SABATINI: ”Sono autenticamente romanista, questa è la mia tappa finale. Integreremo la rosa, Pjanic resterà”

0
525

sabatini

AS ROMA NEWS (ROMA CHANNEL) – Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini ha parlato in esclusiva a Roma Channel, e il contenuto dell’intervista sarà mandato in onda sul canale tematico alle ore 18:30. Queste le sue parole:

“Farei fatica a pensare a me altrove, penso che la Roma sia la mia tappa finale. La Roma è un progetto, corrente, quotidiano, fatto di lavoro e di idee. Noi vogliamo portare questa squadra a livelli molto alti e farcela restare, senza proclami.”

La Roma di oggi è figlia dei primi due anni?

Si, sono stati etichettati come fallimento. Ma sono serviti a intraprendere questo percorso. Si raccontano solo le cose negative. Provo fastidio enorme a sentir parlare male di Baldini e che io da solo sono bravo e con lui sono un somaro. Franco ha sempre lavorato in sintonia con me, è un artefice di questi bbuoni risultati, migliorabili.”

Si aspettava una Roma così competitiva?

Si, lo pensavo. Magari non pensavo a tutti questi punti in classifica. Avevo sentore che la squadra fosse forte. Questo è un gruppo che ha svuotato le tasche e ha messo tutto a disposizione.

Trova giusto il distacco tra Roma e Juve?

Posso anche non trovarlo giusto, ma quasi inevitavile. Sono stati più fortunati di noi, ma vanno riconosciuti i suoi meriti. Vogliamo difendere la seconda posizione e attaccare la prima. Siamo sicuri che non è finita.

De Rossi, tre giornate..

Il fatto non sussiste, lo difenderò sempre anche se non sarò popolare. Quello che ha fatto è solo un eccesso tattico. Stava difendendo la posizione, in maniera troppo vivace. Non l’ha colpito con un pugno, ha cercato di fargli perdere il passo, ma senza cattiveria, con un po’ di furbizia. Non c’è pugno. Credo che sarebbe stato meglio convocarlo in Nazionale, però se lui non lo convoca prima della pena, è chiaro che la squalifica è inevitabile.

L’assenza dei tifosi allo stadio incide parecchio.

Il calcio è la gente, non è tanto di chi lo fa ma di chi lo gode. Togliere questa componente è annichilire il calcio. L’alta corte dice di rivedere la norma, e al tempo stesso ci dice ‘intanto pagate’. Stiamo offrendo uno spettacolo deprimente in virtù di una norma molto discutibile.

Garcia che scelta e che rivelazione è stata?

L’ho sempre seguito, quando vedo una squadra giocar bene mi informo sempre su chi l’allena. E’ stato uno dei candidati dei cinque o sei che avevamo. Si è presentato con delle parole giuste e delle idee, alcune di queste sono state decisive. Si è integrato subito. Gioca un calcio leggero, allena in modo molto serio ma leggero, infonde tranquillità e forza, siamo contenti di averlo portato qui a Roma.

Cosa l’ha impressionata di questa Roma?

La coesione e l’orgoglio della squadra. Una squadra è forte quando lo vuole essere, spesso le squadre sono forti e non lo sanno. La forza della Roma è questa e lo sarà  ancora in futuro, hanno autosima e stima del compagno che gli gioca vicino. Di questo sono orgoglioso.

Lamela, si aspettava queste sue difficoltà?

Erik è un giocatore fenomenale, fortissimo. Con noi ha fatto abbastanza bene il primo anno, e il secondo è esploso e devo dare merito a Zeman. Per noi è stata una rinuncia grave, ma è stata una scelta. E’ stata una cosa difficile per me. Delle sue difficoltà a Londra sono nella difficoltà di comunicare. Ho visto una partita, lui gioca un altro calcio, lui non ha capito la squadra e la squadra non ha capito lui. Ma ha tempo per imporsi.

Questa Roma sarà cambiata?

La Roma sarà integrata. Non sarà cambiata molto, ma ci saranno delle integtrazioni che dovranno essre fatta. L’incedibilità riguarda tutti, anche i top club sono costretti a fare mercato in uscita in entrata, lo farò anche la Roma. L’anno scorso siamo andati oltre, con operazioni molto remunerative.

Le voci di mercato su Pjanic?

Stiamo discutendo del rinnovo. E’ una situazione difficile, la stiamo affrontando. Penso che riusciremo a concluderla. Io non ho pensato di mettere Pjanic sul mercato, deve rimanere un giocatore della Roma. Altrimenti sarà messo sul mercato, ma non come merce di scambio. Ma io penso che resterà alla Roma.

Destro?

Non sa ancora quanto è forte, dovrà mettere apposto alcuni atteggiamenti all’interno della partita. Deve modificare aclune spigolosità del suo carattere. Ma è destinato a diventare uno degli attaccanti più forti d’Europa.

Arriveranno dei giocatori esperti per la Champions?

Arriveranno raddoppi di ruoli, facendo la tripla competizione. Penso che sia una questione di mentalità, questo zoccolo duro deve diffondere questo verbo calcistico.

Quanto dovrà cambiare la Roma per affrontare la Champions?

La Roma sarà integrata, arriveranno raddoppi di ruoli, unità in più facendo auspicabilmente la terza competizione. Si sta creando uno zoccolo duro che dovrà diffondere attorno a sè il verbo calcistico. Ad oggi, parlando di un mercato plausibile, penso che togliere un giocatore nostro per metterne un altro, faremmo tutti fatica. Sono molto geloso dei miei calciatori: mi dispiace quando i miei vengono trattati male, abbattuti con dei voti che non trovano riscontro dentro al campo.

E’ geloso della sua idea su Dodò?

E’ un giocatore fortissimo, non mi interessa ciò che si dice. Tutte queste difficoltà nella fase difensiva io non le vedo: è partito con l’infortunio, non c’è stata nei suoi confronti la pazienza che bisognerebbe affidare ad un talento. Prima spiegavo l’agente di Ljajic che bisogna prendere rischi: Adem deve prendere rischi, perchè è un talento puro. Vorrei ci fosse più generosità verso i calciatori della Roma, non per rivendicare cose per me. Io sono autenticamente romanista, voglio tutta la mia carriera qui e finirla vincendo qui. Ma come vengono trattati i calciatori? A volte non c’è l’orgoglio della piazza, l’orgoglio di protezione: deve essere incrementato. Roma deve difendere i propri talenti. Un esempio, quando ci sono state reazioni eccessive su un risultato nefasto che c’è stato, tutti i dirigenti sono stati attaccati. Le critiche sono plausibili, bisogna ascoltarle ma quando i dirigenti vengono offesi, insultati, come si pretende che gli stessi possano essere rappresentativi a livello internazionale. La Roma per essere forte ha bisogno di una dialettica diversa. A Roma ci sono menti e penne, non posso confrontarmi con molti, sono stato costretto in questo senso.

La biografia di Ferguson.

Io non leggo volentieri le biografie di gente in vita. Ho letto ‘Febbre a 90′ per leggere gli stati d’animo del tifoso vero, autentico, che associa la sua vita rispetto alle fortune del club. Ferguson ha scoperto molti talenti, me ne ha fregato anche uno qualche anno fa e non lo perdono facilmente. Io sono incredibilmente soddisfatto delle prestazioni di Alessio Romagnoli: ci terrei molto che ragazzi di Roma appartenessero al nostro progetto. E’ un orgoglio.

Qual è l’acquisto della carriera di Sabatini?

Ce ne sono stati tanti. Per me il calcio è una speranza sempre in movimento, dinamica. Quando penso ai calciatori è sempre qualcosa di non statico. E’ una sfida quotidiana, la cosa che mi ha reso sopportabile la vita. Come soggetto umano sono piuttosto marginale: il calcio mi ha integrato nella vita, vivo attraverso il calcio. E’ questo che vorrei dire anche a Roma, che viene spesso denigrata in modo ignobile. Qui ci sono grandissime professionalità, che la Roma possa portarseli avanti a lungo. Qui c’è gente che sa, che si mette totalmente a disposizione, e che bisogna preservare.

Chi vince il mondiale?

Ho troppi calciatori in giro (ride, ndr). A parte l’Italia, nonostante le squalifiche di alcuni calciatori, direi il Brasile. Roma ha avuto grandissimi calciatori: stiamo facendo grandi cose, c’è una foto con la firma di Schiaffino al museo. Il brasile deve vincerlo così non succederà niente e saranno felici. Penso che una chance ce l’ha anche il Belgio: se non sentiranno la pressione potrebbero essere una sorpresa. Io ho tanti calciatori in giro, troppi che rappresentano nazioni, territori… Non voglio fare il calcio asettico, anche la Bosnia meriterebbe tanto.

Tra i progetti di Pallotta c’è quello di farlo smettere di fumare…

E’ un progetto che ha già abortito. E’ più probabile che la Roma vinca lo scudetto e faccia la finale di Champions League.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteDe Rossi, respinto il ricorso della Roma: confermati i tre turni di stop
Articolo successivoGervinho: ”Garcia il mio tecnico ideale”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome