Spalletti: «C’è un topino in giro a Trigoria. Ma è un po’ sordo»

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AS ROMA NEWS  Topini sordi, lo stile Roma, il bambino in ascensore, la belva Dzeko. E poi Gyomber. Perché la scena è stata questa. Conferenza stampa finita, giornalisti quasi fuori da Trigoria, Luciano Spalletti richiama tutti e fa: «Ci tengo a sottolineare la prova di Gyomber col Sassuolo, con la testa bendata e un dito del piede rotto. Va portato come esempio, di lui mi ricorderò. Non a caso De Rossi ha appeso la fotografia del compagno sull’armadietto dello spogliatoio».

ALTRO SHOW Eccoli qui, i comportamenti tanto cari a Spalletti. Che ogni settimana alza un po’ di più il livello della comunicazione. Uno show dopo l’altro, una stoccata dopo l’altra: mai banale, quasi sempre sopra le righe. Come quando torna sulla storia del «topino» (l’uomo che racconta i segreti di Trigoria ai giornalisti, ndr). Spalletti continua a giocarci su. E pazienza se la storia era iniziata per scherzo. «Di sicuro il topino è un po’ sordo, perché riporta le cose sbagliate. Gli daremo le supposte». Poi una stoccata a chi, anche a Trigoria, sbandiera l’alibi di un ambiente complicato intorno alla squadra a fronte di risultati non all’altezza delle aspettative. «Certo, è meglio se i calciatori vengono aiutati e non fischiati come dice Keita. Ma basta parlare di ambiente difficile. Giocare nella Roma è un privilegio e una responsabilità. E allora costruiamo lo stile Roma. Ai calciatori l’ho già detto: una volta con lo Zenit, dall’altra parte del mondo, un bambino in ascensore mi ha riconosciuto come allenatore della Roma. Ecco, verso questi bambini noi abbiamo un dovere». Il dovere ce l’ha pure lo stesso allenatore nel tentativo di recuperare Dzeko: «Su Edin c’è una cosa sola: lo serviamo male, punto. Lo dobbiamo sostenere di più e meglio. Lui fisicamente è una belva, va trovata la strada per farlo sentire dentro il nostro gioco». E la strada passa da una maglia da titolare.

(Gazzetta dello Sport, D. Stoppini)

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10 Commenti

  1. Finalmente uno tosto, ma tosto de brutto. Credo che il messaggio fondamentale che ha inviato fino ad ora sia di questo tipo: chiunque passerà da Trigoria dovrà fare i conti con il sottoscritto e non sarà una passeggiata. E basta alibi di qualsiasi natura. DAJE LUCIANO picchia duro.

  2. Ha fatto bene a fare l’esempio di Goymber,tutti rotto a continuato,alla faccia di quei calciatori che al minimo doloretto restano fuori un mese.
    Forse il messaggio era diretto a loro.

  3. Spalletti mi ha riacceso una passione ormai sopita x colpa dell incapace che lo precedeva.
    Sembra un altro mondo. Grande Mister!

  4. SPALLETTI è un grande : tecnico – psicologo – preparatore e soprattutto un conoscitore di Trigoria, del nostro Calcio e di quello internazionale dove ha avuto esperienza.
    Propongo SPALLETTI uomo manager alla Ferguson

  5. Il vento è cambiato, e questo è ottimo. Sono positivo anche in funzione dei nuovi arrivi ma il piedistallo a Spalletti comincerò a costruirlo solo a fine anno dopo che avrà portato la Roma in CL. Adesso serve un filotto (lungo).

  6. Certo che è dura mettere una supposta a un topo, me sa che daranno l’incarico a Lobont che non fa un cazzo dalla mattina alla sera e becca 300k , bella vita!!!

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