AS ROMA NEWS – Fabio Simplicio, ex centrocampista giallorosso, è stato ospite dei microfoni di Tele Radio Stereo per parlare del suo lavoro, della stagione della Roma e dei connazionali Fuzato e Gerson. Ecco le sue dichiarazioni:
Lavorare con i giovani in questa nuova veste di agente, ti dà soddisfazione Fabio?
“Sì, molto. Continuare a lavorare nel mondo del calcio mi fa piacere. Quando smetti di giocare i primi 6 mesi sono duri, poi ci si abitua. In questi mesi abbiamo portato Fuzato alla Roma, il terzo portiere”.
Fuzato è un giocatore su cui si può lavorare?
“Sì, secondo me farà bene come Alisson. Deve aspettare il momento giusto e vedrete che lo apprezzerete, sono sicuro che farà bene”.
Stai seguendo la Roma?
“Sono stato a Roma 20 giorni fa, ho seguito le prime giornate e credo che quest’anno non sarà facile perchè c’è una Juventus sempre più forte. Sono convinto che i giallorossi potranno crescere grazie ai giovani importanti che hanno inserito in squadra”.
Fino a che punto può crescere la Roma, cosa ti aspetti quest’anno dagli uomini di Di Francesco?
“Io avevo detto al termine del campionato che il colpo più importante del mercato era trattenere Alisson, però capisco che dopo il Mondiale giocato da protagonista con il Brasile, era difficile non lasciarlo partire. I giovani della Roma all’inizio faranno un po’ di fatica ma col tempo riusciranno a dimostrare il loro valore”.
Un giudizio su Gerson?
“Io credo ancora in questo ragazzo. Questo prestito può servire a farlo crescere, a capire bene il campionato italiano. Sono convinto che tornerà con una testa differente, potrà trovare con la giusta continuità, la sua dimensione. In Brasile giocava come ala ed era più libero in marcatura, forse sta soffrendo perchè il campionato italiano tatticamente è molto più complesso”.
Cicciobello Simplicio l’anno che ha giocato con noi è stato sempre contestato dai soliti noti, nonostante avesse segnato una decina di gol e deciso ben tre (T R E) derby, procurandosi il rigore del 2-0 in entrambi di campionato e segnando l’1-0 in quello di Coppa Italia, con tanto di eliminazione dei Pippanera. Non era Cerezo, non era Emerson, ma, pur essendo un panciuto centrocampista, era uno che entrava dentro l’area per segnare spesso e volentieri (50 gol in Italia).
Lo ricordo con simpatia – come del resto tutti gli ex.
A noi serve maledettamente un centrocampista da 10 gol. Speriamo in Cristante che sembra l’unico con quelle potenzialità.
corretto quello che scrivi e sempre preciso, amedeo, come semplicio!
Forza Roma, sempre!
Grande Arnold eri sottovalutato ma eri un buon giocatore il tuo lo facevi sempre e pure qualche goal importante!! Forza Roma sempre!!!
…il tuo amico Alisson ai mondiali ha beccato goal ogni volta che gli hanno tirato in porta. Non ha fatto bene neanche per sbaglio. Non ha fatto male, ma non ha fatto il fenomeno. Fuzato mi auguro che arrivi a valere, sulla carta, quanto il suo amico Becker… il suo problema è che è brasiliano, che in un mondo di mercenari significa che insegue i 10 euro con la stessa fame che hanno altri popoli che inseguono i 50, o i 100 euro. Auguri.
Fuzado farà bene? Ma, per caso lo conosce?
Sono contento che hai indossato i ns colori,Simply,grazie per i tuoi gol ,in particolare nel derby ,grazie per le parole che nell’ intervista hai detto FORZA ROMA ? FORZA LUPI
Fusaro è il migliore dei tre a mio avviso, margini di miglioramento ampissimi, il ragazzo certamente sì farà.
Ma poi a che pro? Ormai è chiaro a tutti che la società ha deciso di smobilitare e chi nn vuol capirlo non ama la Roma.
Ok,na vorta che l’abbiamo capito che famo?
Smettemo de tifa’???
No? E allora???
Giammai! Roma si ama fino alla fine.
Ma va compreso assolutamente che la società non ama la Roma.
Noi tifosi e solo noi siamo i veri custodi di un sogno che si chiama Roma.
“il colpo più importante del mercato era trattenere Alisson” (per la cronaca: porta inviolata dopo 3 partite col Liverpool)
affrettatevi coi pollici versi o perderete l’orsacchiotto
Caro alieno, ancora non hai imparato il versetto? Mai dire la verità ai Cesaroni, non la capirebbero.. Amedeo ti ho risposto al post di prima e ricambio il saluto
credo che il curriculum calcistico di molti utenti tocchi l’apice estremo con “partita a calcetto del giovedì, poi pizza”. Ormai ho la certezza che pochi abbiano maturato almeno un’esperienza nei dilettanti.
I fenomeni più arguti (da internare) sostenevano che Alisson fosse un fuoco di paglia, creato ad arte dal preparatore Savorani, da vendere prima che “si rivelasse un bluff”…
per altri “uno valeva l’altro”, convinti che nessuno avrebbe scalfito la testuggine a metà campo eretta coi futuri acquisti (idem come sopra). Quante volte è stato ricordato lo scudetto con Antonioli?
Peccato che una squadra che voglia realmente vincere debba pensare soprattutto a blindare la propria saracinesca, quando presente (anche se non pretendevo i 17 anni consecutivi di Buffon)