AS ROMA NEWS – Un fine settimana, forse qualcosa di più. Siamo in una fase calda della stagione: in ballo il futuro della Roma (obiettivi sportivi) e della società (il cambio di proprietà).
La due diligence è in via di definizione, la questione Pallotta-Friedkin è giunta ormai al capolinea. Entro il weekend – o a quanto si apprende ad inizio della prossima settimana – Jim e Dan dovrebbero arrivare al signing del preliminare per il passaggio di proprietà del club. Il tutto avverrebbe a borse chiuse, direttamente negli Usa.
Se il passaggio di proprietà appare definito, è tutto da scrivere quello della squadra e di Fonseca. Due partite intense e ne sapremo di più. Di Francesco, dopo venticinque partite dello scorso campionato era nella stessa posizione in classifica di Fonseca ma con due punti in più, 44. Che non sono bastati per restare in sella: la doppia sconfitta con Porto e Lazio gli è costata la panchina. Fonseca non rischia certo il posto, questo almeno viene trasmesso da Trigoria, ma in questa settimana si gioca un bel pezzo della sua stagione.
Domani c’è la trasferta in Belgio, contro il Gent, ritorno dei sedicesimi di Europa League, con un’andata vinta solo per 1-0 senza convincere troppo. Quel risultato può essere sufficiente, ma la qualificazione agli ottavi non può essere scontata, visto l’esiguo punteggio della prima sfida.
Un’eliminazione dall’ultimo trofeo rimasto, creerebbe dei fastidi non previsti, nel gruppo e in società. Di positivo c’è la prestazione confortante con il Lecce, che fa ben sperare per l’appuntamento di domani e per Cagliari. Pure in campionato, la Roma si gioca molto contro Nainggolan e compagni: i punti dall’Atalanta sono al momento 3, ma i bergamaschi devono recuperare la sfida con il Sassuolo. Perdere in Sardegna (la formazione di Gasperini è impegnata a Lecce) significherebbe compromettere ancora di più la possibilità di raggiungere il quarto posto. Lì non si può più sbagliare.
Fonseca si è detto fiducioso, alleggerendo le responsabilità ai giocatori con quel il quinto posto non sarebbe un fallimento, dunque liberando i suoi ragazzi dalle paure. Senza i soldi della massima competizione europea, sarebbe un bel problema per tutti: l’ipotesi cessioni illustri aumenterebbe e anche il nuovo proprietario, Friedkin comincerebbe con un macigno non immaginabile a dicembre, all’epoca dell’innamoramento per l’affaire Roma. Si ritornerebbe all’anno zero, l’ennesimo.
(Il Messaggero, A. Angeloni)
Che articolo!?!?!?😳
Gentile redazione posso chiedervi come mai oltre al commento del”romanismo(step by step)”,avete cancellato anche il commento di Amedeo,che oggi non ho piu’ visto,grazie.
Non so come andrà dal punto di vista sportivo ma Friedkin mi sembra fotogenicamente un pelino più presentabile e meno “ruspante” di Pallotta; così ad occhio 😉 . F.R.!
Non ho capito se sei tifoso della Roma o di Pallotta,e questa presa di culo verso Friedkin me l’aspetterei da un lazziese piu’ che da un Romanista.
Solo Romanismo.altro nick di SbS
Angeloni dicci tutto, non ci tenere in ansia! Friedkin prende la roma con un azzardo, legandosi subito al risultato di questa stagione, e dopo aver investito centinaia di milioni per acquistare la squadra,se non arriva il quarto posto cosa fa? Rifonda vendendo i pochi giocatori buoni rimasti! eh si, lui ha cacciato 7/800 milioni minimo per fare una bella squadretta da centroclassifica! Operazione finanziaria geniale! angeloni portati dietro l’etilometro dammi ascolto, che se ti fermano sono guai….
Solo un folle avrebbe pagato la cifra di Friedkin dando per scontato il quarto posto, che era tutt’altro per certo già dal momento dell’interessamento. Mi unisco a te O’Rey. Articoli di una leggerezza che fa inorridire al pensiero di quanto facilmente certa gente si guadagna lo stipendio
In realtà (esclusi quelli tra noi dotati di telepatia…), non sappiamo assolutamente nulla sulle intenzioni di Friedkin.
Ma come dice giustamente O’Rey, è poco verosimile che uno spenda 800 mln di dollari e non ambisca a migliorare ranking e visibilità della squadra: due cose che passano obbligatoriamente attraverso i risultati sportivi…
Personalmente non mi aspetto che si metta a fare a gara con gli Sceicchi per chi spende di più. Ma magari, finalmente, potrebbero arrivare un paio di stelle vere e proprie: quel tipo di giocatori che fanno la differenza sempre e comunque, (qualunque sia l’avversario…) nella propria zona di campo…
Più o meno la penso come te Enrico.
D’altronde ballotta sta scappando con la coda tra le gambe proprio perchè non ha prodotto alcun risultato sportivo e ormai il “giocattolo” produce soltanto buffi.
Lui sarebbe andato avanti solo a botte di plusvalenze, andato via Sabatini ha puntato su monchi (olè…) credendo di aver scoperto una miniera d’oro e invece quell’incapace inetto l’ha gettato sul lastrico.
No plusvalenze no party, insomma, anche perchè l’alternativa, ossia investire in maniera seria, ballotta non l’ha mai considerata nemmeno lontanamente.
E infatti ci ritroviamo con una squadra mediocre la cui massima ambizione (!) è un posto in EL.
Friedkin, da imprenditore, penso si comporterà diversamente operando come tu dici.
Dopotutto di sceicchi in serie A non ce ne sono e il texano/californiano i mezzi per portare in alto l’AS Roma li avrebbe se coniugati alle intenzioni di cui la cifra che sborsa è la “spia”.
Da Friedkin è lecito attendersi che ce metta seduta stante quer 30% der fatturato in sponsorizzazioni riconducibili aa proprietà, cosa che Omino Buffo nun ha mai voluto(?)/potuto(?) fa’. Sarebbero circa na settantina de mijoni e già neutralizzeresti gli effetti avversi de na eventuale mancata qualificazione ‘n Champions. Anzi, avanzerebbe pure quarcosa pe un buon giocatore.
Se già facesse questo, se avrebbe ‘n’indicazione attendibile de quelle che so’ le intenzioni. Poiché è chiaro che nun ce sarà comunque a potenza de fuoco dei cammellati, è fondamentale spenne bene i sordi. Se fai quello che ha combinato er duo Fassone – Mirabelli poi te trovi comunque cor fondoschiena pe tera.
Voglio agganciarsi al commento di Enrico, intanto, a Roma si insediera’ stabilmente il Figlio che avrà l’opportunità di verificare da vicino i lavori.
Poi, prendere la Roma è lasciarla galleggiare come qualche Pallotta boys crede, penso sia demenziale.
C’è un quadro studiato, l’intrattenimento e spettacolo hanno un legame a doppio nodo con i diritti di immagine del quale molti ne sottovalutano gli aspetti, bene, Friedkin a mio parere oltre che portare figure di primo piano le legherà a doppio nodo al bussines dell’immagine e sarà di certo quello che costruirà la nuova arena della Roma il tutto si coniughera’ con risultati veri e non con trofei de focene o bonsai.
FORZA ROMA A TUTTI.
Caro JCbS62, quello che sarà il nostro futuro proprietario investe oggi nella Roma una cifra dieci volte superiore a quella investita (in partenza) da Pallotta ma, sono sicuro, vorrà ricavarne almeno lo stesso profitto.
Cioè (penso) vorrà ritrovarsi a sua volta, a tempo debito, proprietario di una società aumentata di valore ed appetibile. Questo valore da dove verrà? Verosimilmente (credo) sarà la somma del valore degli edifici commerciali (valore degli immobili + ricavi da esercizio), dello stadio (idem) e del business sportivo: sia diretto (parco giocatori, premi) che indotto (diritti televisivi, sponsorizzazioni, merchandising…). Più qualunque altra idea possa avere nel suo cilindro…
In ogni caso, francamente, non riesco a immaginare che un business simile possa essere gestito senza una solida presenza Romana. Il che (sempre secondo me…) è una buona cosa per noi perché, per difendere l’immagine della sua stessa proprietà, obbligherà il Gruppo a mantenere un profilo (sportivo) alto.
Ma, come sempre, i fatti sono tutto e le parole non valgono niente… stiamo a vedere, ciao 🙃.
Il problema non è tanto che nel Texas non conoscano Lando Fiorini o i Vianella, quanto, al contrario che a Roma solo una minoranza ascolti, non dico T-Bone Walker, Freddie King o Johnny Winter, ma almeno Stevie Ray Vaughan e gli ZZ Top. Qui nel sito per fortuna c’è qualcuno appartenente a quella sparuta schiera. Anni fa andai a vedere alla scalinata dell’EUR i Black Crowes, gente che in giro per l’Europa faceva i quarantamila, cantare appassionatamente come nulla fosse di fronte a sedici spettatori (si potevano contare). (Quando l’Olimpico si riempie tre sere consecutive per Renato Zero – poi ci meravigliamo se la Raggi fa il plebiscito). Uno dei concerti più belli della mia vita, stavo estasiato mani e mento appoggiato al palco e potevo leggere la scaletta. Quel giorno compresi perfettamente cosa fosse il professionismo degli americani. A quelli non interessava affatto fossero venuti in pochi spettatori a vederli, interessava solo suonare e diedero il massimo per loro. E comunque Friedkin è californiano d’origine e accanito fan della Steve Miller Band di San Francisco
Ma lo sapevate che la goldman sachs, jp morgan e compagnia bella, guidano le azioni della “VIR biotechnologies” , azienda che sviluppa trattamenti per le malattie infettive……
Slimerè…è tutto n gomplotto pe nun fa venì a Roma Friedkin…ancora non è stato avvistato,il buon Dan..è già un UFO…
A Zeno’, si Friedkin è un UFO, Omino Buffo è ‘n buco nero, antimateria…
internet è il top del top, uno che maneggia milioni di dollari tutto i giorni viene definito “omino buffo”…..
Ballotto sportivo è na miseria.
Ma coi sordi cr sa fa. Si tiene tutti. Strizza fino all osso la maggica
@Cattivik
Io eviterei di rintuzzare, caro Cattivik, questi vanno fatti esprimere a ruota libera perchè più parlano più confermano certi “sospetti”.
Cioè, loro che per anni hanno insultato i critici di ballotta con l’argomento che un romanista non può criticare il “presidente” della AS Roma, il tutto mentre ballotta svendeva la dignità, i simboli e i calciatori più forti della medesima depauperandola giorno dopo giorno in funzione dei propri esclusivi interessi, ora insultano il nuovo Presidente dell’AS Roma prima ancora che si insedi.
A costoro rimembro sempre il “MAI SCHIAVI DEL RISULTATO”” esposto dalla Curva Sud (per loro incarnazione di ogni nefandezza) a testimonianza del fatto che nessuno era prevenuto nei confronti del bostoniano riponendo anzi la massima fiducia in lui e dandogli la massima apertura di credito anche in termini di tempo. Il problema è che ballotta aveva ottenuto tanta fiducia sulla base di menzogne e falsità, inevitabile che poi si tramutasse in disprezzo e critica man mano che intascava solo plusvalenze condannando la AS Roma alla mediocrità.
Adesso, smentendo clamorosamente i loro supposti principi da “veri romanisti”, insultano, dileggiano e deridono Dan Friedkin, nuovo proprietario della AS Roma, ancor prima di vederlo all’opera e nel momento in cui salva la Roma stessa dal degrado (tecnico e finanziario) e dall’anonimato ballottiano.
Una roba da non credere.
Un Romanista in questo momento dovrebbe soltanto sperare che Friedkin sia un soggetto serio e ambizioso che voglia davvero portare l’AS Roma in alto.
@Il Romanismo
Cioè, tu ti firmi “Il Romanismo” e poi ti compiaci del fatto che il “presidente” maneggi milioni di dollari e tanto basta?
Questo così li maneggia i soldi, facendo basso mercimonio di qualsiasi cosa gli passi tra le mani, AS Roma compresa. L’ha solo sfruttata.
Alla faccia del Romanismo.
A rigá. Io no conosco ma questo è nantro ameregano. Poi oh, tutto è possibile
Vedrai Ilario che i ballottiani,a ruota libera continueranno dopo ad’attaccasse che il Loro omino buffo a spianato aa strada ai Friedkin,che il loro omino ha salvato aa Roma dal fallimento/deiSensi…ma soprattutto, il loro cavallo di battaglia sarà il brand di lifestyle tokidoki che è lanciatissimo
A ILAZIO…c’hanno scippato una finale di CHAMPIONS League,non te lo ricordi? Una finale ROMA-REAL MADRID,che valeva le tue 300 coppette Italia ,che rimpiangi oggi giorno,con un’opera di scassinamento che meriterebbe miglior causa…
Com’è solo io mi ricordo del FURTO fatto ai danni della Roma?
Voi ci godete..se no Pallotta l’AMERIKANO sarebbe diventato 100 volte meglio dei vostri presidentucci da pasta e facioli..
che carucci quelli del messaggero se ci possono mettere 2 pensieri positivi per la Roma ce li mettono sempre…
Zeno’, falla fenita co la storia che c hanno scippato la finale… (che per altro c hai pure che ragione) ad anfield di francesco tuo e j.j. hanno PEZZATO L APPROCCIO, pé poco ne prendevamo 10… la verità va detta TUTTA, non solo quella che te fa’ torna’ le cose come te pare… ergo, pollotto, rentrez a la maison…
@amedeo se pensi di gestire la Roma come se fosse la Microsoft, hai toppato. Ogni settore ha un suo modo di gestire.
Ribadisco, dipende sempre come ti presenti. James Joseph Pallotta si è presentato come il proprietario che avrebbe cambiato la storia della Roma, e che avrebbe vinto la champions in 5 anni prima, e lo scudetto poi (sempre nello stesso arco di tempo). I risultati sono: il 26.5.
Inoltre, consideriamo il parco calciatori ereditato, e quello lasciato. E non mi parlate del valore complessivo della Roma. I prezzi, nel calcio, sono aumentati.
a regà, qua due so’ le cose: o c’ho ragione oppure è come dico io…
Er 26.5 è l’urtima cosa che imputo a Omino Buffo. Anzi, pe dilla tutta, me frega propio poco de quello. Comunque ce sei arivato e a prestazione ‘n campo nun è certo dipesa da lui. E poi nun è serio ricondurre 9 anni de gestione a na partita. Te dico de più: er giudizio nun sarebbe cambiato de nulla in caso de esito favorevole. Sarebbero rimasti sempre i buffi moltiplicati pe 5 a fronte de un fatturato moltiplicato solo pe 2.
Sarebbe rimasto o sfacelo tecnico fatto quanno eri invece vicino a fa quarcosa de serio. E sarebbero rimaste e letterine e tutte e vuote promesse fatte.
Omino Buffo è bocciato a prescinde dar 26.5.
Ciao Amedeo…abbiamo visioni spesso opposte sulla AS Roma e sulla sua proprietà, ma questo tuo post lo condivido (provincialismo e autoreferenzialismi di moltissimi concittadini) appieno e complimenti per la tua cultura musicale
@Slimer
Pure i proprietari di Liverpool e Man Utd. sono americani, Slimer.
Il fatto che a noi sia toccato finora il peggio del peggio non deve portarci a fasciarci la testa prima di rompercela.
Poi è ovvio, se razzolerà come ballotta nessuno sconto. E le critiche pioverebbero molto prima rispetto a quanto avvenuto per il manichino di MAS, perchè ne abbiamo le scatole piene.
Personalmente dopo nove anni di nulla spero in Friedkin e ripongo in lui la massima fiducia, il mio incipit è questo.
Tanto l’organigramma societario e il primo mercato già diranno qualcosa.
…aho! A criPitico, o sai che nun c’hai torto!
Del resto quanno te stamo a sentì, mica te damo retta!
ma ‘nfatti dici bene…che se m’ascolto quando parlo finisce che litigo da solo 😉
“TV dinners, there nothing else to eat
TV dinners, they really can’t be’ beat…” 🎶🎶🎶
Cattivik, quella partita ha delle ombre. Andreazzoli fece fuori Florenzi, che stava disputando un bel campionato, e soprattutto mise mattia “walking dead” destro al posto di Osvaldo che bene stava facendo fino a quel momento.
Io non so dove vivi tu, ma qui a Roma, il 26.5, purtroppo, si è fatto (e si fa ancora) sentire.
E’ un’onta. La più grande onta subita dalla Roma dopo quella della retrocessione.
E non mi venite a dire che è solo una finale…no. Non lo è. Il calcio ed i tifosi vivono di queste cose perché il calcio è SENTIMENTO POPOLARE. Il calcio non è radicalchicchismo – e spero che mai lo diventerà. Il calcio è ironia, sfottò, canzoni, cori, contestazioni, prese in giro. Ma anche solidarietà.
Il tuo errore sai qual è? Quello di non dare colpe alla dirigenza per la resa in campo dei calciatori. Ti sbagli. La società, soprattutto quando non si hanno soldi, è TUTTO. Qui a Roma, purtroppo, abbiamo un esempio.
Lotirchio è stato stracontestatissimo. Ha preso una squadra che era fallita, si è appellato ad una legge che conosceva soltanto lui e chi l’ha fatta, e l’ha salvata. Ha costruito, co’ du’ spicci (e un fatturato complessivo inferiore alla Roma negli ultimi 9 anni), una squadra che ha conquistato qualche trofeo, e che ad oggi è più vicina allo scudetto di quanto mai lo siamo stati noi. Perché la Roma, a fine febbraio, non è mai stata ad un punto dal primo posto. L’organizzazione societaria è tutto. Diversi allenatori si sono lamentati del fatto che qui ci si allena poco. Non c’è una struttura delineata e definita. Non c’è un padrone. E un presidente non c’è mai stato.
Ricordo la sua ultima letterina “sarò più presente a Roma”.
E’ stato un completo fallimento, che ha generato debiti maggiori del fatturato. E che ha lasciato una squadra infinitamente inferiore a quella che aveva comprato. Questi sono i fatti che condannano la sua indecorosa presidenza.
bla bla bla…..
Io già ho vinto sono nato Romanista….viva il Romanismo……via le quaglie da sto sito …..nascosti da finti romanisti……invito tutti a mandarli a cagare …daje roma daje…..