Strootman: «Roma, così no. Con Di Francesco stiamo cambiando: ora mostriamolo»

6
676

AS ROMA NOTIZIE – Alla fine Di Francesco non fa nulla, ma proprio nulla, per tirarsi fuori. Anzi, nel disastro di Vigo ci si sente dentro eccome. Per scelte, preparazione e approccio alla gara. Anche se poi, a fine conferenza,rialza la testa. Così: «Di una cosa sono certo, questo schiaffo ci servirà da lezione. E sono sicuro che a Bergamo, domenica prossima, faremo una grande partita». Ecco, a voler essere ottimisti la chiave di lettura è proprio questa. Certe botte meglio viverle subito, in precampionato, quando possono aprirti gli occhi e farti raddrizzare la barca prima che sia troppo tardi.

DISASTRO – Poi Di Francesco entra nell’analisi della partita. Iniziando proprio da quel primo tempo assurdo, per alcuni versi imbarazzante. «Un disastro tecnico, fisico e tattico – dice il tecnico giallorosso –. Non mi è piaciuto niente della squadra, non mi è piaciuto l’approccio. Poca intelligenza tattica. Abbiamo fatto pressione singolarmente invece di squadra, tanti errori in fase di palleggio la linea difensiva sempre costretta a scappare all’indietro. Il Celta ci poteva fare 5 o 6 gol in quel primo tempo. Abbiamo sbagliato l’aggressione iniziale, non c’è mai stata una verticalizzazione. Insomma, un primo tempo da cancellare subito. Che però ci deve far capire che come ci si allena poi si gioca. È tutta una questione di testa». Ecco, allora il problema è proprio lì, nell’aver sottovalutato la partita. «Ma una cosa del genere non può succedere quando rappresenti la Roma e indossi questa maglietta. Non lo accetto. Le partite non si preparano ore prima, ma giorni prima». Intanto però tra sei giorni si gioca, stavolta però per i tre punti. Insomma, un po’ d’ansia c’è. «Dobbiamo sicuramente lavorare tanto, ma non ne farei una questione di filosofia di gioco, ma piuttosto di atteggiamenti. Non penso che spostare un uomo avanti o uno indietro possa dare più o meno equilibri. Ripeto, secondo me è stato un problema di testa, cosa che trovo inaccettabile. Io sono il primo responsabile, ma adesso dobbiamo capire tutti che non c’è più da scherzare».

LA RABBIA OLANDESE – E chi non ha scherzato in campo è stato soprattutto Strootman, entrato subito con la cattiveria agonistica e la rabbia che lo contraddistingue. «È stata una brutta sconfitta, perdere così non è mai bello – dice il centrocampista olandese –. Un primo tempo chiuso sotto 4-0 è una cosa impossibile per una squadra come la Roma. Ma non dobbiamo abbatterci, abbiamo lavorato bene finora e sono sicuro che con l’Atalanta sarà tutto diverso. Di Francesco? Il suo calcio non è più complicato, solo che eravamo abituati a giocare in un modo e ora stiamo cambiando. In allenamento le cose vanno bene, ora dobbiamo farle vedere anche in partita». Chiusura con il discorso Juventus e l’interesse dei bianconeri per i suoi servigi: «Dico solo che non ho mai parlato con nessuno e penso solo alla Roma». Ecco, quel che serve. In una brutta serata come questa, almeno un raggio di luce.

(Gazzetta dello Sport, A. Pugliese)

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteMahrez, è arrivato il momento del “dentro o fuori”
Articolo successivoRoma, la disfatta di Vigo. Per DiFra strada in salita

6 Commenti

  1. Dice bene Kevin eravamo abituati ad un calcio ora dobbiamo impararlo un altro.
    Però gente come Fazio o Jesus,in una linea a quattro alta, faranno sempre brutte figure.
    E questo quello che preoccupa.

  2. “…Che però ci deve far capire che come ci si allena poi si gioca. È tutta una questione di testa”.

    Ieri leggevo solo i commenti, nn tutti, anche perché si fiondano i multinick anti Roma, quindi è impari la battaglia.
    Dicevo…proprio questi multinick, hanno completamente travisato le parole di usb.
    HA DETTO: se durante gli allenamenti vede delle furie, perché durante la partita diventano tutte pecore?
    NN HA DETTO : si allenano alla ca@@o di cane e quindi è ovvio che giocano da M.
    Questo NN lo ha detto, cari multinick sfascia Roma. Imparate a leggere e capire cosa leggete, cari buffoni.

    Spalletti si è massacrato per entrare nella testa dei giocatori, facendogli capire che sono dei professionisti.
    Quindi, la colpa di usb è quella di nn capire i suoi giocatori.

    • I laziali nel sito ci sono, ed anche gli anti Pallotta, molti di più. I primi proprio non li considero i secondi fanno rabbia. Questo però non deve condizionare un giudizio e scrivere cacate solo per difendere l’indifendibile, si rischia di diventare patetici. Il tono benevolo ci vuole, perché è il nostro amore la Roma, ma tutti i protagonisti di ieri sono rimasti scottati dalla prestazione. Questa tua chiave di lettura mi sembra troppo ottimistica, secondo me un problema di ambientamento dei nuovi dettami tattici c’è ed é palese, bisogna solo capire se i giocatori danno vera fiducia o lo fanno solo per professionismo senza crederci veramente, é una sottile linea che fa tutta la differenza del mondo!!! Gli “uomini” ci sono si spera in bene…

    • Condivido la tua riflessione in toto.
      Ovviamente ho voluto far polemica contro quelli che ho letto ieri.

      La critica ci sta, l’amarezza anche, ma nn arrivare a scrivere castronerie come quelle di ieri.
      Anche oggi stanno continuando e salto, di proposito, gli articoli.

      Nn volevo essere “ottimista”, ma credo che usb nn abbia ancora capito la Roma.
      Secondo me pensa alla “sua” Roma, oggi è tutt’altro e nn sono la stessa cosa.

      Spero si sbrighi a farsi capire ed a capire i giocatori. Professionisti o meno, deve esserci fiducia da tutte e due le parti.

      Per ora, purtroppo, nn la vedo.
      Nn sono pro usb, ho sempre avut (e palesato qui) i miei dubbi.

      Perciò: speriamo.

    • Conversazione logica, onesta e seria, ce ne fossero di discussioni cosi’ nel forum, ma sembra una continua lotta, io per esempio quando voglio lasciare un post di analisi non ci riesco, prima di arrivare alla fine dei commenti per scrivere, mi tocca difendere la Roma dai continui attacchi che arrivano da destra e a manca. La Roma si dovrebbe amare e difendere ma e’ un continuo disappunto una continua lamentela, e’ snervante, e’ veramente difficile essere un tifoso della Roma a Roma. Qui ci si lamenta perche’ bisogna confrontarsi con l’altra sponda del Tevere, io che vivo all’estero da 20 anni e che mi confonto con tifosi di squadre vere che dovrei dire?

  3. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome