ALTRE NOTIZIE – Perplessità. Tante. Il protocollo della commissione medica della Federcalcio si muove sulle sabbie mobili della tragica emergenza coronavirus ed è inevitabile che le sue 47 pagine diventino uno slalom. Ieri, gli scienziati del Comitato tecnico-scientifico del governo hanno elencato le criticità.
C’è un punto di scetticismo sottolineato in rosso: i numeri del cosiddetto “gruppo squadra”, l’idea forte per avvicinare allo zero il livello di rischio, quello che dovrebbe chiudersi a chiave per impedire qualsiasi contatto con l’esterno. Comprenderebbe inevitabilmente non solo lo staff tecnico – calciatori, tecnici e preparatori – ma anche quello logistico e medico, dai magazzinieri ai fisioterapisti. Fra le 50 e le 70 persone, un numero che viene ritenuto molto alto.
Il problema non riguarderebbe solo la prima fase, quella degli allenamenti, ma soprattutto la seconda, la ripresa del campionato, le partite. Cioè: i movimenti, il pullman dal ritiro allo stadio di casa o il viaggio in trasferta. Un percorso che per gli scienziati è esposto a troppe, potenziali fragilità.
L’altro punto è la disponibilità di tamponi e test sierologici. Più i primi dei secondi (il 4 maggio si dovrebbe arrivare alla validazione definitiva). È probabile che la situazione si possa normalizzare in tempi relativi brevi senza che si rischi di dare l’idea di una corsia preferenziale per il calcio. Di certo l’operazione avrebbe un costo molto alto. Sopportabile per la A, impossibile già dalla serie B.
Ma il problema numero uno resta quello dell’eventualità di una positività all’interno del “gruppo squadra”. Il protocollo Figc ha studiato dei meccanismi che consentano di circoscrivere la positività senza fermare tutto: isolamento immediato del calciatore o del membro della staff contagiato, doppio tampone per tutti nelle 24 ore, doppio test sierologico a 5-7 giorni di distanza, ripristino del distanziamento (ci si allena ma senza contatti e partitelle). Per il Comitato tecnico-scientifico non si scappa: vanno messi in quarantena i contatti ravvicinati della persona trovata positiva (quindi, come minimo, squadra e tecnici). Una situazione che di fatto azzererebbe tutta l’operazione ripartenza perché a quel punto bisognerebbe bloccare tutto per due settimane.
(Gaazzetta dello Sport)
Buongiorno..finiamola con questa,pagliacciata..calcio in mano ad un imbecille come lotito e compagnia bella..anche ieri 333 morti ..e nessuno potra mai dire con precisione( lasciamo perde i numeri che ogni giorno vengono aggiornati) quanti in realta sono positivi..non si sa ancora,se e quando si potra fare il tampone, per il calcio pero’ si puo fare..amo il calcio..ma,gli affetti della nostra vita quotidiana,vanno difesi e tutelati prima di ogni altra cosa…buona giornata a tutti
I veri scienziati sono quelli del palazzo che ascoltano le lamentele di Lotito e lo accontentano.
Ma va?! È grave doverlo precisare…! Forza Roma
Cioè fatemi capire…la scuola viene bloccata e si riparte col nuovo anno a settembre, mentre il calcio non può essere fermato. Ma sticaxxi di Lotito, ma chi comanda in Italia ?? Quindi il calcio è più importante dell’istruzione?
Che paese di imbecilli
Hai detto benissimo!
Se la Falange rossa governativa cede ar Panzone che vuole giocare a tutti i costi…..vuol dire che non sono incapaci a Palazzo Chigi ma pericolosi!
La falange rossa come la chiami tu ha salvato e sta salvando e salverà migliaia di vite malgrado imbecillità che regna sovrana nel nostro paese. Con 30.000 morti in Italia ancora a parlare di ripartenza del campionato e ancora fanno parlare lotirchio tare e focolazio….ma basta subito.