Rocca: “I calciatori sono finti atleti. Gli allenatori fumano: che esempio danno? In Figc raccomandati al mio posto”

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TARANTO, ITALY - DECEMBER 08: Francesco Rocca the head coach of Italy in action during International Friendly match between U20 Italy and U20 Germany at Stadio Erasmo Jacovone on December 8, 2009 in Taranto, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Bongarts/Getty Images)

BAMBINI VIZIATI “Allenatori e preparatori fanno crescere i calciatori come bambini viziati, non si mettono contro di loro, li assecondano in tutto. Così loro sono finti atleti. Se un giocatore si allena bene, non può avere i crampi: è impossibile. Però lo sport è una cosa dura, chi lo vuole fare seriamente deve impegnarsi tantissimo. Poi ci sono mestieri infinitamente più faticosi, c’è gente che prende 5-600 euro al mese…”.

UMILIATO DALLA FEDERAZIONE “In Federazione me ne sono andato perché l’umiliazione era arrivata all’ultimo stadio. L’ultimo anno ho guadagnato 40 mila euro l’anno, che per me erano tantissimi. Al posto mio sono stati messi altri allenatori, quelli raccomandati. Vedo tecnici che fumano in continuazione o hanno 50 chili in più, questo significa che non fanno quello che dicono. Se ti comporti così, vuol dire che stai fregando la gente. Che esempio dai? Io amo il mio sport e quello che faccio. A un dirigente ho scritto: trovo ridicolo che chi ha lo sport dentro non possa lavorare. La verità è che i dirigenti di società non mi vogliono perché risparmiano troppi soldi. Che se ne fanno di tutti quei collaboratori? Io avevo solo un aiutante sul campo…”.

Fonte: Radio Radio

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28 Commenti

  1. Caro Francesco, condivido. La nazionale e il calcio italiano oggi vale quasi niente, grazie all’attuale dirigenza attaccata alla poltrona

  2. Caro Francesco il tuo modo di ragionare e’ bellissimo anche se secondo me un po’ ‘ troppo talebano.
    Ognuno ha un suo ruolo. Canova ha fatto sculture mirabili ma magari era sopra peso.
    Un conto è allenare a 55 anni un conto e’ giocare a 25. Magari Fergusson o Leadholm avevano la pancia ma li preferisco a tanti in forma perfetta ma incapaci.
    Detto ciò ti rispetto e ti ammiro.

  3. #IoSToConKawasakiRocca …nessuno che commenta l’articolo…..l’unico pulito in un calcio marcio…Ma Pallotta cosa aspetta a metterlo nella dirigenza della Roma

  4. Come potrei non commentare questo articolo… Francesco Rocca, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente, è stato un grande calciatore ed è una grandissima persona. Uno dei pochi capaci di preservare i valori autentici dello sport, continuamente insidiati (forse irreversibilmente sopraffatti) dagli interessi finanziari di tutti i partecipanti (società, calciatori, procuratori, sponsor, tv, giornali e chi più ne ha più ne metta). Ha perfettamente ragione e noi tifosi dovremmo saperlo bene! Il suo stoicismo è leggendario. Grazie Francesco, esempio di vita!

  5. Grande Francesco esmpio di calcio in campo e fuori….condivido quello che hai detto….ora va avanti solo gente che ha la lingua e che fa da tappetino……

  6. In effetti….posso comprendere i crampi del maratoneta, se vogliamo ci sta, dato che percorre km e km a passo sostenuto.
    Ma anche il tennista, se vogliamo, che corre da una parte all’atra del campo nn ha crampi.
    Sono rari se vogliamo.
    Nel calcio, invece, la musica è completamente diversa.

    Ovviamente quoto tutte le sue parole da vero atleta.

  7. Poche persone sono pulite nel calcio……una si chiama Francesco rocca…..l’altra è Zeman…..
    Onore a entrambi…..rispetto infinito……

    Il calcio italiano è totalmente fuori da ogni concetto di sport…..
    Basta guardare la nazionale….o le varie nazionali minori…..dall’under 15…..alla maggiore……per capire che siamo anni luce indietro…..rispetto alla Spagna e alla Germania……
    Ci vorrebbe una rivoluzione culturale dello sport…..e dirigenziale…….
    Sentir parlare Tavernello……dimostra quanto si è bigotti sportivi…….

    Amen…….

  8. Caro Francesco condivido il tuo pensiero ma purtroppo nel calcio italiano è inapplicabile su uno pensa che il presidente è Tavecchio e ascolta i consigli di Lotito ….ma vogliamo ancora parlare di lealtà e riconoscimento dei valori sani dello sport?????

  9. Appurato che non si vince mai sogno una squadra di tutti romani o limitrofi attaccati alla maglia e tifosi allenati da questo uomo forse integralista e talebano ma tanto tanto puro di cuore e anche perdendo sarei sicuro che tutti darebbero davvero il fritto…ma resterà un sogno temo

  10. Tutto giusto, tutto condivisibile. Ma purtroppo noi tifosi siamo i primi a passare sopra all’etica sportiva, quando si tratta dei nostri beniamini. Cosa sarebbe accaduto se la società avesse ceduto chi sappiamo solo perché beve, fuma e fa tardi nei locali? E quante ne sono state dette a quel CT che non lo ha convocato in Nazionale magari proprio per questi motivi?

  11. Uno dei fuoriclasse della nostra storia. Potenza, velocità, tecnica e tanto cuore. È stato il primo calciatore italiano che poteva reggere il confronto con i Superman olandesi, tedeschi e polacchi degli anni 70 (tutta gente coi capelli e basette lunghe, alti 1,90, atleti veri, non bombati). Un destino maledetto (una costante tutta romanista) ce l’ha tolto sul più bello. Ero in curva il giorno del suo addio, nel settembre 1981, contro l’Internaciona di Porto Alegre. Un giorno malinconico perché Francesco (e noi con lui) aveva perso la sua battaglia. Con lui in campo avremmo vinto gli scudetti del 1981 (gol di Turone) e del 1982 (Falçâo e Ancelotti infortunati) – parola di Nils Liedholm.
    Ciao Kawasaki.

    • Ecco… Francesco Rocca è proprio uno di quelli che nella dirigenza dell’As Roma non ti piacerebbe affatto. Kawasaki “gliene direbbe più di due” a Pallotta e Baldissoni sui modi di operare (il caso Totti, il “fucking idiots” rivolto ai tifosi/clienti, le finanze del Milan che non gli riguardano, la propaganda di vittorie mai arrivate e le minacce di vendere la società se non si fa lo stadio, nonché quelle di cedere tutti i big se ci si classifica 3zi) e di chiudere più di un occhio su vizi e comportamenti ambigui di Nainggolan (fumo, alcol, e il famoso tweet “non so” con tanto di smile dopo l’annuncio di Monchi che dichiarava “chiuso il mercato in uscita”). Ma tu queste verità non le scrivi…, la paghetta di Baldissoni ti fa comodo, eccome!
      Eh, eh, eh…

  12. un grande esempio di uomo di sport e calcio, sempre messo in disparte perchè non assoggettato al potere dei calciatori e del giocattolo…
    ho sempre rimpianto non esser riuscito a vederlo allenare la ASRoma, da Franco a James, e mai credo lo vedrò anche se con lui credo molti tifosi attenderebbero con più entusiasmo e volentieri i futuri anni in attesa di trofei…
    ps speriamo quest’ultima frase possa esse riprese a maggio per rinfacciarmela!!!
    CeSoloLaRoma!!!

  13. grande uomo grande giocatore grande ….mi ricordo tantissimo di lui quando correva sulla fascia ,ecco il suo soprannome Kawasaki ,un po florenzi tecnicamente gli assomiglia.grazie rocca ma oggi se dici la verità’ ti fanno fuori perche’ nel calcio c’è troppa curozione.daje Roma daje….

    • “….mi ricordo tantissimo di lui……un po’ FLORENZI tecnicamente…..” ah romole’ me sa’ che ti ricordi male….. con affetto.

  14. ….grande Cesco………il vero grande allenatore….quanto avrei desiderato vederlo sulla panchina della Roma….e sono convinto,che tanti nomi celebrati,in realtà sono solo pompati dalla stampa e aiutati da quello che è il baraccone corrotto….il vero sportivo vive di sport,non di soldi,come il vero musicista e il vero scrittore…artisti nel vero senso della parola…..ti ammiro da sempre Kawasaky….e i veri sportivi non possono che pensarla cosí…mourinho,per esempio un villano gradasso,a cui forniscono una scusa sempre pronta,per coprire i tanti insuccessi……

  15. Mamma mia che ricordi.
    Grande Kawasaky, mai visto uno più veloce di te.
    Purtroppo oggi devi piegarti al più forte.
    Io la penso come te, meglio rompersi che piegarsi.
    Un abbraccio e non mollare.

  16. Anche lui abbandonato dalla ns società come fu per Agostino, inutile nasconderlo.
    Poi se si mette contro il “sistema” figurati se Pallotta che fa i complimenti a sopracciglione agnellino lo affianca. Una persona pulita, che vuole atleti veri e noi, ma anche tutti gli altri, siamo succubi dei calciatori e non siamo capaci di costringerli a vivere e comportarsi da atleti e professionisti nonostante i milionari sitpendi (in euro).

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