Roma Radio, GARCIA: ”Vi racconto il vero Rudi. Forse in un’altra vita sono stato italiano. Le donne cambieranno il mondo”

AS ROMA NEWS (Roma Radio) – L’allenatore giallorossi Rudi Garcia è stato ospite dell’emittente ufficiale del club “Roma Radio” ed ha parlato a 360° della sua vita e della sua esperienza qui in Italia. Queste le sue parole:

Ho studiato Garcia in questo anno e mezzo e volevo fare una chiacchierata sul personaggio ed interessa anche ai tifosi della Roma. Chi è Rudi Garcia?
C’è un personaggio pubblico e uno privato. Il privato lo conoscono solo i miei cari. E’ diverso il personaggio pubblico dal privato.

Sei molto geloso delle tue cose personali e punti molto sull’amicizia vero?
Ho soltanto due amici nel calcio ed uno me lo porto dalla scuola. Gli amici contano molto perché quando uno ha un problema ha bisogno di amici che sono vicino a te.

Come era Garcia da ragazzo?
Non era tranquillo, era un pò agitato ma sempre con l’educazione che mi hanno dato i miei genitori.

Quando uno è così da ragazzo diventa severo da genitore?
Si, alle miei figlie però lascio sempre la libertà intellettuale.

Cosa fa Garcia quando si rilassa?
Essere a casa tranquillo. Anche vedere film, ora li vedo anche in italiano e senza sottotitoli. Non so cucinare ma ho sempre avuto donne meravigliose, ho passato molto tempo solo e mi sono cucinato dei piatti di pasta, ma mai come quella italiana.

Come vivi questo dualismo Italia-Francia?
Mi sento un po’ italiano ora. Conosco pochissimo dell’Italia perchè primo ero sempre in Spagna. Da giovanissimo ho fatto un viaggio a Venezia e sono anche andato a Milano, dell’Italia non conoscevo nulla di nulla. Adesso che sono qua è incredibile perchè come ho detto ieri non è che sto bene qua, è che le sento molto di più, sul cibo, sulla bellezza della lingua e sulle canzoni. Sono uno concreto ma a volte mi dico che in un’altra vita sono stato italiano. Forse perchè sono più latino che francese

Formaggi francesi o italiani?
Penso che ci sono più varietà in Francia

Vini?
I vini dell’Alto Adige mi piacciono tanto, il Montepulciano d’Abbruzzo anche mi piace molto. Sono molto più da rosso io anche se ci sono dei vini bianchi nella Borgogna fantastici. Parlando del rapporto con gli italiani, io sono stato quasi sempre circondato da italiani

Leggi?
Non abbastanza. Paulo Coelho è uno dei miei scrittori preferiti.

Ne parli con Walter Sabatini allora?
Walter ha una cultura incredibile…

Le donne, meglio quelle francesi o italiane?
Le donne sono un dono di Dio. La dolcezza della donne farà in futuro un mondo migliore. Qui in Italia c’è solo una bella donna ed è la mia.

Che musica ascolti?
Un po’ di tutto anche se gli U2 sono il mio gruppo preferito. Sto scoprendo la canzone italiane e mi piace veramente, qui siete tutti romantici (ride). In Francia sono molto meno romantici, abbiamo questa notorietà ma non è vero per tutti.

Cinema?
Più a casa. A me piace il thriller, anche i film di avventura dove non c’è da pensare ma solo da rilassarsi.

Roma. Dopo un anno e mezzo è cambiato il tuo rapporto con la città e con la gente?
E’ migliorato perchè all’inizio pochi mi conoscevano, erano tutti un po’ scettici

E’ stato meglio per te?
Non lo so, mi hanno detto che era una piazza difficile ma non è vero. La tifoseria è incredibile, ci ha dato segnali di supporto che non avevo mai visto nella mia carriera, loro sono intelligenti, sanno che la squadra dà tutto per farli felici e loro lo vedono e anche se a volte perdiamo alcune partite loro capiscono che la cosa che stiamo costruendo la facciamo con il cuore e con tutta la nostra energia, per me conta solo il loro pensiero.

Da subito hai stabilito un bel rapporto con la Curva
Quando vivi la prima partita all’Olimpico capisci subito che il cuore della tifoseria è la Curva Sud. Io ho visto subito un sostegno importante della Curva Sud, è loro che iniziano tutto, i canti, i cori. Per questo dopo le partite ho la voglia di salutare tutto lo stadio, ma salutando il cuore dello stadio saluto tutti.

La comunicazione è importante per Garcia?
La cosa che conta di più è la comunicazione interna con i giocatori, io per loro sono la guida, faccio in modo di trasmettere la mia energia e la mia voglia per vederla poi in campo da loro. Oggi è molto importante la comunicazione con i media, io faccio in modo di rimanere me stesso rispettando tutti e dicendo quello che penso, anche se è normale che non sempre siamo tutti d’accordo.

Ti hanno mancato di rispetto?
C’è gente che è importante per me e da loro ho sempre avuto rispetto, dalla società a tutti quelli che lavorano a Trigoria e ai tifosi, gli altri non contano perchè hanno un interesse personale e non sono romanisti, si professano romanisti ma non lo sono per niente, e loro non contano nulla.

Hai parlato come se rimarrai qui molto a lungo…
Capisco questa cosa e lo spero tanto, ma io faccio come ho fatto sempre: sono uno che lavora ogni giorno per il furturo del club come se tutta la mia vita è di rimanere qui e finchè non mi cacciano o finchè abbiamo le stesse ambizioni con il club andremo avanti insieme.

Fai gli auguri ai tifosi della Roma…
Tanti auguri perchè per me questo momento di Natale è un momento bellissimo perchè ci sono le luci in strada e tutte queste cose che fanno sognare, ognuno di noi ha ancora un’anima di bambino dentro e a 50 so che tutti i momernti che puoi passare con i tuoi cari sono momenti di felicità. La mia famiglia è in Francia e io non vedo l’orta di vederli a Natale.

CONTINUA…