Tegola Yanga-Mbiwa. E c’è il pianto greco

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ROMA CALCIO NOTIZIE (Gasport, C. Zucchelli) – Rudi Garcia aveva le dita incrociate per Manolas e Kei­ta, ha dovuto invece fare i con­ti con la sua Francia che gli re­stituirà un Mapou Yanga­ Mbiwa con un problema al bi­cipite femorale destro. La Roma lo aspetta domani per gli esami, quelli di ieri all’ospedale di Rennes hanno evidenziato una lesione mu­scolare. D’altronde, le parole di Deschamps e gli esami già inviati dai medici francesi alla Roma lasciano poca speranza: «Avvertiva dolore, ma ha stretto i denti e ha giocato 90’. La sua prestazione ne ha un po’ risentito, visto che è un giocatore molto fisico e nei duelli ha un po’ sofferto». Niente di promettente dalla relazione.

Indispensabile – Yanga­ Mbiwa come Keita, dunque, giocatori che per la nazionale si sacrificano con buona pace del club, costretto a fare buon viso a cattivo gioco. Per certi versi l’infortunio di Yanga­ Mbiwa sembrava quasi inevi­tabile, visto che il francese è diventato, da quarto centrale, un giocatore indispensabile: 9 presenze in campionato, 4 in Champions League (1041’) e i 90’ di venerdì contro l’Alba­nia. Davanti a lui, nel reparto arretrato della Roma, c’è sol­tanto Manolas, arrivato a 1116’ in 13 partite.

Pianto greco – Il greco sareb­be dovuto tornare a Roma, in­sieme a Torosidis, già lunedì perché c’era un tacito accordo con la federazione che preve­deva che i due giocassero sol­tanto la partita contro le Far Oer. Invece, alla luce del risul­tato e dell’esonero del c.t. Claudio Ranieri, l’unica cer­tezza che la Roma ha è che tor­neranno con il morale a pezzi. Fisicamente sono stanchi ma stanno abbastanza bene – so­prattutto Manolas, partito con un affaticamento muscolare –, ma per il resto le parole di To­rosidis fotografano lo stato d’animo: «Non c’è una spiegazione, è una delle notti peg­giori della mia vita. È colpa nostra, parlare adesso di qua­lificazione è ridicolo». Tra l’al­tro i greci attendono anche di capire chi sarà la loro nuova guida, dopo l’esonero di Ra­nieri.

Astori sì, Maicon forse – È pro­babile che a Bergamo Torosi­dis faccia gli straordinari, vi­sto che il ginocchio di Maicon non regala certezze: non peg­giore, ma non migliora neppu­re. A oggi, più che per l’Atalan­ta. è probabile che il brasiliano possa recuperare per Mosca, mentre Astori ci sarà come Keita, che ha giocato gli ultimi 20’ di Malawi-­Mali: non sareb­be neanche dovuto scendere in campo, ma quando la sua squadra ha preso il primo gol (ha vinto poi il Malawi 2­0) è entrato per dare la scossa. Non ci è riuscito, ci proverà merco­ledì contro l’Algeria consape­vole che solo con i 3 punti po­trà (forse) partecipare alla Coppa d’Africa. Non dovesse riuscirci, nessuno a Trigoria si strapperebbe i capelli. Anche perché oggi giocano Nainggo­lan (Belgio­-Galles) e Pjanic (con la Bosnia contro Israele): considerando le tante gare di­sputate negli ultimi mesi, Gar­cia già trema

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2 Commenti

  1. non ci si crede ? come volevasi dimostrare e in questa rubrica ho fatto presente ,roba da non crederci eppure sta andando cosi’ con le nazionali

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