IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) – Fumata nera. La Roma è ancora senza allenatore. Un altro giorno è passato e nulla è cambiato: in panchina non c’è nessuno. I dirigenti di Trigoria continuano a ritmo quotidiano a fare riunioni su riunioni, ma la scelta sull’erede di Aurelio Andreazzoli non è stata ancora fatta. E, a questo punto, cominciano a sfuggire anche i motivi di un così grave ritardo. Decine gli allenatori contattati, parecchi i no beccati, nessun accordo nero su bianco. Tutto normale?
RUDI ADDIO VACANZE – Il francese Rudi Garcia, il tecnico più gettonato dal ds Walter Sabatini, ha interrotto le vacanze in Marocco ed è tornato in Francia. Lui e la Roma hanno già raggiunto un accordo sulla parola (biennale, 1,2 netti a stagione) ma Sabatini non ha ancora deciso di dargli fiducia totale e panchina. Si dice perché Garcia non è un nome che piace alla tifoseria, stanca delle scelte alla Luis Enrique. Ma se Sabatini è convinto delle qualità del francese, dovrebbe prendere e portarlo a Roma alla faccia di tutto e tutti. O no? Non lo fa, invece.
O meglio, non l’ha ancora fatto. Sparito Laurent Blanc, finito nel dimenticatoio di Sabatini (era una scelta di Baldini). E siccome Baldini aveva suggerito pure il nome di Roberto Mancini, occorre pensare che anche l’ex tecnico del City (che sta a Jesi in attesa di un’eventuale telefonata) sia ormai fuori gioco. Anche se in maniera debole, invece, resta in pista per la Roma Marcelo Bielsa.
SQUADRA DI PELLEGRINI – Salutato il Malaga, Manuel Pellegrini è sul punto di firmare per il Manchester City. Il club spagnolo per sostituirlo ha pensato a Garcia: se la Roma non lo ingaggerà , il francese firmerà per il Malaga.
LA SORPRESA – E così, complice l’immobilismo attuale, prende quota l’ipotesi di un nome a sorpresa, uno mai uscito finora, tenuto in segretissimo. Un Mister X non libero, ma in grado di liberarsi senza grossi problemi: questo suggerisce la logica, anche se nella Roma ultimamente poche cose appaiono logiche.
USCITE E ENTRATE – L’avvocato Mario Stagliano, uno dei legali di Franco Baldini, ieri è intervenuto sulle dimissioni dell’ormai ex dg. «L’intenzione delle dimissioni era maturata perché lui riteneva di venire qui e fare il direttore generale. Se uno poi all’improvviso si vede presentare un marchio di cui nessuno gli aveva parlato… Che Franco abbia commesso degli errori è indubbio, a volte ha anche coperto errori altrui mettendoci sempre la faccia, ma lui pensava di venire qui a fare il direttore generale togliendosi dai piedi Mark Pannes e Italo Zanzi, non è stato così e questo gli ha creato malcontento», ha dichiarato a TRS.  Partito Baldini, cominciano a circolare nomi su nomi di nuovi dirigenti da piazzare a Trigoria.  «Non ho mai fatto mistero di come ci sarebbe grande disponibilità ed entusiasmo nell’entrare nella Roma», ha confessato Pasquale Sensibile, ex ds della Samp, legatissimo a Sabatini. «Nessuno della Roma mi ha cercato o contattato», ha assicurato Gianpaolo Montali, ex dg giallorosso. E qualcuno ha lanciato l’ipotesi di Amedeo Carboni come primo collaboratore di Sabatini.
Ma chi sceglierà il nuovo dg? Il ceo Zanzi, il ds Sabatini o il consigliere Baldissoni? Oppure UniCredit, per dirla alla De Laurentiis. «Non abbiamo dato nessuna indicazione sull’allenatore, né intendiamo darne, né sull’assunzione di tecnici o dirigenti che abbiano a che fare con l’area tecnica», fanno sapere da Piazza Cordusio.
 
		
