AS ROMA NEWS – Paulo Fonseca, sereno e al tempo stesso moderatamente insoddisfatto, dà la sua versione sulla Roma attuale. Lo fa dopo il 6° test, in teoria il più impegnativo perché il 1° contro una formazione di serie B (il Perugia, però, ha iniziato a lavorare 10 giorni più tardi dei giallorossi e in panchina, anche lì, c’è un nuovo tecnico). Il portoghese è così sincero che, nel bel mezzo della conferenza stampa, spinge il tasto stop. Chiarisce in pubblico di non voler elencare gli aspetti che ancora non gli piacciono.
È convincente, perché dà l’impressione di essere incontentabile. Ma probabilmente la lista è davvero lunga. Meglio non mettere in apprensione la platea. Vale la pena ascoltarlo e non solo per una questione di rispetto. Perché è di una semplicità mostruosa quando rivela dove nelle prossime settimane è doveroso e obbligatorio intervenire. Lui in campo e Petrachi sul mercato. Il Perfezionista è a Trigoria e bisogna dargli retta. Come fanno i giocatori, pure Dzeko con la valigia pronta. Lo ascoltano e lo seguono. E si impegnano, ci mancherebbe. Il pressing di gruppo è l’esempio che la squadra si applica. All’assalto del fortino avversario, come viene chiesto loro dalla panchina. «La squadra deve essere sempre coraggiosa».
NESSUN ALIBI – Fasi salienti del discorso di Fonseca nella pancia del Curi: 1) «La priorità è il difensore centrale»; 2) «La Roma della ripresa è quella in cui più mi riconosco». Il portoghese, dunque, si aspetta il sostituto di Manolas. E, giocando con la difesa così alta, serve proprio il sosia del greco. Veloce, innanzitutto. Perché ogni lancio apre la ferita nel linea a quattro, soprattutto se l’avversario se la trova davanti tanto vicina, quasi a centrocampo. Fa bene Petrachi a insistere per Alderweireld. Il livello del nuovo centrale, da mettere accanto a Mancini o a Fazio, deve essere di primissimo piano.
L’allenatore, tornando all’amichevole contro il Perugia, si prende la squadra di scorta e non quella del 1° tempo. La sua analisi fa riflettere: la formazione iniziale si avvicina a quella titolare. L’altra concentra gran parte dei calciatori cedibili: Karsdorp, Nzonzi, Cristante e Schick. Forse pure Kolarov. «Dobbiamo migliorare nella circolazione della palla». È mancata fino all’intervallo, si è vista nella ripresa. Va dato atto a Fonseca che, nonostante sia operativo a Trigoria da nemmeno un mese, non cerchi alcuna giustificazione.
Eppure le gambe sono pesanti e quindi alcuni movimenti sono ancora impraticabili. Ma i suoi concetti sono evidenti. A cominciare dagli esterni offensivi (Under e Perotti; Zaniolo e Kluivert), scelti su misura con il piede invertito (come il suo predecessore) e stretti accanto al centravanti e al trequartista (doppio attaccante centrale: Dzeko e Zaniolo; Schick e Antonucci), e non più larghi sulle corsie, dove sono inviati i terzini (Florenzi e Spinazzola; Karsorp e Kolarov). Quando la Roma va a conquistare la metà campo avversaria, lascia dietro solo i due difensori centrali (Mancini e Fazio; Mancini e Jesus).
La linea a quattro è davanti: in mezzo la prima punta e il suo partner, ai lati gli esterni bassi. Visto dall’alto, il sistema di gioco è il 2-2-2-4. Concentrazione totale di interpreti per giocare a 2 tocchi: al palleggio sono invitati pure i mediani (Pellegrini e Diawara; Cristante e Nzonzi). Il portoghese cerca la qualità (da trovare anche con qualche rinforzo di lusso e non modesto) e l’efficacia (da ottenere con l’addestramento di giornata). Ma il calcio italiano richiede soprattutto equilibrio e organizzazione. Aspetti che già sono nel menu quotidiano di Paulo.
TASSO D’INTERESSE DEL BOND – La Roma, intanto, annuncia il pricing della sua offerta privata rivolta a investitori istituzionali qualificati di Obbligazioni Senior Secured non convertibili con scadenza 2024 per un importo complessivo di 275 milioni di euro e con un tasso di interesse annuale pari al 5,125%, pagabile in via posticipata ogni sei mesi.
(Il Messaggero, U. Trani)


Ma non è un po’ prematuro fare un panegirico così?
Non gli si fa neppure un piacere.
La situazione è difficile.
“La circolazione della palla”…bah (e ce mancava che pensasse il contrario)
Chi vuole bene alla Roma non può essere soddisfatto in quello che si è visto nel primo tempo. Ci sono tante attenuanti ma l’impressione non è stata ottima. Varetout non è partito, c’erano giocatori con la valigia in mano ecc.Troppo poco per una squadra che deve rimontare posizioni e deve sfruttare un calendario facile.
A me sembra solo carta sprecata. Ma che si aspettavano??? L’Ajax??? Eddai, c’hanno i mattoni nelle gambe e devono ancora digerire tonnellate di tattica, e fateli e fatelo respirare e che cavolo… Forza Roma sempre!!!
Il primo insoddisfatto è Fonseca, diglielo a lui.
Eccellente tecnico,
ma la Roma ha bisogno di sei giocatori di livello e le zavorre da vendere sono ancora tantissime.
Sei giocatori mi sembra diffcile.
Se riuscissimo a farne 3 (laterale a destra con la partenza di Karsdorp, difensore centrale e centravanti), sarei già contento.
Speriamo bene…
Certo una squadra così ridimensionata non si vedeva dai tempi di Mazzone.
Una difesa ad oggi imbarazzante,un centrocampo senza un vero play,se resti così hai bisogno di un grande allenatore.
Ad oggi diawara veretout Spinazzola e Mancini sono solo riempitivi,Pau lopez scommessa,il resto sono gli scarti delle plusvalenze precedenti.
Serve un top player per reparto e il resto di buoni giocatori dediti al sacrificio.
La formula vincente !
Prendiamo Tobi Alderweireld al centro della difesa, Hysaj come terzino e due attaccanti cazzuti e saremo sulla buona strada.
Ah gufi!!!!!!
Forza Roma
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.