GAZZETTA.IT – Rudi Garcia, 49 anni, nipote di antifranchisti sfuggiti alla dittatura: i suoi giocatori li tratta come le sue figlie: “Con loro non sono né troppo docile né troppo severo. Educo come alleno: discuto, correggo, offro riferimenti. Non dirigo, accompagno. E le mie figlie si comportano con intelligenza, da loro imparo molto, come con i miei giocatori che mi fanno progredire”.
Una ricetta magica che ha permesso al Lilla di vincere il campionato due anni dopo il Bordeaux (2011), arricchito dalla coppa di Francia. Apice di un ciclo quadriennale ormai esaurito. E mostrando un calcio gradevole, votato al 4-3-3, esaltato da una generazione di talenti che ha portato in prima fila, da Hazard a Debuchy, passando per Cabaye, emigrati in Premier. L’ultima stagione si è chiusa con un amaro sesto posto, fuori da tutto, pagando un girone d’andata di assestamento dopo l’addio di Hazard. Ma quello di ritorno il Lilla lo ha giocato da protagonista, raccogliendo 36 punti (come il St Etienne) e facendo peggio solo dell’innarrivabile Psg.


La mia opinione RUDI GARCIA non e un allenatore all altezza di una squadra come la ROMA… IL NOSTRO MANCINI E MOLTO PIU SUPERIORE…..
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.