Settore giovanile, arriva la rivoluzione

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ULTIME AS ROMA – La scena se l’è presa tutta Morgan De Sanctis. Era il giorno della presentazione di Kalinic, ma acanto a lui il braccio destro del direttore sportivo Petrachi, con delega al settore giovanile, ha catturato l’attenzione per le parole nette – nettissime – dette sul vivaio: «Non abbiamo mai pensato di privarci di Riccardi, Bouah, Celar o Calafiori. La Roma se li tiene, i suoi prospetti importanti, cercando però di fargli fare il percorso giusto».

E qui, l’ex portiere, va giù duro: «Chi è romano e romanista lo deve dimostrare nei fatti. Per questo si parlerà di parametri e concetti etici e morali rigorosi. La direzione – ha aggiunto De Sanctis – è quella di fare in modo che i ragazzi che fanno parte della Primavera mantengano un livello alto con un nuovo parametro di stipendi. Da ora in poi, quando le ambizioni supereranno i parametri, che sono già molto alti, la Roma farà altre scelte».

L’obiettivo di De Sanctis, in tandem con Petrachi e con Massimo Tarantino, responsabile del vivaio, è far sì che entro tre anni i costi del settore giovanile si riducano notevolmente, senza però perdere qualità. Oggi alla Roma le spese complessive per i giovani ammontano a circa 12-13 milioni – soldi ritenuti virtuosi in ottica fair play finanziario -, ma la sola Primavera pesa sul bilancio come cinque squadre di Lega Pro. Il tetto massimo per i giocatori è già sceso a 500 mila euro, ma col tempo sarà di 70 mila euro. Stesso discorso per quanto riguarda i bonus: oggi i baby calciatori, e soprattutto i loro agenti, ragionano su un discorso di parte fissa e premi, che a Trigoria vogliono eliminare.

(…) Oltre ad una motivazione economica, c’è anche un ragionamento tecnico e sportivo: mandare un calciatore a fare esperienza in B o in Lega Pro è più semplice se lo stipendio non è fuori portata. Se la Roma, in futuro, non dovesse più contribuire al pagamento dell’ingaggio, potrebbe investire quei soldi in premi di valorizzazione per le società e i ragazzi avrebbero più certezze di giocare. (…)

(Gazzetta dello Sport)

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23 Commenti

  1. Torniamo sempre lì… I dirigenti della Roma seguono (ovviamente) la linea aziendale, che dal punto di vista della gestione economico finanziaria appare corretta.
    Ma siamo sicuri che il taglio lineare delle spese sul settore giovanile non comporti la riduzione della competitività sportiva, che è lo scopo principale di una squadra di calcio?

    • ciao Kawa, il pericolo c’è, ma è anche vero che la deriva culturale nel mondo del pallone ha portato a un disequilibrio troppo evidente tra le parti. Hai giocatori che, manovrati da procuratori senza scrupoli, ti chiedono rinnovi non avendo vinto nulla (a noi quante volte è successo?), giocatori che ti bloccano il mercato, prezzi folli che si traducono poi spesso in giocatori che ti restano sul groppone, ragazzini che per 3 partite fatte bene si sentono Maradona e cominciano ad accampare pretese. Io mi auguro che l’esempio della Roma lo seguano anche le altre squadre e si riporti il tutto entro un ambito più serio e rispettoso a tutti i livelli. Le società hanno sbracato e ora non contano più niente. A livello giovanili la competitività è importante, ma ancora di più lo è formare i…

    • Kawa, forse sbaglio, ma leggendo tra le righe mi sembra di intuire la volontà di mandare ragazzi promettenti a giocare campionati più competitivi di quello primavera. Insomma, non posso darti 500K per giocare in primavera, ma cerco di piazzarti in una competizione dove quella spesa possa avere un ritorno. Certo, l’idea di base non è quella di vincere campionati primavera, ma di cercare di valorizzare giocatori, in quanto i più forti non dovrebbero più giocarci. E’ un po’ quello che si voleva ottenere tramite l’introduzione delle squadre B.

    • Siamo sicuri ? Sei sicuro che …? Dobbiamo invece pensare che a parte qualche caso eccezionale tipo un Zaniolo che proveniente dalla Primavera o magari dai pulcini, e la società afferma che funzionerà così …a suon di contrattii milionari, vengono immediatamente portati in prima squadra, …siamo sicuri che un pischelletto debba già partire con l’idea di guadagnare il più possibile, siamo sicuri che questo è il giusto parametro per stabilire se il giovincello è da tenere, cedere o mandarlo direttamente a casa facendogli capire che è meglio per lui di trovarsi un altro mestiere ?

  2. Ciao KAWA, è sempre un piacere leggerti. Spero anch’io vivamemte che non si stia pensando di ridurre gli investimenti nel settore giovanile, ma sono d’accordo sull’adeguamento dello stipendio. È stato molto difficile mandare i ragazzi della primavera a fare esperienza in campionati superiori, come la serie B, per via delle possibilità economiche di quei club, che non possono permettersi questi ingaggi. Questo però non basta, a mio avviso, perché devi far passare anche il messaggio che dalla primavera si possa passare in prima squadra, e che lì l’ingaggio superiore scatta automaticamente. Una sorta di premio di medio termine.

  3. Troppo spesso il taglio che il lettore da a certe notizie è malizioso se non in malafede (particolarmente grave essendo che siamo in un contesto giallorosso!). Io ci vede una coerente linea educativa alla stragrande maggioranza delle iniziative della società! Un vero virtuosismo. Ci sono persone “oltre il calciatore” che vanno “equilibrate”; ne varrà della loro affidabilità in futuro, a tutto tondo. Ottima iniziativa quindi. Forza Roma

  4. Ragazzi,
    stiamo parlando di un ragazzo (Cangiano) che Miha non porta neanche in panchina
    (e la panchina del Bologna non è quella della Juve).
    Non possiamo tenere TUTTI i primavera.
    Sinceramente a me capita di vedere le loro partite,
    gli unici che mi sembrano avere qualcosina in più sono Bouah e Celar (vedremo come va in B quest’anno però).
    Riccardi non mi stupisce sinceramente. E soprattutto mi pare un trequartista,
    ruolo in cui abbiamo già Zaniolo e Pellegrini (tralasciando Pastore e Miki che possono giocare lì) per cui forse avrebbe avuto senso mandarlo in B a giocare.

    Del resto, Sadiq mi pareva un fenomeno, ma chiaramente mi sbagliavo.
    E’ quasi impossibile giudicare un giocatore in primavera. Troppi fattori diversi, in primis il fisico.

  5. Ciao Kawa.De Sanctis non ha parlato di risparmi sul settore giovanile ha parlato di giovani calciatori che vogliono IMMEDIATAMENTE monetizzare.
    Lu Pellegrini Cangiano hanno dato questa impressione ( Raiola non viene scelto a caso vero Kostas/Donnarumma ?).
    Anche i tifosi però devono partecipare incitandoli senza esaltarli ma come tesori della squadra come in Inghilterra e gli allenatori metterli in campo.
    Se poi la sfiga guardasse da altre parti Nura Strootman Karsdorp Florenzi Under ancora meglio.

  6. Ma che veramente un ragazzino, non professionista, può arrivare a prendere 500k euro di “stipendio” ??
    Inoltre hanno pure l’ agente ? Non ci sono regole che proibiscano di avere agenti a giocatori non professionisti ?
    Siamo alla follia, è un mondo che ha perso completamente il senso del lavoro e il valore dei soldi.

  7. Amici, vi ringrazio per le risposte e per gli interessanti spunti di riflessione.
    Il mio punto di vista, non da oggi, è che la Roma dovrebbe studiare e replicare un modello virtuoso: l’Ajax.
    Inutile dirvi quanto conti il settore giovanile per i Lancieri. L’Ajax fattura mediamente meno della As Roma, fa player trading come poche altre società, ma resta competitiva a livello europeo.
    Ma l’Ajax è gestita come una società di calcio, non come un’azienda qualsiasi. A più tardi.

    • L’ultimo ciclo estremamente produttivo prima di questo è stato però circa 20 anni fa! L’Ajax è dietro la Roma nel ranking Uefa. Non dimenticare poi che giocando in un campionato poco competitivo come quello olandese, anche nei periodi bui riescono a mettere insieme due o tre vittorie a livello nazionale. Non risentono ovviamente della pressione di una piazza che conosce benissimo e accetta le regole del gioco. Temo che la Roma non possa permettersi di replicare tale modello. L’unica via possibile è quella dell’incremento del fatturato. E questo passa attraverso una proprietà in grado di “bulimizzare” le entrate.

    • Il modello Ajax è eccezionale, ma va detto che giocano in un campionato poco competitivo con solo altre 2 compagini credibili e, nonostante questo, hanno vinto quest’anno il campionato dopo 4 anni che non lo vincevano. Comunque Ajax, PSV e Feyenoord detengono la quasi totalità dei titoli dagli anni ’60 in poi, un po’ come le squadre a strisce da noi. Un modello di quel tipo in Italia, per quanto virtuoso, secondo me arriva al massimo al livello dell’Atalanta. Non ci dimentichiamo poi che nell’anno della loro semifinale di CL, hanno venduto De Ligt, De Jong e Dolberg e nonostante questo resteranno competitivi e qualcosa vinceranno in patria, mentre noi se semo strappati i capelli per Manolas e Elsha sapendo che al 90% non vinceremo una mazza manco quest’anno (firmerei per una coppa…

  8. Ciao, Kawa,
    alla tua domanda di partenza mi sento di rispondere: purtroppo, no.
    Se risulterà che siamo isolati in questa nostra politica di calmierare i costi del vivaio, i prospetti più interessanti andranno sempre verso chi paga di più.
    Il rischio è che si crei un divario fra le società più ricche e le altre anche a livello di Primavera.
    Mi spiace comunque che anche quest’anno la Roma abbia rinunciato ad allestire una squadra B. Probabilmente non vi sono sufficienti incentivi per farlo.

  9. Secondo me, il discorso sulla progressiva riduzione degli stipendi per i giovani della primavera, va anche inquadrato e letto in una futura volontà da parte della Roma di formare e costituire una seconda squadra, (attualmente mi pare la abbia solo la juve), quindi distinguere tra un giovane-giovane, a cui un (futuro) stipendio di “soli” 70 mila euro sarebbe un ingaggio pesante e sontuoso, e appunto un giovane appartenente alla seconda squadra, a cui lo stipendio, potrebbe essere leggermente più alto e comunque meno oneroso dell’attuale tetto dell’ingaggio assicurato a un primavera, oggi. Se il discorso fosse così come lo immagino io, non si perderebbe la competitività tra i giovani, anzi, si permetterebbe di fargli fare “carriera” giocando per una tua squadra e non mandandoli…

    • completo il discorso che è rimasto spezzato:

      si permetterebbe di fargli fare “carriera” giocando per una tua squadra e non mandandoli altrove.

      Piccolo “cazziatone” agli amici di GR.net, (si fa per scherzare), ci “rubate” caratteri dei messaggi, me ne mancavano ancora 5, perchè è stato troncato? Ditelo allora che non sono 800, quelli disponibili, ma solo 795… ahhahahhaaaa!!!

    • Credo che negli 800 rientrino anche quelli del nick.
      Per questo spesso ne devo calcolare 15 di meno.

  10. 2 partite 2 pareggi ( sigh ) ma si sta finalmente riparlando in modo amichevole della ROMA e di calcio.
    Fosse veramente un nuovo inizio ?
    Petrachi De Sanctisis Fonseca rifate riannamorere tutti c’è bisogno della squadra e dei TIFOSI.
    Meno mugugni e critiche Florenzi Mancini Diawara Kalinic portano la maglia della ROMA

  11. Invece di tagliare i costi per la Primavera (che rappresentano solo una piccolo frazione), penserei a non fare contratti da 6-8 millioni lordi a gente come Pastore, Nzombie, Spinazzola ecc.

  12. Quanto prende un ragazzino della primavera??? Ti credo che molto spesso i giovani non sfondano. A 16-17 anni già sono montati . Io li farei giocare gratis, con accordo tra tutte le squadre del pianeta, vedi quanti giovani sgomiterebbero per arrivare a diventare professionisti….

  13. Completamente d’accordo con criptico. Anzi la moralizzazione etica ed economica andrebbe allargata anche alle prime squadre e a tutto il calcio mondiale. Gli stipendi dei calciatori hanno raggiunto cifre insostenibili, oltre che ingiustificabili. Ma dovrebbero essere d’accordo tutte le società per dare una regolata al sistema…praticamente impossibile…

  14. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

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