AS ROMA NEWS – Se «l’euforia e la consapevolezza» invocate da Walter Sabatini travolgeranno anche Edin Dzeko, Luciano Spalletti avrà già fatto buona parte del suo lavoro. Avrà piazzato sulla casella vincente tutte le monetine rimaste in giro per Trigoria. Avrà recuperato, molto più semplicemente, un centravanti disperso per le strade di una squadra senza gioco, senza un’organizzazione corale offensiva che non fosse lo strappo di Gervinho e il dribbling di Salah o la punizione di Pjanic. Avrà ridato fiato a un mondo Roma che ora si chiede come sia possibile aver divorato anche Dzeko, l’uomo al di sopra di ogni ragionevole dubbio, osannato all’aeroporto un giorno di agosto, quello stesso attaccante che ha chiuso il 2015 sull’orlo di una crisi di nervi.
CERCASI ACCELERAZIONE – Perché in questa impresa è riuscita la Roma degli ultimi mesi: costringere Dzeko a sfogarsi contro un povero arbitro, mandandolo due volte a quel paese tanto da meritarsi la prima espulsione della carriera. Mai gli era capitato. Mai, forse, gli era successo di giocare in una squadra che ha scoperto troppo diversa da come l’aveva immaginata. Da come l’aveva conosciuta da avversario, da come se n’era innamorato assaporando i racconti dell’amico Pjanic. Niente: spariti i tifosi, spariti i palloni, spariti pure i suoi gol. Tre in campionato, tre di numero. Roba che Spalletti quasi non ci crede. E forse non è un caso che il nuovo tecnico, negli incontri avuti con Sabatini prima in Toscana e con Pallotta poi a Miami, abbia usato parole al miele proprio per Dzeko, convinto com’è di riuscire a sfruttare al massimo le potenzialità del centravanti. Raccontano a Trigoria che già in queste poche ore sul campo Spalletti abbia provato a dare una traccia delle sue idee di gioco, lasciando al vice Domenichini e al vecchio/ nuovo collaboratore Andreazzoli (per lui è un ritorno, era stato allontanato la scorsa estate dopo il rimpasto dello staff voluto da Pallotta) i compiti difensivi. Dicono pure che Dzeko sia rimasto particolarmente colpito da Spalletti. Ora però è il momento dei fatti. Dzeko cerca l’accelerazione. «Mi pagano per segnare», disse lui il giorno della presentazione. Ora l’investimento va coperto. Magari accadrà come al Wolfsburg. Gennaio 2010: il club tedesco caccia Veh e affida la squadra a Kostner. Dzeko esplode. Segna 14 gol in Bundesliga da fine gennaio in avanti.
ENTUSIASMO – Chissà che Roma sarebbe (stata) con i gol di Dzeko. Chissà che ilcambio di panchina non scateni un effetto domino. Da Trigoria fanno sapere che l’intensità vista nei primi due giorni del nuovo allenatore sia stata molto elevata: troppa la voglia di mettersi in mostra. Ecco perché la Roma è fiduciosa che il clic invocato da Garcia una settimana fa possa scattare adesso: «Luciano ci porterà euforia e consapevolezza, ma dai giocatori mi aspetto responsabilità e partecipazione – ha detto Sabatini –. Spalletti avrà bisogno solo di un minuto, implementando una sola idea: giocare per vincere». E il d.g. Baldissoni: «Spalletti conosce Roma, ha dimostrato di saper vincere qui. Intorno a lui si è creato un clima di rinnovato entusiasmo». L’ha respirato pure Dzeko.
(Gazzetta dello Sport, D. Stoppini)


Io mi auguro davvero che il problema di dzeko sia che non é stato allenato bene fin’ora. Anche se un 29enne che ha militato in un top club europeo deve capire anche lui se si sta allenando bene o male e rapportarsi a mister e preparatore. Finora dzeko non mi é piaciuto. Certo secondo molti in alcune partite (vedi juve o bayer) ha aiutato molto la manovra prendendo palla a centrocampo e smistandola. Si ma spesso mi é parso lento, non bravo a difendere palla e soprattutto con mia immensa sorpresa TERRIBILMENTE IMPACCIATO DAVANTI ALLA PORTA. Pensavo che uno come lui mettesse dentro ogni pallone che gli capitava in area. Invece incredibilmente lento e debole quando si trattava di calciare. penso all inter, al frosinone, al Bologna, al torino; in queste partite ha mancato dei gol assurdi, facendo errori da principiante. Inoltre il gioco aereo. Uno alto 193 dovrebbe prenderle tutte di testa, invece non ne ha presa una sui corner. E penso all’ORRORE DI BARCELONA, quando é riuscito a mettere fuori di testa la palla dello 0 a 1. Sono curioso di cosa farà in questa seconda metà di campionato. Sono di mia natura scettico e non credo ai miracoli ma una chance la voglio dare a lui e a Spalletti. Però pretendo che i tifosi che hanno contestato a garcia il fatto di arrivare secondo e non primo siano altrettanto esigenti con spalletti
Io terrei anche Doumbia, non vedo come uno che segna cosi’ a raffica non possa farlo anche con noi.
ar cska avevano un gioco finalizzato a servire doumbia..alla roma non avevamo minimamente un gioco..figurati servì le punte! più realizzo che garcia se nè andato più me sento meglio,daje spalletti,daje roma!
Daje Ed in,inizia a bucare i portieri.
Edin io ci credo.forse avrà palloni giocabili e non farà solo la boa a metà campo.io conto in 10-15 gol nel ritorno.dai Edin e sempre forza Roma
la seocnda stagione di garcia il secondo posto l’ abbiamo rpeso grazie ai soldi di pallotta, ricordo che l’ abbiamo preso per un punto al derby grazie a doumbia, in un campionato nullo dove milan e inter napoli erano nulle, il secondo postol’ avremmo preso anche senza allenatore, chi difende ancora garcia è un laziale
a mapou che doumbia aahahah
@zio Rudi
Cambia Nickname vah ahahah
ma in ogni caso è sempre meglio il mio del tuo che so 5 g messe insieme ahahahhahaha
Sta deludendo, ma ha una grossa giustificazione nel gioco espresso dalla squadra fino a ora.
Di solito gli arrivavano lanci lunghi con lui in solitaria contro 3 per tutta la partita. Se gli arrivano palloni a terra in area o cross, sono quelle le situazioni dove ovviamente può far male. A 30 metri dalla porta si sapeva sarebbe stato completamente inutile.
sono daccoedo con zio peppe,doumbia,dezko salah
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.