IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Tre anni e tre allenatori diversi. Un dato comune, oltre a quello dei risultati pessimi, a tratti umilianti: il 4-3-3. Così Luis Enrique, così Zdenek Zeman, così sarà anche Rudi Garcia. Stessi numeri, tre modi diversi di interpretarli. Chi lo vuole orizzontale, chi verticale. Garcia per certi aspetti è più vicino a Luis Enrique che non a Zeman. Diciamo che nel complesso è la via di mezzo. Calcio spettacolo, un po’ più equilibrato.
Detto questo, la prima considerazione che viene in mente è sul ruolo di De Rossi. Daniele è perfetto per il ruolo di centrale davanti alla difesa, pronto a schierarsi in mezzo ai due stopper per lasciare avanzare i terzini e chiudere le traiettorie della palla e le imbucate degli avversari. Ma la sua presenza resta in bilico per tutta una serie di motivi ormai noti. Con De Rossi, il Nainggolan della situazione (o Paulinho) può fare l’intermedio, senza De Rossi farà o farebbe il centrale, un po’ quello che faceva Mavuba nel Lille o Busquets nel Barça. I terzini attuali non vanno bene per quel tipo di calcio. Paradossalmente quello adatto sarebbe Dodò. Per adesso Garcia può contare anche su Balzaretti, che è difficile piazzare sul mercato e forse merita anche un’altra chance, visto che la scorsa stagione dovrà essere per tutti irripetibile. Però intanto tiene d’occhio il suo pupillo Digne, sperando non sia il José Angel di Luis Enrique. A destra attualmente ci sono Torosidis e Piris. Jung, visto che non si può nemmeno sognare Dani Alves, è quello che – sulla carta – più si adatta all’interpretazione di terzino d’attacco: corsa, gamba, tiro. Insomma, le fasce sono da rifare. I centrali vanno bene, perché in Marquinhos, Castan e Benatia (per ora anche Burdisso e Romagnoli) c’è fisicità , velocità e tecnica. In attacco resta l’incognita Osvaldo, che quasi sicuramente sarà ceduto per poi acquistare un attaccante esterno (Payet è un papabile). La società ha deciso di puntare su Destro centravanti e a destra su Lamela. Totti, come sempre e finché ne avrà , farà l’esterno trequartista o la punta centrale.