità”.

Furio Focolari (Radio Radio): “La debacle della Roma? Gli infortuni gravi hanno privato la squadra di alcuni uomini chiave: Maicon, Castan e Strootman sono praticamente usciti dalla rosa della Roma, e questo è travolgente, perchè levi tre pezzi così importanti e la squadra va giù. Secondo me questa è la causa principale del fallimento”.

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Totti viene strumentalizzato, lui per primo sa che in quelle condizioni e a quell’età non può essere ancora l’architrave di una squadra che evidentemente è stata sbagliata, ma che altrettanto evidentemente non può ripartire da lui. Lui può essere una risorsa in più, a cui puoi chiedere l’invenzione o il guizzo di classe, ma guai a pensare che possa essere la panacea dei tuoi mali”.

Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Totti sarà sempre la stella polare della storia giallorossa, detto questo è sbagliato ripartire e cercare il riferimento da chi il riferimento non può dartelo più. Non è nemmeno giusto chiederglielo…fra l’altro la Roma ha costruito tanto a Torino, e Totti è uno che costruisce, non finalizza più da anni. Ormai questo di Totti sarà il prossimo tormentone”.

CONTINUA…