Roma, ora Pallotta li difende tutti

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – James Pallotta è convinto della forza di questa squadra. Sa che la Roma dopo la sosta ripartirà, come d’altronde è successo anche l’anno scorso. Il presidente è certo della qualità di calciatori e allenatore, per questo motivo ha valutato che non era il momento di farsi sentire con durezza ma di attendere il miglioramento fisiologico delle prestazioni.

Niente allarmismi quindi, pur condividendo il pensiero di Totti sulla superiorità della Juventus. Il tycoon, scrive oggi il Corriere dello Sport, è perfettamente consapevole di avere un grande team al suo fianco, a partire da Monchi e Di Francesco, ora bisognerà solo attendere i risultati.

La Roma è attesa nelle prossime settimane da una serie ravvicinata di partite che potrebbero dare un volto diverso alla stagione: la possibilità di fare filotto e di partire con un buon risultato in Champions aprirebbero scenari ben differenti da quelli respirati in questo complicato avvio di campionato. E’ quello di cui è convinto Pallotta, che continua a dare pieno sostegno ai suoi uomini.

Fonte: Corriere dello Sport

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23 Commenti

  1. Sono sicuro che ogni decisione relativa alla gestione ed al mercato siano giustificate da esigenze particolari, ma finché non ci diranno com’è la situazione, si darà adito a polemiche e malcontento, sarebbe più opportuno fare una conferenza nella quale si spiega il motivo di questa ante cessioni, e diversi acquisti non di livello nell’immediato, così ce ne faremmo una ragione piuttosto che promettere vittorie ma agire in modo da non otrenerle

    • Antoniop, scusami ma la penso diversamente. La situazione della AS Roma è piuttosto chiara ed è quella di una società alla perenne ricerca del punto d’equilibrio tra capacità finanziarie (non di prima fascia) e competitività sportiva (idem). Polemiche e malcontento, quindi, sono garantiti. Quanto alle spiegazioni pubbliche, direi che ne possiamo fare a meno, dato che le dichiarazioni rilasciate in questi anni dai vertici societari, hanno fatto più danni delle scorribande di Momo Salah sul prato di Anfield Road. Ciao

    • Si, il tuo commento centra in pieno tutti i limiti di un progetto finanziario fatto a leva. Ti dirò, trofei a parte sta anche funzionando. Il soggetto Pallotta non ha cacciato una lira e oggi si ritrova proprietario ( con molti debiti) di una società che in termini di Ranking e visibilità ha comunque scalato la classifica. La Roma ai prezzi correnti è una società da 500/600 milioni di valore. Thaoir ha fatto molto meglio, riuscendo ad intascare un utile di 120 milioni, Pallotta sta rischiando perché se dovesse fallire una qualificazione CL vedrebbe di colpo dimezzare il valore. Ad oggi ha portato a casa anche due sponsor importanti. Vincere è tutto un altro percorso. Siamo comunque pronti per un acquirente di livello.

    • Temo che invece non siamo affatto pronti poiché, come tu stesso ammetti, il valore della società è ancora troppo legato a fattori del tutto aleatori come una partecipazione o meno in UCL. La Roma sarà appetibile, e probabilmente venduta, solo a fronte di un bilancio e situazione patrimoniali solidi e in costante crescita. Conditio sine qua non è la costruzione dello stadio, altrimenti ci si continuerà a barcamenare nella condizione attuale. Anzi, probabile si resti pure indietro perché nel frattempo gli altri saranno andati avanti.

    • Penso che oltre non riesca ad andare. Gli si sta complicando la vita perché sono arrivati due nuovi contendenti veri, Milan e Inter. Le intenzioni del Milan non si conoscono, di fatto Elliott ( fondo) ha i mezzi per far tornare il Milan a grandi livelli ma non so se la sua Mission si quella di avere tra gli asset una squadra di calcio. L’inter Penso invece che la Suning punti ad avere un Club vincente a livello internazionale. Poi c è il Napoli ma non bisogna dimenticare le fuori concorso , Atalanta, Lazio e Fiorentina. Se Pallotta canna la qualificazione vende secondo me perché sarebbe costretto a ridimensionarsi e sa che questo il tifoso non lo accetterebbe mai. Guarda che l Inter e il Milan erano fuori dalle coppe quando sono stati comprati con solo debiti ma avevano i trofei …

    • All’Innominato : se al Presidente Pallotta gli si sta complicando la vita,come tu asserisci senza sapere un kazzo di lui,la tua vita come bisognerebbe definirla?
      Una Tragedia.
      Mettiti come nick :Bambolo,te lo sei conquistato…

    • Antonio ancora più semplice. A questo di provare a vincere nn gli interessa nulla. A questi interessa solo il piazzamento x la CL. Una udinese di lusso ed a molti sta bene cosi

    • Ma si, notoriamente la sconfinata competenza calcistica di pallotta fa si che delle sue convinzioni non si possa minimamente dubitare.
      Voglio dire, mica penserete che per lui la stagione 2018-2019 possa pure considerarsi conclusa trionfalmente dopo le mirabolanti plusvalenze del mercato estivo.
      Lui vuole vincere, aho!!!

  2. Pallotta deve rispondere di tifocidio e crimini contro la romanità al Tribunale dell’Aia. Il suo delittuoso sistema di plusvalenze, operato con scientifico metodo e assoluto rigore, ha letteralmente brutalizzato una coscienza collettiva.

  3. Non c’è voglia di vincere, questa è la verità. Non ho mai sentito i ns dirigenti parlare di vittorie, ma solo di piazzamenti.
    Pallotta ha esaurito tutti i suoi bonus, è da 7 anni qui e non ha portato uno straccio di vittoria e il gap con la Juve sta aumentando a dismisura.

    Se, come sembra, non fa il campo, forse va pure via.

    Ci dicesse la verità del perché tutte queste cessioni, forse riguarda il debito contratto anni fa con Goldaman Sachs che sta pagando l’As Roma?

  4. articolo del nulla totale….. ma comunque cosa vi aspettate che dica Pallotta dopo il piano vendite ??? che non sia convinto di quello che ha fatto. Avvilente

  5. Ecco riapparire sulla scena il ns. Presidente James Pallotta che come al solito ci dispensa il suo proverbiale carico di fiducia ed ottimismo a far da doveroso contraltare in un momento come questo ai foschi vaticini di alcuni profeti di sventura del sito e non solo che non fanno altro che rovesciare su as roma le loro ancestrali frustrazioni . La convinzione che la squadra consegnata a mister Eusebio Di Francesco sia valida e possa raggiungere ottimi risultati e’ totale . Spettera’ adesso a tecnico e calciatori far si che cio’ diventi realta’ anche sul campo di gioco…

    • Con il dovuto rispetto (per te, non per il personaggetto in questione…), dopo otto anni, più che di “proverbiale carico di fiducia e ottimismo”, io parlerei di “consueto campionario di vaccate”.

    • Caro Ilario il ns. Presidente James Pallotta paradossalmente si dimostra nei fatti piu’ romanista di molti altri . Il vero tifoso romanista e’ ottimista per natura e guai se non lo fosse stato in questi 91 anni . Il vero tifoso romanista e’ sempre sulla cresta dell’onda e non piange mai ma sostiene la sua squadra nella buona e nella cattiva sorte . Il vero tifoso romanista sa gioire in modo puro e senza retropensieri e non si lascia contagiare da questo pessimismo leopardiano 2.0 ma ha dentro di se’ la travolgente positivita’ di un Orazio Pennacchioni…

  6. Masetti,no,cicoria!e li dove andiamo tutti tra un po’! Ma io dico una cosa,ma per vincere una miserabile coppa italia,bisogna costruire lo stadio? Ma quando abbiamo vinto le altre nove dove giocavamo,al maracana’ o al nou camp!

  7. Idealmente sono sempre stato un sostenitore dell’azionariato popolare, con regole simili a quelle dell’atletico bilbao.
    Però, pur non condividendo la natura della dirigenza attuale, c’è da riconoscere che, dal punto di vista meramente sportivo, mai la Roma è stata così frequentemente tra i piani alti delle competizioni a cui ha partecipato.

  8. No! E in alcune delle passate edizioni avremmo potuto e dovuto far meglio, in primis in quella in cui ci saremmo giocati una semifinale contro l’Alessandria. Ma affinché la vittoria non sia uno sporadico accidente del destino, lo stadio è imprescindibile. Ti darebbe solidità patrimoniale, attirerebbe sponsor e, last but not least, assicurerebbe alla squadra un supporto quantificabile in diversi punti in classifica. Juve da settimo a primo posto nello Stadium e crescita continua. E finalmente, la concreta speranza a quel punto che la società diventi appetibile per gruppi internazionali importanti, qualora Pallotta decida di rientrare dell’investimento. Non a caso il progetto Tor di Valle ha così tanti nemici…meditate.

  9. finalmente tanti commenti interessanti, scusate ma sti giorni era diventato solo una caciara!
    Pallotta venderà, questo è probabile essendo quello che fà da sempre. E sicuramente il lato sportivo viene sacrificato davanti il lato economico, in termini di priorità. Ma come sottolineato da @Anacronistico la realtà sportiva è questa. Ci sono stati tanti fattori questi anni, negativi perlopiù. Quindi un plauso ad una proprietà che se l’è cavata.
    Allo stesso modo troppi proclami e pochi risultati. Ma ora l’ennesima stagione.
    Io spero che lo stesso effetto si rifletta anche sul lato sportivo, perché forse la priorità di investimento deve cambiare? Questi ultimi anni senza vittorie sanno di una vetta che ormai può solo scendere, che ora sia il momento di cambiare direzione?

  10. D’accordo sul fatto che dovrebbero parlare meno. Invece son tutti chiacchieroni, il presidente, Sabatini prima e Monchi poi. Ma si dovrebbe imparare a prendere queste dichiarazioni cum grano salis. La direzione si cambia se si fa lo stadio, in caso contrario cambierà ma in peggio. Perché la Juve è già andata e prima o poi andranno anche le milanesi, che dispongono di un bacino d’utenza e tradizione superiori ai nostri. No stadio, no party… Pallotta o non Pallotta.

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