Stadio della Roma, spunta un parere favorevole della Sovrintendenza

8
549

ULTIME AS ROMA – Nella ‘guerra’ di carte bollate attorno all’ippodromo di Tor di Valle, location dove dovrebbe sorgere lo stadio di proprietà dell’As Roma, spunta un nuovo pronunciamento, stavolta della Sovrintendenza Capitolina (organismo del Comune di Roma), che esprime “parere favorevole al progetto“. La scorsa settimana, invece, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma (organo del Mibact) aveva avviato la procedura di vincolo – l’iter dura fino a 120 giorni – sulla struttura di Tor di Valle in quanto “struttura all’avanguardia” realizzata per le Olimpiadi del 1960 con una tribuna “esempio rilevante di struttura contemporanea”. Adesso spunta un documento del 18 gennaio scorso, firmato dal Sovrintendente comunale Claudio Parisi Presicce, in cui si legge: “Questa Sovrintendenza capitolina, nel far presente di essere stata convocata solamente nella fase finale della valutazione tecnica e preso atto della deliberazione di pubblica utilità del progetto in questione, esprime per quanto di competenza parere favorevole al progetto definitivo“.

Il documento però formula comunque una prescrizione: “Valorizzare, anche parzialmente e mediante riproposizione in luogo adiacente, le tribune dell’Ippodromo di Tor di Valle, costruito nel 1959 su progetto dell’architetto Julio Lafuente in maniera da rendere funzionali ad attività (di carattere sportivo, ricreativo, culturale) collaterali al nuovo complesso“. E ancora: “Tali soluzioni dovranno essere concordate con questo Ufficio nelle fasi progettuali di definizione del progetto esecutivo“.

Fonte: Agi

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteAddio Febbre da Cavallo. Tor di Valle è un rudere
Articolo successivoStadio Roma, slitta l’incontro tra Comune e proponenti

8 Commenti

  1. Ma possibile che non si riesca a organizzare una manifestazione pro stadio per far vedere che ai cittadini interessa questo progetto per rilanciare questa città parlano di scempio gli scempi dei campi rom e dei centri per gli immigrati vanno bene morta…….. cci vostra

  2. Qualcuno responsabile, non montato di cervello ci dev’essere rimasto in città. Lo Stadio ha prodotto un’ondata d’isterismo inaccettabile!! Tutti si sono sentiti in dovere di parlare – dilettanti allo sbaraglio, assessori incapaci, pazzi furiosi, critici cocainomani, inquisiti, prezzolati, amministratori per caso, architetti boriosi e invidiosi, giornalisti venduti, papponi, mignottoni, cravattari, laziali invidiosi, pseudo romanisti, nullafacenti, falsi ipocriti e chi più ne ha ….è impossibile.

    • Caro Amedeo,purtroppo l’invidia insita negli italiani è da sempre un freno per questo paese! Tutti vogliono entrare in ogni faccenda! Politici,magistrati,procure… Produrre ricchezza in Italia è reato! paese dove gli investimenti ed i giusti guadagni, diventano speculazioni (in senso dispregiativo),dove i suicidi diventano omicidi! dove ci sono magistrati iscritti ai partiti! Il paese delle dietrologie Proprio ieri abbiamo letto il parere di Imposimato ,sul quale non mi soffermo,poichè la sua storia è nota a chi conosce le cronache giudiziarie del paese! Ecco questo movimento,per di più, rappresenta perfettamente tutto ciò!

  3. Carissimo Amedeo,fino a un mese fa usavo il computer solo per lavorare ma grazie a questa tragicomica vicenda che riguarda la nostra Roma e non solo sportiva, mi sono paradossalmente ridotto a un leone da tastiera come questi ignoranti dei pentastellati, ma:

    “Lotteremo fino alla morte inneggiando ai nostri color, e ci resta soltanto nel cuor, ALE’, AlE’, ALE’ Roma OLE’, ALE’ AlE’. Grilol Grilo , Vaffa…..o.

    E’ più forte di me.

  4. Bravo Diego, mi sono dimenticato Imposimato, ormai l’ombra del magistrato che fu, ridotto a fare il giudice da Dalla Chiesa e a scrivere libri complottisti, oltre che sparlare dello Stadio, senza cognizione di causa alcuna. Sai, purtroppo, certa gente, invece di ritirarsi in pensione e lasciare un bel ricordo, oltre che non rompere le scatole ai giovani, è costretta dalla propria vanagloria (e da stili di vita sempre al culmine – inconciliabili con le ideologie ipocritamente professate per anni) a essere sempre al centro dell’attenzione, dimostrando una piccolezza inconciliabile con – direi, ormai – la presunta reputazione che li circonda da sempre.

  5. Se i tuoi messaggi non vengono pubblicati, assicurati di rispettare il REGOLAMENTO.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome