Pallotta blocca tutti

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AS ROMA NEWS – Nainggolan? Resta. Ruediger? Pure. Pjanic? Non ne parliamo, anche se in questo caso la discriminante potrebbe essere la clausola rescissoria. L’atteso arrivo ieri di Pallotta non ha deluso. Come al solito il presidente non si è nascosto e ha risposto alle decine di domande che gli sono state poste nel breve tragitto tra la navetta aeroportuale e l’automobile che lo attendeva fuori lo scalo di Ciampino. «Ve l’ho già detto, Radja non va da nessuna parte. Pjanic resta, ma lui ha la clausola rescissoria e non possiamo farci nulla». È il primo affondo romano di Jim che a voler esser pignoli modifica leggermente (ma sostanzialmente) la sua posizione sul bosniaco. Il 7 aprile, intervenendo a Roma Radio, era stato più perentorio (e la clausola valeva anche all’epoca), quasi infastidito dalle voci sul calciatore: «Si parla tanto di un addio di Pjanic ma la mia decisione è che Miralem resti. Sono davvero stanco di queste indiscrezioni». L’impressione, avvalorata da qualche sussurro interno e dalla risposta data ieri da Pallotta a chi gli chiedeva di un possibile rinnovo del bosniaco («Perché? Pjanic ha già un contratto») volto a eliminare la clausola, è che se qualcuno si presentasse con i 38 milioni richiesti, nessuno a Trigoria si strapperebbe i capelli. Il motivo è semplice (e finanziariamente comprensibile): ad oggi figura a bilancio con un valore di poco superiore ai 4 milioni. Cederlo garantirebbe una plusvalenza irrinunciabile ed eviterebbe giochi al rialzo sul rinnovo (che scade nel 2018). Senza contare che la clausola rescissoria quest’anno è di 38 milioni: la prossima stagione scenderà a 28. Le rassicurazioni di Pallotta (che si è complimentato con la Primavera per lo scudetto – «Sono ragazzi incredibili, abbiamo un grande settore giovanile» – e in serata ha cenato con Baldissoni) non finiscono qui. Perché se un mese fa il ds Sabatini aveva preferito non rispondere a una domanda sui conti della Roma e Spalletti, nel post-gara col Milan (16 maggio), aveva dichiarato che «qualcuno partirà. Uno, forse due calciatori» per poi sollecitare qualche giorno dopo il club a decidere chi fossero («Ogni giorno parte un treno, bisogna esser pronti a cambiare biglietto in corsa o partono anche gli altri treni»), il presidente ha idee diverse: «Non so da dove escano tutte queste voci sulle cessioni. A me piace la rosa. Anche Ruediger, non ho nessuna intenzione di venderlo. E il fair play finanziario non èmai stato un problema, anche se lo abbiamo ereditato dalla passata gestione».

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I CINQUE NIGERIANI – In attesa di repliche che non mancheranno, meno certezze le regala su Sabatini (pronto secondo il portale owngoalnigeria.com ad accogliere, dopo Nura e Sadiq, altri 5 ragazzi nigeriani per le giovanili): «Se resta? Non lo so, debbo ancora parlarci. Vedrò anche Spalletti». Singolare anche la risposta su Totti. A chi gli chiedeva del perché avesse cambiato idea sul Capitano, Pallotta gioca in contropiede: «L’annuncio del rinnovo? Non lo so quando ci sarà. Io però non ho mai cambiato idea. L’ultima volta che l’ho visto gli ho detto che avremmo parlato a fine stagione ribadendogli che sarebbe stato lui a decidere cosa fare. Se notate bene, negli ultimi tre mesi non ho più detto nulla al riguardo». In realtà non è così. Il 12 marzo, a margine dell’annuale “Sloan Conference” tenutasi a Boston, si lasciò andare ad una lunga riflessione sul calciatore: «Il suo corpo non fa bene quello che gli dice la mente. La pressione a Roma nei miei confronti per fargli il rinnovo è incredibile. Ho avuto molti colloqui con lui e gli ho detto che starà con la Roma per più di 30 annima di pensare a come smettere. Non trovo che sia difficile capirlo ma lo è per la cultura italiana». Lo sarebbe anche disattendere le promesse di ieri.

(Il Messaggero, S. Carina)

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5 Commenti

  1. Vedere soldi …dare cammello .no soldi …no cammello! ! Io a Pallotta non credo ….mantenesse le promesse e io mi ricrederei subito sul suo conto .

  2. Danilo mi sembra che di soldi Pallotta ne abbia messi già abbastanza, e ne voglia mettere ancora..
    ogni anno è vero che incassiamo delle plusvalenze, ma è anche vero che abbiamo avuto diversi flop e giocatori giovani strapagati ancora in rosa dunque quei 50-60 milioni che ogni anno spendiamo non vanno trascurati.

    abbiamo depositato il progetto per lo stadio di proprietà che ci innalzerà in 10 anni a livelli simili alle grandi europee per fatturati. Penso che a noi non vada mai bene nulla. Questa proprietà avrà pure commesso degli errori, che sono umani, ma in generale ha dimostrato solidità e voglia di investire nel marchio.

    Il valore della società sta aumentando e aumenterà, mi sembra che ad altre big italiane sia andata peggio negli ultimi anni

    forza roma

  3. frarub22 hai ragione a ROMA non va mai bene niente ,nessuno , non mi dimentico la guerra fatta ai presidenti come Viola ,poi Sensi ,oggi a Pallotta e domani a chi tocca ,tocca , ogni volta non ci sono stati bene e molti h,tanti si son rimangiati quelo che dicevano, proprio con Viola ,poi con Sensi oggi non è cambiato nulla stesse polemiche basta andare a rileggere in passato una cosa che noto ma non si vuole presentare è che le giovanili romane son già diversi anni iniziano a vincere titoli e trofei a livello nazionale e in qualche torneo internazionale ,in cui iniziano seriamente a fare esperienza con un calcio diverso da come lo fanno loro ,inoltre molto giocatori ex primavera militano in sqaudre di serie A , di B e nel campionato pro ,con alcuni risultati interessanti e che li forma

  4. Dobbiamo fare solo una seconda squadra tipo Crotone cosi crescono i giovani e poi Pallotta sta facendo un bel lavoro e una grande squadra e poi ha ragione Pallotta tutti media continuano a mettere cos’è che nn esistono……… Dobbiamo stare vicino la Roma forza roma

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