Romagnoli minacciato di morte

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AS ROMA NEWS (Gasport, M. Calabresi) – Ad Anzio e Nettuno qualche imbecille non ha perso tempo. Ha preso in mano una bomboletta e imbrattato di vergogna i muri delle strade che circondano quella dove abita la famiglia Romagnoli. «Romagnoli come Zanardi», «Romagnoli laziale, presto il tuo funerale», Romagnoli verme», «Romagnoli merda rossonera». Diversi colori, diverse grafie, stessa sostanza: non ha fatto in tempo a lasciare Trigoria e arrivare a Milano, che i romanisti hanno fatto uscire tutto il passato «nascosto» di Alessio. Colpevole, secondo loro, di tifare Lazio.

IN SILENZIO – Nel calcio, e in Italia (a Roma, ma anche da altre parti), tifare per la squadra di una città e giocare per l’altra è reato. Romagnoli lo sa e, per questo, aveva sempre tenuto sotto silenzio la sua fede da bambino, la stessa di gran parte della sua famiglia (in molti, a Trigoria, sapevano): nessuna intervista che lasciasse intendere simpatie biancocelesti, solo l’«indizio» di avere come idolo Alessandro Nesta, di cui ha preso il numero in rossonero. Un solo «passo falso» pubblico, la condivisione di alcune pagine laziali e anti-romaniste su Facebook che risalgono al 2010 (quando Alessio aveva 15 anni e giocava nei Giovanissimi) di cui vennero fatti gli screenshot e puntualmente spuntate fuori nelle ultime ore. Insieme a una foto molto più recente, un selfie con la maglia indossata dalla Lazio nelle partite in casa della seconda parte dell’ultimo campionato. Nessuno scambio di maglia con gli avversari (magari con il compagno di Under 21 Cataldi), visto che in Lazio-Samp i biancocelesti giocarono con la prima maglia e al ritorno avevano la divisa da trasferta, ma tutto – sembrerebbe – nato da un fotomontaggio (ben riuscito) fatto per scherzo da un amico e iniziato a circolare, inizialmente su Whatsapp, poi a macchia d’olio sui social nella notte successiva alla chiusura della trattativa tra Roma e Milan (che ha preferito non commentare, così come il diretto interessato, ma di sicuro non avrà apprezzato), con una valanga di insulti diretti al giocatore, che mai si erano però spinti fino alle minacce di morte.

LA REAZIONE – Ieri mattina, invece, ad Anzio e Nettuno (località balneari a sud di Roma, dove Romagnoli è nato e cresciuto) si è arrivati anche a quelle, in luoghi «strategici» frequentati da bambino o durante i periodi di vacanza da Alessio e, in generale, dalla sua famiglia. Papà Giulio, uscendo di casa, le ha notate e non voleva crederci: «Sono cose vergognose, che fanno male a me e alla famiglia». Che abita nei pressi di una stazione dei Carabinieri, qualcuno di loro anche conoscente del padre, che ha deciso di non denunciare il fatto (avrebbe dovuto farlo contro ignoti), limitandosi a segnalarlo. Le scritte, a ieri sera, non erano ancora state coperte con la vernice, volontariamente, né dal papà né dagli amici di Alessio, «perché è meglio lasciarle lì qualche giorno, tanto se le cancelliamo ci mettono un attimo a rifarle». Romagnoli jr, ovviamente, è venuto a conoscenza dei fatti, ma non dalla famiglia, che ieri ha preferito non contattarlo telefonicamente: «La vergogna resta, ma non è il caso di farne un dramma. Siamo tranquilli, ed è giusto che in un momento così importante della sua carriera lo sia anche Alessio». Sostenuto, e non è un paradosso, anche da tanti tifosi della Roma (la stragrande maggioranza), che hanno pesantemente condannato le scritte. «Augurare il male a un ragazzo di 20 anni è una follia, vergogna», «La battuta su Zanardi è da figli di p…, Pallotta cacciali tutti» (riferito alla «battaglia» del presidente della Roma contro alcuni tifosi da lui stesso definiti «fucking idiots»), sono soltanto alcuni dei commenti dei romanisti sui social sotto le foto.

IL PRECEDENTE – L’ultimo a dover fare i conti con una situazione del genere, a Roma, era stato Antonio Candreva, colpevole secondo i laziali di tifare Roma (con tanto di «dichiarazione» di qualche anno prima, anche quella recuperata e cliccatissima su YouTube). «Benvenuto all’inferno», gli fecero trovare scritto sul muro davanti al centro sportivo di Formello nel giorno del suo arrivo, nel 2012. Mentre in una delle sue prime trasferte, a Madrid, all’uscita dallo stadio – il percorso per i giocatori, casualmente, era sotto il settore ospiti – gli venne lanciato di tutto, oltre a una quantità di fischi andata diminuendo col tempo fino agli applausi attuali. Roma-Milan è all’ultima di andata: all’Olimpico risparmieranno Alessio? Magari segna alla Lazio ed esulta…

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20 Commenti

  1. Poi dicono che non è vero che sono fucking idiots. ….. fuori dalle palle x sempre. ..daje Pallotta cacciali tutti sti schifosi che infangano il nome di Roma e della Roma.

    • questi saranno stati 4 pischelli deficienti ma sono assolutamente d’accordo con te e con il presidente,lontana la ciurmaglia dallo stadio e dalla Roma! e lontani anche i giornalai a cui non pare vero gettarci m@rda addosso

  2. definire qualche scritta da adolescenti cerebrolesi una minaccia di morte mi pare eccessivo….la stampa fa proprio vomitare

    • Ha fatto un semplice intervento sulla linea che avrebbe fatto pure Paletta o Mexes epoi non ha saputo chiudere in marcatura Duncan, che dire … meglio avere 25 milioni che lui

    • eppure pensa che ce sta qualcuno a cui basta così poco per sputare veleno contro la squadra che dice di tifare..

  3. SAGGIO tu lo sai che adesso deve dimostrare che il prezzo pagato, le aspettative, le aggettivazioni e i paragoni con nesta, sara` sotto pressione x molto tempo. D`accordo nel condannare le scritte sui muri e poi perche` offendere anche Zanardi , non lo se e` stato uno oppure di piu` sempre dei cretini sono, ci sta da dire pero` che da tre giorni non si fa` altro che scrivere e` lazziale, ci sono le foto, ci sta la dichiarazione si nesta , la famiglia e` lazziale ect. ecco che si da` adito al cretino di turno e poi grazie a lui ci va per sotto tutta la tifoseria, incominciano ad attaccare roma e i romani e i romanisti. NE DICO A TE AUTORE DELLE SCRITTE HAI PENSATO A TUTTE LE CONSEGUENZE, COSA CE NE FOTTE CHE E` LAZZIALE PERCHE` OFFENDERE IN QUEL MODO ZANARDI

  4. Vergognoso il giornalista… qualunquista… che per pochi idioti non vedeva l’ora compreso la testata per cui lavora di gettare fango su tutta la gente romana e romanista…

    Idioti nel vero senso del termine gli autori di quelle scritte che non servono alla Roma e nemmeno alla società…

  5. …macchè vergogna…non è questione di farci riconoscere..in tutte le squadre in tutte le cose di questo mondo ci sono i cretini di turno…e purtroppo rimarranno tali e saranno succeduti da altri…purtroppo!..GianGialloRosso vai tranquillo…testa alta e forza Roma!!

    • Bravo…queste cose accadono ovunque,se sei un personaggio pubblico può succedere di beccare il ragazzino esaltato…questo articolo non ha senso di esistere…

  6. i nordisti tifosi e giornalisti sopratutto,non vedo l’ora di crocefiggerci a noi romanisti e a voi romani (perchè io sono kossovoaro), questo è certo e assicurato ,e anzi io mi sono stupito di questa cosa ,non pensavo che esistesse anceh nello sport questo problema ,e piu cresco e piu mi accorgo che è vera come cosa ,pero anche sti pseudo tfosi ste scritte se le potevano veramente evitare daii !!

    basta con la STA violenza nel calcio nello sport in generale ,perchè MUORIRE per un divertimento per un gioco non ha NESSUN senso ripeto NESSUN senso !!!

    GIA nella vita non vostra ,neanche mia adesso pero anni fa si perchè io sono scappato da una GUERRA , ogni giorno e ripeto ogni giorno muoiono migliaia e migliaia di essere UMANI INNOCENTI per colpa delle GUERRE!!!

    lo sfottò va bene!!

  7. La Roma diventare un club al pari dei grandi di Europa ha bisogno di isolare la parte violenta così da poter accogliere la tifoseria vera che in parte si è allontanata dallo stadio. La proprietà americana giustamente lo sta facendo, il nuovo stadio per come è concepito non può accettare i violenti.Volevo ringraziare ibraa per le sue parole.

  8. La Roma per diventare un club al pari dei grandi di Europa ha bisogno di isolare la parte violenta così da poter accogliere la tifoseria vera che in parte si è allontanata dallo stadio. La proprietà americana giustamente lo sta facendo, il nuovo stadio per come è concepito non può accettare i violenti.Condivido ibraa per le sue parole rispetto alla violenza e alla guerra.

  9. Ma siamo proprio messi male, mah … ok e laziale ma minacciarlo a morte?? Vi ricordo che e cresciuto nella roma e ha onorato la maglia

  10. si mattteo è vero ,non si capisce quest’odio che non serve altro che dividerci come tifosi , la violenza non va , nelle parole o nelle scritte , preferibile che sti soggetti non facciano l’abbonamento e si allontanino dagli stadi , a noi serve tifare ROMA ,non remare contro ,

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