Ora in Europa League serve la difesa bunker

0
581

manolas

AS ROMANEWS (Gasport, C. Zucchelli) – Se Atene, cioè l’attacco, piange, non si può certo dire che Sparta, cioè la difesa, rida. Almeno in Europa, perché se in campionato il reparto arretrato giallorosso è nettamente il secondo migliore della Serie A (19 reti incassate, la Juve è prima con 14, la Lazio terza con 27), fuori dall’Italia, Champions o Europa League che sia, la difesa romanista subisce almeno un gol da più di 5 anni. Garcia, per questo, chiede alla squadra lo stesso rendimento del campionato, uno dei migliori tra le seconde d’Europa: guardando le classifiche dei maggiori tornei europei, si scopre che soltanto il Porto (non a caso ai quarti di Champions) ha subìto meno gol della Roma, 10, tra coloro che occupano la piazza d’onore. Peggio dei giallorossi hanno fatto il Wolfsburg (28), il City (27) e Psg e Real (24).

DIFFICOLTÀ La Roma, quindi, si sa difendere e sa mantenere la porta inviolata, cosa che deve imparare a fare in Europa: sono passati 5 anni e 3 mesi da quando è uscita dal campo con la porta inviolata: era il 16 dicembre 2009, in panchina c’era Ranieri, in campo Cerci, Pettinari e Scardina. E basterebbe questo a capire che si tratta di una vita fa. Se non basta, si può dire che sono passati 4 presidenti (Rosella Sensi, Cappelli, Di Benedetto e Pallotta), 6 allenatori (Ranieri, Montella, Luis Enrique, Zeman, Andreazzoli e Garcia) e una quantità infinita di giocatori. Solo Totti e De Rossi sono rimasti sempre lì e se il capitano oggi non ci sarà, De Rossi dovrà provare a dare una mano a un reparto che nelle ultime 20 partite europee ha sempre subito gol (41, praticamente due a partita).

DAL PANA A GUARDIOLA L’ultimo in ordine di tempo è stato Manu del Feyenoord, il primo Salpingidis del Panathinaikos, uno che i tre greci della Roma conoscono molto bene. In mezzo, in ordine sparso, la goleada del Bayern, il gol all’ultimo secondo del Cska Mosca o le 3 reti alla Donbass Arena di Donetsk, quando in Ucraina il calcio era calcio e basta. Per mantenere lo stesso rendimento del campionato, Garcia si affida a quelli che, tra infortuni e squalifiche, in questo momento sono i titolari del reparto. In porta, come sempre in Europa League, toccherà a Skorupski, al centro ci saranno Manolas e Mapou, a sinistra Holebas.

FESTA E PARTITA L’unico dubbio è sulla fascia destra: con Maicon che sta leggermente meglio ma continua a fare lavoro a parte a Trigoria, sono disponibili sia Torosidis sia Florenzi. Il greco a Verona non c’era per squalifica e Alessandro (che ieri ha festeggiato i 24 anni in ritiro) è stato uno di quelli che è andato meglio: per questo stasera potrebbero giocare tutti e due, con il greco esterno basso e l’ex Crotone più avanzato sulla fascia.

CORTEGGIATO Stasera ritroverà l’allenatore che lo ha fatto esordire in Serie A il 22 maggio 2011. C’è sempre stato feeling tra Montella e Florenzi, tanto che in estate, quando il rinnovo con la Roma non arrivava e arrivava invece Iturbe, le telefonate partite da Firenze sono state parecchie. E le risposte sono state interlocutorie, perché Florenzi non si sentiva un punto fermo della Roma. È bastato parlare con Garcia per farlo sentire di nuovo sicuro e fargli respingere la corte viola.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteLjajic, altro che nutellino. Firenze adesso ha paura
Articolo successivoSkorupski, nella Coppa il suo destino

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome