Tor di Valle, tre inchieste sui terreni

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AS ROMANEWS (Il Messaggero, S. Menafra) – Ci sono tre inchieste incrociate sui terreni di Tor di Valle destinati ad ospitare il nuovo stadio della Roma, (il completamento dei lavori è stato da poco rimandato al 2018). Tutte dedicate ai fallimenti delle società che nel tempo hanno gestito l’ex ippodromo romano. E il rischio è che a breve, quando Roma chiuderà le indagini avviate un anno fa, i tre fascicoli basati in tre città diverse (Roma, Firenze e Napoli) divengano oggetto di un complesso conflitto di attribuzione da sciogliersi in Cassazione, con tempi ulteriormente lunghi e una ulteriore pesante ipoteca sul progetto di realizzazione dello stadio approvato in via preliminare dall’Assemblea capitolina.

I TRE FASCICOLI – Prima che la Sais fallisse con sentenza del tribunale a maggio 2014 dopo aver venduto l’unico bene che aveva “in pancia” (l’impianto di Tor di Valle per 42 milioni di euro, ndr), infatti, erano già fallite altre tre società che gestivano il patrimonio della famiglia Papalia. Per prima, ha portato i libri in tribunale la «Ippodromi e città Spa» di Napoli che inizialmente gestiva da sola gli Ippodromi Fiorentini e Cascine, a Firenze, Tor di Valle a Roma e Agnano a Napoli. Pur avendo mandato le carte del fallimento di Tor di Valle a Roma, la procura partenopea ha mantenuto sul proprio registro degli indagati gli amministratori e membri del collegio sindacale e presto potrebbe chiudere l’indagine. Firenze invece è partita dalla bancarotta della «Ippodromi fiorentini», una di quelle in cui era stata sezionata la «Ippodromi e città Spa» alla vigilia del fallimento. Da tempo, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Gaetano Papalia e il processo con rito abbreviato partirà a settembre.

LA BANCAROTTA – A Roma, infine, il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Mario Dovinola lavorano sul fallimento della società “proprietaria” dell’ippodromo e del terreno e hanno fatto approfondimenti anche su «Ippodromi e città Spa» e «Tor di Valle» e sul contratto di compravendita dell’area alla società Euronova del gruppo Parnasi. Il fascicolo ha cinque nomi iscritti con l’ipotesi di bancarotta per distrazione ed è prossimo alla chiusura. Se tutto procederà linearmente, in tempi brevi si potrebbe porre il problema del conflitto di attribuzioni ovvero dell’impossibilità di processare più volte le stesse persone per lo stesso reato. Con Firenze, che però si occupa in particolare di «Ippodromi Fiorentini» ma soprattutto con la procura di Napoli.

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8 Commenti

  1. Basta, rassegnatevi. Pallotta farà lo stadio con Parnasi e tute le altre società straniere, Caltagirone per una volta è rimasto fuori!!!
    FORZA ROMA

  2. Proprio non gli va giu a questo giornale il fatto che la Roma possa costruire lo stadio senza la benedizione del proprio editore. Perchè non dire anche che la costruzione non potrebbe essere bloccata se la cifra pagata da Parnasi fosse congrua (come è) e semmai sarebbe la destinazione della somma ad essere bloccata. Oppure che comunque un interesse superiore quale è un’opera di pubblico interesse sarebbe preminente sull’interesse particolare di eventuali creditori. O magari che il signor Pallotta non fa un investimento da un miliardo di euro mettendo in mezzo fior di banche ed il meglio degli architetti del mondo se non avesse delle certezze dai propri avvocati che probabilmente avranno studiato il caso un tantino meglio di questo giornalista.
    Quanto vi piace raccontare frottole…..

    • Non gli va giù perchè a quel giornale sono tutti lazziesi e pendono dalle labbra (e dai soldi) di Lotirchio, al fine sempre di fare terra bruciata intorno alla magica!!!!
      Intanto beccateve questa: MAPOU 84!!!!!

  3. a torino tutto a posto che strano, nessuno intoppo nessuna inchiesta, con il tutto sporc solo ad osannare il nuovo impianto .

  4. condivido le vostre osservazioni , ma caltagirone visto lo scempio da speculatore che ha fatto a ROMA , adesso se mette i panni del censore o ha ancora in corso più di qualche inchiesta ? Non doveva fare la stazione tra vitinia e casal bernocchi ? Quel terreno era destinato ad area archeologica ,visto le contestazioni fatte a suo tempo , i verdi he si pongono tutti i problemi geologici ,stranamente in quell’area non hanno detto più niente ? Italia nostra ( o meglio vostra?) lega ambiente , lega nord , ecc……., parco leonardo ?

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